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Il tecnico del Cracovia, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 12 febbraio, su Piatek:"Sono sorpreso? Decisamente no, perché lo conosco bene e so che ha tutto quello che serve per essere un ottimo attaccante. Usa entrambi i piedi, più il destro ma ha anche un buonissimo mancino, è sensazionale nei colpi di testa e sa tenere bene il pallone. Spesso gli basta una mezza occasione per segnare, la cosa ovviamente più significativa. In più è molto preparato tatticamente e fisicamente, ma la dote ancora più decisiva di tutte le altre è la voglia di insistere sul lavoro, anche duro, per migliorare nei piccoli dettagli.Per esempio può crescere nel controllo e nella gestione della palla con un avversario alle spalle. Risolto anche questo, come altri piccoli particolari, sarà uno dei migliori attaccanti del mondo. La prima cosa a cui si deve pensare quando lo immaginiamo è la volontà dimostrata ogni giorno nel voler crescere e nel voler essere il migliore.Quando era al Genoa voleva continuamente imparare per far bene e poter subito ambire a una grande squadra. Sì, i top club sono il suo posto. E' anche merito mio? Può darsi ma con lui è più facile. E’ il tipo di attaccante che ogni allenatore al mondo sogna di avere nella propria squadra. Ora lo sta dimostrando anche a Gattuso. Dove arriverà Piatek?Finora si è mosso bene e ha fatto tutti i passi nella giusta direzione per completarsi e diventare un grande giocatore a livello internazionale. Sono certo che ora ridarà al Milan il suo posto tra i primi quattro club del campionato italiano. Poi, in futuro, potrà anche diventare una stella da Real Madrid. Penso proprio che loro, i dirigenti del Real, in questo momento rimpiangano di non avere combattuto abbastanza per comprarlo nel mercato di gennaio. Ci hanno pensato sul serio, ma il Milan lo ha voluto di più. Per gli appassionati italiani, e soprattutto per i tifosi rossoneri, è ottimo perché potranno ammirarlo tutti i fine settimana. Sono sicuro che per il carattere che ha e per l’attitudine a ogni aspetto del gioco, sarà tra i più grandi attaccanti della sua generazione".