Agosto nero in Italia: brutali aggressioni,stupri horror e omicidi

gabri65

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Non so dove tu vivessi in quel periodo.
Però lo scontro permanente fra rossi e neri, chiamiamoli così, non si concretava solo nel brigatismo e stragismo. Quelli erano casi eclatanti che facevano notizia sui telegiornali nazionali. C'erano tensioni minori e striscianti.
Se veniva indetto un comizio del MSI in un piccolo Comune lombardo democristianissimo, si palesava il contro picchetto di Democrazia Proletaria e compagni vari per contestarli e non farli parlare.
E ci volevano I Carabinieri per tenerli separati.
Ma erano cinque carabinieri in croce di una stazione territoriale remota, in giro con un pulmino 850 scassato ed un alfone strachilometrato.
In quel Comune MSI e DP probabilmente non facevano il 3% neanche sommando i propri consensi. Erano zero rappresentativi, ma si scontravano e se tu ti trovavi in piazza un po' ti impressionavi e per un po' non ci tornavi.
I movimenti eversivi si finanziavano con rapine sul territorio, spesso uscivano in provincia perché i bersagli erano meno presidiati. Ma c'erano anche la malavita comune, i primi taglieggiatori in trasferta, quella gran genialata del confino al Nord per i mafiosi, i rapimenti per estorsione.
Banche e gioiellerie rapinate.
Se anche lì prendevano, al processo era meglio non testimoniare e pagare la ammenda (se tenevi famiglia e ci tenevi alla famiglia). C'erano delle note bande basate a Milano che scorazzavano in giro.
Nel mio Comune c'è stato un rapito dall'anonima sequestri. Un' altra situazione frequente in cui lo Stato sembrava impotente ed i mali provenire tutti da una medesima origine geografica. L'azienda di famiglia del sequestrato è poi finita male.
Ricordo quando con una certa regolarità facevano "la spaccata" della vetrina corazzata di un negozio sotto casa mia. Tremava il condominio sotto le mazzate, il proprietario usciva sul balcone a sparare, poi subiva i rimproveri dei Carabinieri per aver sparato...
Di recente ho letto pagine del giornale locale di 40 anni fa e saputo di scontri armati fra Carabinieri ed ignoti. Risoltisi con impuniti dileguamenti per ovvia disparità di forze. Tutte cose di cui ai tempi non sapevo niente. Ero impegnato nei giochi di un bambino, poi adolescente.
In periodi di manifestazioni studentesche la tensione poteva essere molto alta.
Erano gli ultimi strascichi.
Mi hanno cambiato la vita? Non credo, ero troppo piccolo. Lo hanno vissuto forse le mie sorelle maggiori.
Gli indiani metropolitani non erano certo minacciosi, ma giravano tonnellate di eroina.
Ne sono morti più per buchi di siringa che per buchi di proiettile. Ma il sottobosco del commercio di droga era molto cruento, oltre che tragico in sé. E colpiva tutti. Belli e brutti. Figli di operai e figli di borghesi.
Qualche figlio di borghese magari se la cavava in qualche comunità di recupero o veniva spedito all'estero.
Ah, si. Circolava qualche tesi complottista su questa ondata di eroina simile a quella secondo cui l'FBI la alimentò negli USA per addormentare la ribollente comunità nera.
Boh!
Io so solo una cosa.
Sono cresciuto con il giusto timore/rispetto delle persone in divisa.
Ora questa cosa sembra non esserci più.
Culturalmente puoi dare la colpa al movimento del '68 che combattè contro l'autoritarismo nella società e nelle famiglie.
Però, di questi tempi, bisogna anche riconoscere che i maggiori e peggiori protagonisti dell'aggressione diretta o indiretta a personale scolastico o ospedaliero non è culturalmente gente del PD. Al limite, possono essere vittime sociali di un PD che rispetto ad un PCI ha abbandonato le parti più povere della società a sé stesse.
Io riconosco il diritto di critica al PD solo agli ex comunisti. Poi magari gli chiederei, a questi orfanelli, se gli ultimi anni di Bertinotti e l'insistenza su questioni minori come i Vladimir Luxuria non siano state l'antipasto dell'evanescenza e dell'imborghesimento politico anche di chi lo contestava ai precursori del PD.
Per quanto riguarda l'uscita per strada ora, non mi sembra di trovare deserti in giro.
Anzi. Complici le liberalizzazioni di quel comunista di Bersani, è tutto un brulicare ed esplodere di locali, di movida. Ormai c'è solo Food & Beverage ovunque.
Capita di andare a Milano e ti trovi nuovi locali e tavolini sui marciapiedi con relativo casino in vie che sono sempre state sonnacchiose.
Idem in provincia. Ragazzini e ragazzotti fuori controllo. Urla selvagge a tutte le ore della notte. Il COVID e le restrizioni sono finite. Ora basta con le giustificazioni!
Ma se chiami i Carabinieri pensi che rispondano? Che intervengano?
Ci sono balordi che ti rapinano o ti menano? Malasuerte. Ma capitava anche con gli abitanti delle prime case popolari al nord...
... Quando poi un abitante delle case popolari si presentava col Porsche, pensa come giravano i coioni ai brianzoli ed ai bergamaschi che mettevano via i soldi per comprarsi la sospirata Golf.
È tutto marcio e può solo finire peggio.
Lotto quotidianamente contro i miei peggiori istinti razzisti. Alle superiori scrissi un tema in cui auspicavo lo sprofondamento di una parte dell'Italia perché si potesse disinfettare...
Ma se in mezzo a teorie di sostituzione etnica, Soros e compagnia bella dovessi scegliere un mio punto di reset, un punto di ripristino di un sistema andato a putt*ne, sarebbe quello in cui al nord non c'erano case popolari, dall'officina locale alle cinque del pomeriggio uscivano operai che sembravano i cloni per fisionomia e parlata di Giovanni Trapattoni, di Giovanni Lodetti.
Ognuno ha la sua identità.

Ella Madonna, che papiro. Comunque grazie per dialogare, anche se l'ora è tarda e devo stringere.

Non c'è dubbio che anche ai "bei tempi" c'erano problemi grossi, non lo nego. Come ho già detto all'amico, nessuna epoca è perfetta.

Guarda, non mi metto ad analizzare tutti i punti che hai portato, però vorrei fare una considerazione secondo me fondamentale, anzi vitale.

Anzitutto eliminiamo dalla discussione le persone che fanno più o meno parte della delinquenza e adottiamo il punto di vista di un cittadino perbene.

Prima, ai bei tempi, esistevano problemi, ma erano ben localizzati, e ripeto, secondo me il cittadino normale veniva toccato il giusto. Dove ho vissuto io (e vivo ancora), non c'è nemmeno paragone con l'attualità, che è molto peggiorata. Aldilà di manifestazioni ed episodi casuali di malavita ad alti livelli, la vita scorreva abbastanza tranquilla. Le rapine c'erano prima e ci sono anche adesso. Sembra che ce ne siano meno, forse perché appunto devi mettere le inferriate alle finestre o i sistemi di allarme. Capirai, è come essere rapinati, visto che devi sganciare i soldi.

Ma -- attenzione -- le occasioni di subire violenze o altro, le potevi circoscrivere o evitare con relativa semplicità. Se ai tempi c'era la droga, cosa che esiste ancora, era perché andavi tu a cercarla. Se c'era una manifestazione di gente violenta, bastava non andarci, giravi al largo e fine della storia. I rossi contro i neri che si menavano, beh, sfido io adesso ad andare a fare il minimo fiato di critica in manifestazioni LGBT, gay pride o roba ideologica. Secondo me ti mangiano vivo.

Adesso -- invece -- sono i problemi che vengono a cercare te. Non puoi semplicemente evitare certi posti, perché sono diventati ubiquitari quei luoghi dove ti può succedere qualcosa. Non puoi semplicemente eliminare intere stazioni ferroviarie, interi parchi e quant'altro. Non puoi dire "non esco", perché appena fa buio le zone attigue alla tua abitazione si riempiono di brutti ceffi, come osservava anche TobyRossoNero. La criminalità, da macro, si è frammentata ed è diventata micro, e sta penetrando sotto pelle.

Ed il brutto è che non è meno pericolosa di quella macro, visto che ci lasci la pelle anche per roba come potrebbe essere una normale rapina.

Quindi sì, le due epoche hanno problemi, ma se prima i problemi non mi tangevano, perché non andavo a cercare rogne, adesso invece non è più così. E, amico mio, non so dove vivi ma da me i locali sono stati stroncati di brutto, ed è già da un bel po' di tempo che la vivacità serale è andata scomparendo.

Locali nuovi che aprono, sai quali sono? Minimarket etnici, punti della Western Union dove cambiano i soldi e negozietti di nordafricani e cinesi. Spuntano come i funghi.
 

Giangy

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Io abito in una città piccola, però posso dire il poco che ricordo dei primi anni 2000, nella mia città non c'era gente sbandata in giro che girava ha vuoto per la città con birre o alcolici vari, seduti sotto i portoni di case e palazzi la sera molto tardi. Poi si non c'erano extracomunitari, solo una piccolissima minoranza, o baby gang, ora pure da me c'è pieno di extra o clandestini, molti negozi loro, aperti da pakistani, o clandestini tenuti in centri d'accoglienza vicino ad alcuni quartieri della città, dove avolte li vedi come dei pali in piedi, come se aspettano qualcosa, o dove ti guardando mentre passi. Poi si la criminalità di sicuro c'è sempre stata, ma non così ha macchia d'olio.
 

Swaitak

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Il mio metro di giudizio e statistico è molto semplice: guardo la realtà vicino a me. Che è sempre stata tranquillissima e pacifica, quindi è un campione significativo.

Fino a 5 anni fa si poteva tranquillamente girare dopo le 22 in luoghi poco illuminati o isolati, o in stazioni e parchi. Adesso NO. Magari non vieni coinvolto direttamente, ma statisticamente qualcosa di negativo o illegale lo vedi sempre. E sono sempre le solite facce abbronzate. Noto poi un forte aumento di arroganza e di atteggiamento di sfida di questi soggetti, parlo di atteggiamenti provocatori.

Saremmo anche un paese con pochi omicidi, e non ci saranno più gli attentati mafiosi e brigatisti, ma la microcriminalità è aumentata, triplicata esponenzialmente, così come è calato in modo direttamente proporzionale il senso di sicurezza.

Io abito in una città piccola, però posso dire il poco che ricordo dei primi anni 2000, nella mia città non c'era gente sbandata in giro che girava ha vuoto per la città con birre o alcolici vari, seduti sotto i portoni di case e palazzi la sera molto tardi. Poi si non c'erano extracomunitari, solo una piccolissima minoranza, o baby gang, ora pure da me c'è pieno di extra o clandestini, molti negozi loro, aperti da pakistani, o clandestini tenuti in centri d'accoglienza vicino ad alcuni quartieri della città, dove avolte li vedi come dei pali in piedi, come se aspettano qualcosa, o dove ti guardando mentre passi. Poi si la criminalità di sicuro c'è sempre stata, ma non così ha macchia d'olio.

Ho la stessa sensazione sulla mia zona, un tale degrado non l'avevo mai vissuto (città prevalentementa a guida sinistroide negli ultimi 20-30 anni..).

Aggiungo che il degrado coincide anche con una carenza grave di personale di polizia, che siano i corpi militari o sopratutto la municipale ridotta ai 4 agenti vicini alla pensione.. (Bei tempi quanto ospitavamo le camionette.)
E' un fenomeno diffuso questa carenza di personale?
 
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Ho la stessa sensazione sulla mia zona, un tale degrado non l'avevo mai vissuto (città prevalentementa a guida sinistroide negli ultimi 20-30 anni..).

Aggiungo che il degrado coincide anche con una carenza grave di personale di polizia, che siano i corpi militari o sopratutto la municipale ridotta ai 4 agenti vicini alla pensione.. (Bei tempi quanto ospitavamo le camionette.)
E' un fenomeno diffuso questa carenza di personale?
Forse i crimini violenti saranno pure calati, anzi togliamo il forse.

Pero' tutti sti stranieri che ciondolano ti danno un senso di insicurezza, che anche se non ti vengono ad accoltellare, porta comunque ad un peggioramento della qualità della vita.
E non dovremmo sentirci cosi a casa nostra.

Anche perchè, diciamocelo chiaro: qualunque straniero che NON LAVORA per vivere, non serve certo una laurea in scienze nucleari per capire come campa.

Tra l' altro, vuoi che i carabinieri non sappiano queste cose? semplicemente lasciano fare, perchè ( giustamente da una parte) non possono freddarli per piccoli reati o micro spaccio, multe/processi sarebbero totalmente inutili oltre che costosi e ingolfatori della cosa pubblica, quindi finisce che il 90% della microcriminalità non viene manco registrata quindi ufficialmente non risulta nemmeno.
 

Toby rosso nero

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Aggiungo che il degrado coincide anche con una carenza grave di personale di polizia, che siano i corpi militari o sopratutto la municipale ridotta ai 4 agenti vicini alla pensione.. (Bei tempi quanto ospitavamo le camionette.)
E' un fenomeno diffuso questa carenza di personale?

Assolutamente sì.

Poi come scrivevano sopra molti fanno finta di non vedere, e purtroppo alcuni sono aaddirittura collusi.
 

Stanis La Rochelle

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Il mio metro di giudizio e statistico è molto semplice: guardo la realtà vicino a me. Che è sempre stata tranquillissima e pacifica, quindi è un campione significativo.

Fino a 5 anni fa si poteva tranquillamente girare dopo le 22 in luoghi poco illuminati o isolati, o in stazioni e parchi. Adesso NO. Magari non vieni coinvolto direttamente, ma statisticamente qualcosa di negativo o illegale lo vedi sempre. E sono sempre le solite facce abbronzate. Noto poi un forte aumento di arroganza e di atteggiamento di sfida di questi soggetti, parlo di atteggiamenti provocatori.

Saremmo anche un paese con pochi omicidi, e non ci saranno più gli attentati mafiosi e brigatisti, ma la microcriminalità è aumentata, triplicata esponenzialmente, così come è calato in modo direttamente proporzionale il senso di sicurezza.


E' la cosa peggiore quella. Ti senti proprio impotente. Se la gente comune potesse tirargli due randellate senza rischiare guai legali sono sicuro che la situazione un pochino meglio sarebbe.

Questi ci credono tutte mezze seghe, quando invece siamo solo persone che hanno tanto da perdere nel sistema attuale a differenza loro.
 
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