Allegri:"Vinciamo in casa. Leao torna col Napoli. Rabiot...".

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Allehri in conferenzaOggi praticamente inizia la stagione, il mercato ha chiuso il 1 settembre. Il Bologna non è più una rivelazione ma una squadra abituata alle zone alte della classifica grazie all'ottimo lavoro di Sartori e Italiano. È una squadra che ha grande velocità, ha giocatori di grande tecnica, danno grande intensità alla partita. È la nostra seconda in casa, contro la Cremonese abbiamo perso prendendo gol evitabili e domani dobbiamo fare assolutamente meglio".

Il Milan è pronto dopo il mercato?

"Non so se è pronto o non pronto, so solo che domani giochiamo col Bologna ed è una partita che bisogna vincere. Bisogna cominciare a vincere in casa, non sarà semplice. Sono arrivati tre giocatori nuovi, sono molto contento della rosa a disposizione, la società ha fatto un buon lavoro. Sono arrivati giocatori con più partite nelle gambe e giocatori giovani, un buon mix. Abbiamo tutti in testa che sarà un percorso difficile per tornare a giocare la Champions League".

Rosa corta?

"La rosa ha il numero giusto di giocatori per poter affrontare la stagione. 19 giocatori di movimento più dei giovani dell'U23 che sono bravi e hanno la possibilità di lavorare con noi e di crescere".

Punto infortunati:

"Leao ha un problema al soleo. Elongazione o stiramento non cambia niente, è un muscolo pericoloso. Non ci sarà domani, non ci sarà secondo me ad Udine, secondo me lo vedremo col Napoli. Il soleo è un muscolo pericoloso. Estupinan sta bene, ha detto che ha dormito un sacco e ha anche recuperato dal jet lag. Pulisic sta bene, non ha nessun problema alla mano. Gli altri stanno tutti bene, abbiamo infortunati solo Leao e Jashari, che ha avuto quell'infortunio grave e che aspettiamo con i tempi giusti".

Quindi vi siete sentiti con Rabiot...

"Via messaggio ci siamo scritti, ma poi dopo non l'avevo più sentito prima del trasferimento di 10 giorni fa. Sta bene fisicamente. Nkunku è quello che è più indietro fisicamente, non si è mai allenato con la squadra col Chelsea. Credo che avrà 25-30 minuti nelle gambe. È a disposizione, è un giocatore importante"

Rabiot titolare?

"Devo valutare tra oggi e domani mattina la situazione di quelli che sono rientrati dalle nazionali. Avendo Nkunku a mezzo servizio, Leao fuori, abbiamo Balentien che è entrato a Lecce con buon piglio, abbastanza smaliziato. Sono contento di quello che ha fatto Gimenez in nazionale: è bravo, ha i gol nelle gambe. È arrivato a gennaio l'anno scorso e i primi sei mesi, soprattutto entrando a metà stagione, c'è un momento di adattamento. Credo che Gimenez quest'anno possa fare un'ottima stagione".

È già il Milan che hai in mente?

"La cosa che mi piace molto è che stiamo lavorando bene e che c'è grande partecipazione da parte dei ragazzi, c'è voglia di venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare. Le stagioni si decidono da marzo a maggio. Noi a marzo dovremo essere stati bravi ad essere in una condizione ottimale per giocarci le nostre chance. Speriamo di perdere poco, un jolly ce lo siamo già giocato perdendone uno. A Lecce la squadra ha avuto equilibrio e pazienza, sono ragazzi hanno senso di responsabilità verso la maglia, la società, i tifosi e loro stessi".

La partita di domani può chiudere un cerchio con la stagione dell'anno scorso?

"Inutile parlare delle cose fatte, non si possono cambiare. Cerchiamo di guardare in avanti e alla partita di domani. Il Bologna è preparata sotto l'aspetto tecnico e dell'organizzazione. Le partite fondamentali per gli snodi di una stagione sono due-tre, ora è ancora troppo presto".

Questa squadra può reggere tre attaccanti e tre centrocampisti?

"Dipende dai momenti, dalla disponibilità che mi danno i giocatori, dalla condizione fisica. L'importante è che la squadra capisca i momenti della partita. Avere una squadra che capisce i momenti della partita credo sia un bel vantaggio".

C'è chi diceva che con Vlahovic il Milan sarebbe arrivato di sicuro tra le prime quattro. Con Nkunku e Gimenez?

"Mi viene da sorridere quando mi dicono che con quello si vince e con quell'altro si perde. Nel calcio ci sono troppe variabili, bisogna essere bravi a gestire l'imprevisto. Non si può dire che con uno si vince e l'altro si perde, l'imprevisto è dietro l'angolo. Possiamo solo lavorare con grande passione per cercare di creare i presupposti per poter vincere partite. Il resto sono chiacchiere simpatiche da sentire. Di sicuro non c'è niente, di sicuro c'è solo che bisogna lavorare. Il resto sono solo chiacchiere".

Sulla possibilità che Milan-Como si giochi a Perth

moduli. Io semplifico un po', capisco anche che quando dico semplifico qualcuno...".

Su Ricci:

"Sono molto contento di Samuele perché è cresciuto da quando è arrivato. Sta cambiando struttura fisica, sta avendo una gamba più forte, più bella, da giocatore importante. Calciatore intelligente, tatticamente molto bravo. Sta crescendo tatticamente, fisicamente e tecnicamente. Deve essere il percorso di tutti. Abbiamo giocatori con esperienza internazionale come Rabiot, Pulisic, Modric, Tomori, Loftus, Fofana. Poi giocatori con meno esperienza ma con ottime qualità: dobbiamo lavorare tutti i giorni per dargli certezze. E Ricci sta facendo molto bene, sono contento".

Il Milan concede poco e crea tanto, ora vanno valorizzati questi dati nella concretezza:

"Cosa manca? Manca tanto perché c'è da lavorare tanto. A Lecce abbiamo subito situazioni evitabili. Bisogna alzare la percentuale dei gol rispetto a quanto creiamo, sì. Più alzi la percentuale dei gol fatti rispetto alle occasioni poi è anche più facile difendere. Nella fase difensiva stiamo migliorando come squadra. Paradossalmente abbiamo rischiato più a Lecce in 2-3 situazioni che in casa con la Cremonese. Bisogna lavorare e migliorare tanto. Dobbiamo avere la fortuna di non prendere gol domani, perché meno prendi gol e meglio è. L'equilibrio è fondamentale in tutte le cose, soprattutto in una partita di calcio".

C'è troppa pressione su di te?

"È normale avere pressione, sono l'allenatore del Milan. Noi dobbiamo vincere partite, il resto sono chiacchiere. la cosa più importante da fare è che io e i giocatori lavoriamo per il club e non per noi stessi. I giocatori sono gli artefici delle vittorie, io sono l'artefice delle sconfitte. Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione con grande serenità ed equilibrio per l'azienda Milan. Deve essere chiaro a tutti e su questo siamo tutti d'accordo".


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Zenos

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Allehri in conferenzaOggi praticamente inizia la stagione, il mercato ha chiuso il 1 settembre. Il Bologna non è più una rivelazione ma una squadra abituata alle zone alte della classifica grazie all'ottimo lavoro di Sartori e Italiano. È una squadra che ha grande velocità, ha giocatori di grande tecnica, danno grande intensità alla partita. È la nostra seconda in casa, contro la Cremonese abbiamo perso prendendo gol evitabili e domani dobbiamo fare assolutamente meglio".

Il Milan è pronto dopo il mercato?

"Non so se è pronto o non pronto, so solo che domani giochiamo col Bologna ed è una partita che bisogna vincere. Bisogna cominciare a vincere in casa, non sarà semplice. Sono arrivati tre giocatori nuovi, sono molto contento della rosa a disposizione, la società ha fatto un buon lavoro. Sono arrivati giocatori con più partite nelle gambe e giocatori giovani, un buon mix. Abbiamo tutti in testa che sarà un percorso difficile per tornare a giocare la Champions League".

Rosa corta?

"La rosa ha il numero giusto di giocatori per poter affrontare la stagione. 19 giocatori di movimento più dei giovani dell'U23 che sono bravi e hanno la possibilità di lavorare con noi e di crescere".

Punto infortunati:

"Leao ha un problema al soleo. Elongazione o stiramento non cambia niente, è un muscolo pericoloso. Non ci sarà domani, non ci sarà secondo me ad Udine, secondo me lo vedremo col Napoli. Il soleo è un muscolo pericoloso. Estupinan sta bene, ha detto che ha dormito un sacco e ha anche recuperato dal jet lag. Pulisic sta bene, non ha nessun problema alla mano. Gli altri stanno tutti bene, abbiamo infortunati solo Leao e Jashari, che ha avuto quell'infortunio grave e che aspettiamo con i tempi giusti".

Quindi vi siete sentiti con Rabiot...

"Via messaggio ci siamo scritti, ma poi dopo non l'avevo più sentito prima del trasferimento di 10 giorni fa. Sta bene fisicamente. Nkunku è quello che è più indietro fisicamente, non si è mai allenato con la squadra col Chelsea. Credo che avrà 25-30 minuti nelle gambe. È a disposizione, è un giocatore importante"

Rabiot titolare?

"Devo valutare tra oggi e domani mattina la situazione di quelli che sono rientrati dalle nazionali. Avendo Nkunku a mezzo servizio, Leao fuori, abbiamo Balentien che è entrato a Lecce con buon piglio, abbastanza smaliziato. Sono contento di quello che ha fatto Gimenez in nazionale: è bravo, ha i gol nelle gambe. È arrivato a gennaio l'anno scorso e i primi sei mesi, soprattutto entrando a metà stagione, c'è un momento di adattamento. Credo che Gimenez quest'anno possa fare un'ottima stagione".

È già il Milan che hai in mente?

"La cosa che mi piace molto è che stiamo lavorando bene e che c'è grande partecipazione da parte dei ragazzi, c'è voglia di venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare. Le stagioni si decidono da marzo a maggio. Noi a marzo dovremo essere stati bravi ad essere in una condizione ottimale per giocarci le nostre chance. Speriamo di perdere poco, un jolly ce lo siamo già giocato perdendone uno. A Lecce la squadra ha avuto equilibrio e pazienza, sono ragazzi hanno senso di responsabilità verso la maglia, la società, i tifosi e loro stessi".

La partita di domani può chiudere un cerchio con la stagione dell'anno scorso?

"Inutile parlare delle cose fatte, non si possono cambiare. Cerchiamo di guardare in avanti e alla partita di domani. Il Bologna è preparata sotto l'aspetto tecnico e dell'organizzazione. Le partite fondamentali per gli snodi di una stagione sono due-tre, ora è ancora troppo presto".

Questa squadra può reggere tre attaccanti e tre centrocampisti?

"Dipende dai momenti, dalla disponibilità che mi danno i giocatori, dalla condizione fisica. L'importante è che la squadra capisca i momenti della partita. Avere una squadra che capisce i momenti della partita credo sia un bel vantaggio".

C'è chi diceva che con Vlahovic il Milan sarebbe arrivato di sicuro tra le prime quattro. Con Nkunku e Gimenez?

"Mi viene da sorridere quando mi dicono che con quello si vince e con quell'altro si perde. Nel calcio ci sono troppe variabili, bisogna essere bravi a gestire l'imprevisto. Non si può dire che con uno si vince e l'altro si perde, l'imprevisto è dietro l'angolo. Possiamo solo lavorare con grande passione per cercare di creare i presupposti per poter vincere partite. Il resto sono chiacchiere simpatiche da sentire. Di sicuro non c'è niente, di sicuro c'è solo che bisogna lavorare. Il resto sono solo chiacchiere".

Sulla possibilità che Milan-Como si giochi a Perth
Qualcuno gli ha detto che la società lo ha già dato in pasto alla stampa e vuole almeno il 2 posto visto che è il 2 allenatore più pagato?
 

fabri47

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Sono pessimista. Il Lecce è una squadra horror, ma il Bologna già è messo meglio.
 
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Secondo me comunque Allegri non è poi così dispiaciuto dell'assenza di Leao. Ho l'impressione che non lo ritenga poi così fondamentale nell'11 ideale.

Quest'anno mi sembra proprio brutta la questione davanti. Mi dispiace dirlo, ma con Allegri era scontato. Nessuno in rosa andrà mai bene in avanti se dai la guida tecnica ad un allenatore del genere.
 
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Allehri in conferenzaOggi praticamente inizia la stagione, il mercato ha chiuso il 1 settembre. Il Bologna non è più una rivelazione ma una squadra abituata alle zone alte della classifica grazie all'ottimo lavoro di Sartori e Italiano. È una squadra che ha grande velocità, ha giocatori di grande tecnica, danno grande intensità alla partita. È la nostra seconda in casa, contro la Cremonese abbiamo perso prendendo gol evitabili e domani dobbiamo fare assolutamente meglio".

Il Milan è pronto dopo il mercato?

"Non so se è pronto o non pronto, so solo che domani giochiamo col Bologna ed è una partita che bisogna vincere. Bisogna cominciare a vincere in casa, non sarà semplice. Sono arrivati tre giocatori nuovi, sono molto contento della rosa a disposizione, la società ha fatto un buon lavoro. Sono arrivati giocatori con più partite nelle gambe e giocatori giovani, un buon mix. Abbiamo tutti in testa che sarà un percorso difficile per tornare a giocare la Champions League".

Rosa corta?

"La rosa ha il numero giusto di giocatori per poter affrontare la stagione. 19 giocatori di movimento più dei giovani dell'U23 che sono bravi e hanno la possibilità di lavorare con noi e di crescere".

Punto infortunati:

"Leao ha un problema al soleo. Elongazione o stiramento non cambia niente, è un muscolo pericoloso. Non ci sarà domani, non ci sarà secondo me ad Udine, secondo me lo vedremo col Napoli. Il soleo è un muscolo pericoloso. Estupinan sta bene, ha detto che ha dormito un sacco e ha anche recuperato dal jet lag. Pulisic sta bene, non ha nessun problema alla mano. Gli altri stanno tutti bene, abbiamo infortunati solo Leao e Jashari, che ha avuto quell'infortunio grave e che aspettiamo con i tempi giusti".

Quindi vi siete sentiti con Rabiot...

"Via messaggio ci siamo scritti, ma poi dopo non l'avevo più sentito prima del trasferimento di 10 giorni fa. Sta bene fisicamente. Nkunku è quello che è più indietro fisicamente, non si è mai allenato con la squadra col Chelsea. Credo che avrà 25-30 minuti nelle gambe. È a disposizione, è un giocatore importante"

Rabiot titolare?

"Devo valutare tra oggi e domani mattina la situazione di quelli che sono rientrati dalle nazionali. Avendo Nkunku a mezzo servizio, Leao fuori, abbiamo Balentien che è entrato a Lecce con buon piglio, abbastanza smaliziato. Sono contento di quello che ha fatto Gimenez in nazionale: è bravo, ha i gol nelle gambe. È arrivato a gennaio l'anno scorso e i primi sei mesi, soprattutto entrando a metà stagione, c'è un momento di adattamento. Credo che Gimenez quest'anno possa fare un'ottima stagione".

È già il Milan che hai in mente?

"La cosa che mi piace molto è che stiamo lavorando bene e che c'è grande partecipazione da parte dei ragazzi, c'è voglia di venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare. Le stagioni si decidono da marzo a maggio. Noi a marzo dovremo essere stati bravi ad essere in una condizione ottimale per giocarci le nostre chance. Speriamo di perdere poco, un jolly ce lo siamo già giocato perdendone uno. A Lecce la squadra ha avuto equilibrio e pazienza, sono ragazzi hanno senso di responsabilità verso la maglia, la società, i tifosi e loro stessi".

La partita di domani può chiudere un cerchio con la stagione dell'anno scorso?

"Inutile parlare delle cose fatte, non si possono cambiare. Cerchiamo di guardare in avanti e alla partita di domani. Il Bologna è preparata sotto l'aspetto tecnico e dell'organizzazione. Le partite fondamentali per gli snodi di una stagione sono due-tre, ora è ancora troppo presto".

Questa squadra può reggere tre attaccanti e tre centrocampisti?

"Dipende dai momenti, dalla disponibilità che mi danno i giocatori, dalla condizione fisica. L'importante è che la squadra capisca i momenti della partita. Avere una squadra che capisce i momenti della partita credo sia un bel vantaggio".

C'è chi diceva che con Vlahovic il Milan sarebbe arrivato di sicuro tra le prime quattro. Con Nkunku e Gimenez?

"Mi viene da sorridere quando mi dicono che con quello si vince e con quell'altro si perde. Nel calcio ci sono troppe variabili, bisogna essere bravi a gestire l'imprevisto. Non si può dire che con uno si vince e l'altro si perde, l'imprevisto è dietro l'angolo. Possiamo solo lavorare con grande passione per cercare di creare i presupposti per poter vincere partite. Il resto sono chiacchiere simpatiche da sentire. Di sicuro non c'è niente, di sicuro c'è solo che bisogna lavorare. Il resto sono solo chiacchiere".

Sulla possibilità che Milan-Como si giochi a Perth

moduli. Io semplifico un po', capisco anche che quando dico semplifico qualcuno...".

Su Ricci:

"Sono molto contento di Samuele perché è cresciuto da quando è arrivato. Sta cambiando struttura fisica, sta avendo una gamba più forte, più bella, da giocatore importante. Calciatore intelligente, tatticamente molto bravo. Sta crescendo tatticamente, fisicamente e tecnicamente. Deve essere il percorso di tutti. Abbiamo giocatori con esperienza internazionale come Rabiot, Pulisic, Modric, Tomori, Loftus, Fofana. Poi giocatori con meno esperienza ma con ottime qualità: dobbiamo lavorare tutti i giorni per dargli certezze. E Ricci sta facendo molto bene, sono contento".

Il Milan concede poco e crea tanto, ora vanno valorizzati questi dati nella concretezza:

"Cosa manca? Manca tanto perché c'è da lavorare tanto. A Lecce abbiamo subito situazioni evitabili. Bisogna alzare la percentuale dei gol rispetto a quanto creiamo, sì. Più alzi la percentuale dei gol fatti rispetto alle occasioni poi è anche più facile difendere. Nella fase difensiva stiamo migliorando come squadra. Paradossalmente abbiamo rischiato più a Lecce in 2-3 situazioni che in casa con la Cremonese. Bisogna lavorare e migliorare tanto. Dobbiamo avere la fortuna di non prendere gol domani, perché meno prendi gol e meglio è. L'equilibrio è fondamentale in tutte le cose, soprattutto in una partita di calcio".

C'è troppa pressione su di te?

"È normale avere pressione, sono l'allenatore del Milan. Noi dobbiamo vincere partite, il resto sono chiacchiere. la cosa più importante da fare è che io e i giocatori lavoriamo per il club e non per noi stessi. I giocatori sono gli artefici delle vittorie, io sono l'artefice delle sconfitte. Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione con grande serenità ed equilibrio per l'azienda Milan. Deve essere chiaro a tutti e su questo siamo tutti d'accordo".


Vedi l'allegato 10628

Pensate cosa siamo diventati:
"Dobbiamo vincere in casa, e non sarà semplice"
"Abbiamo un percorso difficile per tornare in Champions League".
Il Milan. Siamo questi ora.
 
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Pensate cosa siamo diventati:
"Dobbiamo vincere in casa, e non sarà semplice"
"Abbiamo un percorso difficile per tornare in Champions League".
Il Milan. Siamo questi ora.
Mi vengono in mente alcune dichiarazioni di Pippo Inzaghi allenatore del Milan post Milan Empoli se non erro. Rabbrividisco.
 

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