Agosto nero in Italia: brutali aggressioni,stupri horror e omicidi

Milanismo

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Beh, allora te la racconto io, limitatamente alla mia esperienza.

Quando uscivi, il massimo che ti poteva capitare, ma proprio ad esagerare, era la scazzottata tra le compagnie di ragazzi, cosa che poteva capitare 1 volta l'anno in tutta la città. Ma proprio ad esagerare di brutto, io personalmente ho vissuto un solo episodio dove ci fu un po' di bagarre in discoteca, prontamente sedata dalla polizia. Il massimo danno poteva essere un occhio nero.

Chiaro che episodi estremi succedevano, ma a quel punto si rientra nell'eccezionalità. Qui succedono tutti i giorni, eh.

Problemi? Zero. Zero inferriate alle finestre, zero allarmi, zero precauzioni.

Eh, ma sono sempre stati gli itagliani a delinquere. Adesso stiamo parlando di raccattare una coltellata se passi nel posto sbagliato, da un giorno ad un altro, e chi te la rifila riceve pure le scusanti dei quelli che pensano che siamo ottusi dall'ideologia. Hai capito, dovremmo prendere lezioni di cultura sociale da gente che arriva da fogne dove in oltre 3000 anni di storia non sono riusciti a provvedere nemmeno ai propri bisogni di base.

Ma poi si respirava un'altra atmosfera proprio, c'era speranza nel futuro, se eri in gamba trovavi lavoro senza difficoltà e tutto ti sembrava un mondo fantastico da scoprire. Era migliore l'informazione, non impestata di politica, la musica era migliore, la gente era diversa. Quando veniva il tempo buono, era tutto un pullulare di luci e locali, la sera ci si divertiva anche solo ad uscire a passeggio. Adesso il deserto, mi chiedo 'ndove ***** va la gente che è tutto un mortorio, grazie anche al Covid. Tanto per dire una scemenza, solo nella mia cittadina c'erano almeno tre baracchini lungo strada dove mangiarsi una bella fetta di anguria fino a tarda notte in compagnia.

Sparito tutto. Eh, ma figurati, roba del genere è veicolo di infezioni, ci vogliono protezioni, mica siamo nel terzo mondo, eh. Roba da boomeristi no-vax fascisti. Adesso siamo progressisti e vediamo le "albe di un nuova umanità", propagandate da soggetti nel cui paese si verifica una carneficina in qualche scuola, a giorni alterni.

Sì, insomma, fa tutto schifo adesso. Il bello è che c'è gente che ti dice che non è vero, senza avere mai nemmeno vissuto quel periodo. E' ovvio che trovi pochi disponibili a spiegarti una cosa del genere, perché non si possono trasmettere quelle sensazioni.

Che ti devo dire, mi ritengo fortunato ad averlo vissuto quel periodo, molto fortunato. Mi dispiace per chi non c'era, non saprà mai cosa si è perso.
Non posso che quotare, anche perché le mie esperienze, data la stessa generazione, sono del tutto sovrapponibili ...?
 

ARKANA

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Alcuni non più giovani o giovanissimi, avolte dicono che gli anni 60',70',80',90',ma forse anche il primissimo periodo del nuovo millennio, sono stati gli anni migliori. Poi va beh, zingari, e delinquenza c'era anche all'epoca, ma penso non così forte. Anche perché, almeno in Italia di extracomunitari non c'era traccia, forse qualcosa si intravedeva dai primi anni 2000. Poi si, diciamo che non c'era molta tecnologia all'epoca, prima di fine anni 90', ora la tecnologia ha fatto passi da gigante. Purtroppo non posso sapere bene, la qualità e lo stile di vita pre anni 90', anche perché non ero ancora nato, ricordo vagamente solo qualcosa dei primi anni 2000.
Non così forte? Le prime cose che mi vengono in mente pensando a quegli anni sono: banda della magliana, banda della uno bianca, mala del Brenta, Anonima sequestri, p2, stragi di mafia, strage di piazza fontana, brigate rosse, l'arrivo dell'eroina con problematiche annesse, e son sicuro che mi son scordato qualcosa... poi ovvio, c'erano meno africani in giro e non esistevano le baby gang, ma dire che la violenza non era così forte mi sembra un pò un esagerazione...
 

gabri65

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Non così forte? Le prime cose che mi vengono in mente pensando a quegli anni sono: banda della magliana, banda della uno bianca, mala del Brenta, Anonima sequestri, p2, stragi di mafia, strage di piazza fontana, brigate rosse, l'arrivo dell'eroina con problematiche annesse, e son sicuro che mi son scordato qualcosa... poi ovvio, c'erano meno africani in giro e non esistevano le baby gang, ma dire che la violenza non era così forte mi sembra un pò un esagerazione...

Quindi, secondo te, quando io uscivo la sera, ero terrorizzato e mi guardavo le spalle dalla P2 (che diamine c'entra con la criminalità di tutti i giorni) e da un possibile rapimento delle brigate rosse.

No, credimi, non lo ero.

Puoi replicare dicendo che magari potevi essere uno sfortunato passeggero quando si verificò l'eplosione alla stazione a Bologna, ma io potrei dirti che sarei stato altrettanto sfortunato a percorrere il viadotto a Genova, allora.

Sono episodi eccezionali e locali che non rientrano nella vita di tutti i giorni, statisticamente. Quelle deviazioni colpivano in modo selettivo e particolare, ripeto, salvo eccezioni molto limitate, e tenerne conto per il normale tran-tran del comune cittadino mi sembra molto discutibile.

Il 99.9% della gente non era terrorizzato da quelle robe, fino al punto di non condurre una normale vita sociale, fidati.
 

Mika

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Non così forte? Le prime cose che mi vengono in mente pensando a quegli anni sono: banda della magliana, banda della uno bianca, mala del Brenta, Anonima sequestri, p2, stragi di mafia, strage di piazza fontana, brigate rosse, l'arrivo dell'eroina con problematiche annesse, e son sicuro che mi son scordato qualcosa... poi ovvio, c'erano meno africani in giro e non esistevano le baby gang, ma dire che la violenza non era così forte mi sembra un pò un esagerazione...
Boh posso solo risponderti per esperienza personale. Fino a 20 anni fa sotto casa mia i bambini giocavano a pallone, ora alle 18 non ci sono i bambini a giocare a pallone perché hanno paura visto che ci sono gli sbandati ad ubriacarsi e fare altro.
 

Toby rosso nero

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Il mio metro di giudizio e statistico è molto semplice: guardo la realtà vicino a me. Che è sempre stata tranquillissima e pacifica, quindi è un campione significativo.

Fino a 5 anni fa si poteva tranquillamente girare dopo le 22 in luoghi poco illuminati o isolati, o in stazioni e parchi. Adesso NO. Magari non vieni coinvolto direttamente, ma statisticamente qualcosa di negativo o illegale lo vedi sempre. E sono sempre le solite facce abbronzate. Noto poi un forte aumento di arroganza e di atteggiamento di sfida di questi soggetti, parlo di atteggiamenti provocatori.

Saremmo anche un paese con pochi omicidi, e non ci saranno più gli attentati mafiosi e brigatisti, ma la microcriminalità è aumentata, triplicata esponenzialmente, così come è calato in modo direttamente proporzionale il senso di sicurezza.
 

ARKANA

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Quindi, secondo te, quando io uscivo la sera, ero terrorizzato e mi guardavo le spalle dalla P2 (che diamine c'entra con la criminalità di tutti i giorni) e da un possibile rapimento delle brigate rosse.

No, credimi, non lo ero.

Puoi replicare dicendo che magari potevi essere uno sfortunato passeggero quando si verificò l'eplosione alla stazione a Bologna, ma io potrei dirti che sarei stato altrettanto sfortunato a percorrere il viadotto a Genova, allora.

Sono episodi eccezionali e locali che non rientrano nella vita di tutti i giorni, statisticamente. Quelle deviazioni colpivano in modo selettivo e particolare, ripeto, salvo eccezioni molto limitate, e tenerne conto per il normale tran-tran del comune cittadino mi sembra molto discutibile.

Il 99.9% della gente non era terrorizzato da quelle robe, fino al punto di non condurre una normale vita sociale, fidati.
Il mio intervento era solo per dire che il "c'era meno violenza" è relativo, ogni epoca ha avuto i suoi pro e i suoi contro, se tu hai nostalgia di quegli anni (anche perchè di anni ne avevi 20 probabilmente, e a 20 anni la vita è molto più spensierata e leggera) niente da dire, però a mio parere è la tua nostalgia che parla per te più che l'obiettività.
Comunque dire che il 99.9% non era terrorizzato da quelle cose lì visto che conduceva una vita normale è come dire che se vai sabato sera sui navigli a Milano c'è il pienone di gente, quindi anche adesso il 99.9% delle persone non è terrorizzato dalle mandrie di clandestini in giro pronti a stuprare o accoltellare.
 

ARKANA

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Boh posso solo risponderti per esperienza personale. Fino a 20 anni fa sotto casa mia i bambini giocavano a pallone, ora alle 18 non ci sono i bambini a giocare a pallone perché hanno paura visto che ci sono gli sbandati ad ubriacarsi e fare altro.
Si ma io non ho mai detto che adesso è meglio, dico solo di non far passare quegli anni come gli anni del bengodi visto che di problemi ne hanno visti parecchi anche loro.
 

ARKANA

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Il mio metro di giudizio e statistico è molto semplice: guardo la realtà vicino a me. Che è sempre stata tranquillissima e pacifica, quindi è un campione significativo.

Fino a 5 anni fa si poteva tranquillamente girare dopo le 22 in luoghi poco illuminati o isolati, o in stazioni e parchi. Adesso NO. Magari non vieni coinvolto direttamente, ma statisticamente qualcosa di negativo o illegale lo vedi sempre. E sono sempre le solite facce abbronzate. Noto poi un forte aumento di arroganza e di atteggiamento di sfida di questi soggetti, parlo di atteggiamenti provocatori.

Saremmo anche un paese con pochi omicidi, e non ci saranno più gli attentati mafiosi e brigatisti, ma la microcriminalità è aumentata, triplicata esponenzialmente, così come è calato in modo direttamente proporzionale il senso di sicurezza.
E allora probabilmente son fortunato io, non so che dire, o vivo nella città più sicura d'Italia, o tutti i criminali sono solo dalle vostre parti.
 

gabri65

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Il mio intervento era solo per dire che il "c'era meno violenza" è relativo, ogni epoca ha avuto i suoi pro e i suoi contro, se tu hai nostalgia di quegli anni (anche perchè di anni ne avevi 20 probabilmente, e a 20 anni la vita è molto più spensierata e leggera) niente da dire, però a mio parere è la tua nostalgia che parla per te più che l'obiettività.
Comunque dire che il 99.9% non era terrorizzato da quelle cose lì visto che conduceva una vita normale è come dire che se vai sabato sera sui navigli a Milano c'è il pienone di gente, quindi anche adesso il 99.9% delle persone non è terrorizzato dalle mandrie di clandestini in giro pronti a stuprare o accoltellare.

Chiaro che nessuna epoca è perfetta. E certo che ho nostalgia. Ma è più un senso di dispiacere, e non solo per me.

Poi, se una massa di gente deve essere terrorizzata a stare sui navigli, all'aperto e in bella vista, direi che saremmo messi peggio che in Corea del Nord.

Comunque sono quelle cose dove alla fine si parla di gusti, ognuno ha i propri. Magari a te va bene così, ma se non hai vissuto il pregresso non riesci a fare confronti. Si può solo parlare di fatti reali, e i fatti reali mi mostrano che nella vita di tutti i giorni c'è molta meno gente a giro, con molta meno sicurezza intrinseca di essere protetta.

Puoi interpretarla come coincidenza o no, in concomitanza con l'afflusso di stranieri.

E già il solo fatto che a quei tempi non si discuteva sull'andare a giro tranquillamente, come accade adesso, direi che impone una riflessione, a mio parere.
 

Milanoide

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Quindi, secondo te, quando io uscivo la sera, ero terrorizzato e mi guardavo le spalle dalla P2 (che diamine c'entra con la criminalità di tutti i giorni) e da un possibile rapimento delle brigate rosse.

No, credimi, non lo ero.

Puoi replicare dicendo che magari potevi essere uno sfortunato passeggero quando si verificò l'eplosione alla stazione a Bologna, ma io potrei dirti che sarei stato altrettanto sfortunato a percorrere il viadotto a Genova, allora.

Sono episodi eccezionali e locali che non rientrano nella vita di tutti i giorni, statisticamente. Quelle deviazioni colpivano in modo selettivo e particolare, ripeto, salvo eccezioni molto limitate, e tenerne conto per il normale tran-tran del comune cittadino mi sembra molto discutibile.

Il 99.9% della gente non era terrorizzato da quelle robe, fino al punto di non condurre una normale vita sociale, fidati.
Non so dove tu vivessi in quel periodo.
Però lo scontro permanente fra rossi e neri, chiamiamoli così, non si concretava solo nel brigatismo e stragismo. Quelli erano casi eclatanti che facevano notizia sui telegiornali nazionali. C'erano tensioni minori e striscianti.
Se veniva indetto un comizio del MSI in un piccolo Comune lombardo democristianissimo, si palesava il contro picchetto di Democrazia Proletaria e compagni vari per contestarli e non farli parlare.
E ci volevano I Carabinieri per tenerli separati.
Ma erano cinque carabinieri in croce di una stazione territoriale remota, in giro con un pulmino 850 scassato ed un alfone strachilometrato.
In quel Comune MSI e DP probabilmente non facevano il 3% neanche sommando i propri consensi. Erano zero rappresentativi, ma si scontravano e se tu ti trovavi in piazza un po' ti impressionavi e per un po' non ci tornavi.
I movimenti eversivi si finanziavano con rapine sul territorio, spesso uscivano in provincia perché i bersagli erano meno presidiati. Ma c'erano anche la malavita comune, i primi taglieggiatori in trasferta, quella gran genialata del confino al Nord per i mafiosi, i rapimenti per estorsione.
Banche e gioiellerie rapinate.
Se anche lì prendevano, al processo era meglio non testimoniare e pagare la ammenda (se tenevi famiglia e ci tenevi alla famiglia). C'erano delle note bande basate a Milano che scorazzavano in giro.
Nel mio Comune c'è stato un rapito dall'anonima sequestri. Un' altra situazione frequente in cui lo Stato sembrava impotente ed i mali provenire tutti da una medesima origine geografica. L'azienda di famiglia del sequestrato è poi finita male.
Ricordo quando con una certa regolarità facevano "la spaccata" della vetrina corazzata di un negozio sotto casa mia. Tremava il condominio sotto le mazzate, il proprietario usciva sul balcone a sparare, poi subiva i rimproveri dei Carabinieri per aver sparato...
Di recente ho letto pagine del giornale locale di 40 anni fa e saputo di scontri armati fra Carabinieri ed ignoti. Risoltisi con impuniti dileguamenti per ovvia disparità di forze. Tutte cose di cui ai tempi non sapevo niente. Ero impegnato nei giochi di un bambino, poi adolescente.
In periodi di manifestazioni studentesche la tensione poteva essere molto alta.
Erano gli ultimi strascichi.
Mi hanno cambiato la vita? Non credo, ero troppo piccolo. Lo hanno vissuto forse le mie sorelle maggiori.
Gli indiani metropolitani non erano certo minacciosi, ma giravano tonnellate di eroina.
Ne sono morti più per buchi di siringa che per buchi di proiettile. Ma il sottobosco del commercio di droga era molto cruento, oltre che tragico in sé. E colpiva tutti. Belli e brutti. Figli di operai e figli di borghesi.
Qualche figlio di borghese magari se la cavava in qualche comunità di recupero o veniva spedito all'estero.
Ah, si. Circolava qualche tesi complottista su questa ondata di eroina simile a quella secondo cui l'FBI la alimentò negli USA per addormentare la ribollente comunità nera.
Boh!
Io so solo una cosa.
Sono cresciuto con il giusto timore/rispetto delle persone in divisa.
Ora questa cosa sembra non esserci più.
Culturalmente puoi dare la colpa al movimento del '68 che combattè contro l'autoritarismo nella società e nelle famiglie.
Però, di questi tempi, bisogna anche riconoscere che i maggiori e peggiori protagonisti dell'aggressione diretta o indiretta a personale scolastico o ospedaliero non è culturalmente gente del PD. Al limite, possono essere vittime sociali di un PD che rispetto ad un PCI ha abbandonato le parti più povere della società a sé stesse.
Io riconosco il diritto di critica al PD solo agli ex comunisti. Poi magari gli chiederei, a questi orfanelli, se gli ultimi anni di Bertinotti e l'insistenza su questioni minori come i Vladimir Luxuria non siano state l'antipasto dell'evanescenza e dell'imborghesimento politico anche di chi lo contestava ai precursori del PD.
Per quanto riguarda l'uscita per strada ora, non mi sembra di trovare deserti in giro.
Anzi. Complici le liberalizzazioni di quel comunista di Bersani, è tutto un brulicare ed esplodere di locali, di movida. Ormai c'è solo Food & Beverage ovunque.
Capita di andare a Milano e ti trovi nuovi locali e tavolini sui marciapiedi con relativo casino in vie che sono sempre state sonnacchiose.
Idem in provincia. Ragazzini e ragazzotti fuori controllo. Urla selvagge a tutte le ore della notte. Il COVID e le restrizioni sono finite. Ora basta con le giustificazioni!
Ma se chiami i Carabinieri pensi che rispondano? Che intervengano?
Ci sono balordi che ti rapinano o ti menano? Malasuerte. Ma capitava anche con gli abitanti delle prime case popolari al nord...
... Quando poi un abitante delle case popolari si presentava col Porsche, pensa come giravano i coioni ai brianzoli ed ai bergamaschi che mettevano via i soldi per comprarsi la sospirata Golf.
È tutto marcio e può solo finire peggio.
Lotto quotidianamente contro i miei peggiori istinti razzisti. Alle superiori scrissi un tema in cui auspicavo lo sprofondamento di una parte dell'Italia perché si potesse disinfettare...
Ma se in mezzo a teorie di sostituzione etnica, Soros e compagnia bella dovessi scegliere un mio punto di reset, un punto di ripristino di un sistema andato a putt*ne, sarebbe quello in cui al nord non c'erano case popolari, dall'officina locale alle cinque del pomeriggio uscivano operai che sembravano i cloni per fisionomia e parlata di Giovanni Trapattoni, di Giovanni Lodetti.
Ognuno ha la sua identità.
 
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