L'approdo su Netflix più che altro dimostra che Corona sta appoggiando un'altra parte del sistema e c'è tanta gente altrettanto potente, se non di più, dietro di lui a fare questa guerra.
Poi vabbè, si può leggere anche come un dispetto di Netflix alla lobby LGBT il fatto che Corona approdi lì, dopo che le sue inchieste hanno indignato quel "mondo".
Sulla lobby LGBT bisognerebbe fare un discorso a parte, visto che è praticamente presente ovunque, non solo su Netflix, e pure i quotidiani di destra tipo il Giornale sono invasi da ex piddini pro-gay che ora si spacciano per super destroidi (vedi il nuovo direttore, che ricordiamo è stato uno dei promotori del gay pride e ora conduttore anche di Domenica In, oppure il prof. di Fisica coi capelli strani che chissà dove sarebbe se fosse etero, ma vabbè, sarò complottista io).
Si farebbe prima a distruggere la lobby. Netflix, Disney e robacce varie si vendono semplicemente al miglior offerente. Poi sia chiaro, se falliscono non mi dispiaccio minimamente.
L'unica piattaforma che, pur avendo restrizioni vergognose, lascia un po' andare al dissenso verso queste lobby è YouTube dove l'anti-woke va molto forte.
Detto questo, io semplicemente mi prendo i popcorn in questi casi e lascio scannare tutti tra di loro, poi ovvio spero che Corona li mazzi tutti per bene in questa sua guerra.