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Adani a Radio Deejay sul Milan:"Ma c’è stata l’ascesa impetuosa di Leao, l’ennesima lettura giusta di Pioli. E negli occhi di tutti resta il riscatto di quei quindici minuti finali del derby di ritorno, ribaltato da Giroud. Io credo che il Milan abbia vinto il campionato lì”
"Ibra? Non so se l’avrei fatto entrare: non riesco a sostituirmi a Pioli, non ho la stessa capacità di capire il momento. Come non mi sostituii a Spalletti quando non fece entrare Totti a San Siro. Gliene dissero di tutti i colori…".
“Penso che le probabilità di un crollo, legate anche alla storia, erano più ipotizzabili la settimana scorsa contro la Fatal Verona. Invece il Milan ha fatto delle grandi partite, finisce l’anno in crescendo. Potrebbe anche mezza steccarla l’ultima partita, ma non credo butti via tutto e che la perderà. Questo almeno è il mio parere personale”.
"A Sassuolo basta il pareggio? Credo che si farà riferimento ad una settimana di lavoro molto molto seria. Ho visto i messaggi che ha mandato Pioli, citando prima Ibrahimovic e poi Kobe Bryant. Il Milan è proprio sull’aspetto mentale che non ha mai tradito, e non credo che lo farà adesso. Dietro c’è un lavoro di due anni e mezzo, fatto alla grande”.
"Ibra? Non so se l’avrei fatto entrare: non riesco a sostituirmi a Pioli, non ho la stessa capacità di capire il momento. Come non mi sostituii a Spalletti quando non fece entrare Totti a San Siro. Gliene dissero di tutti i colori…".
“Penso che le probabilità di un crollo, legate anche alla storia, erano più ipotizzabili la settimana scorsa contro la Fatal Verona. Invece il Milan ha fatto delle grandi partite, finisce l’anno in crescendo. Potrebbe anche mezza steccarla l’ultima partita, ma non credo butti via tutto e che la perderà. Questo almeno è il mio parere personale”.
"A Sassuolo basta il pareggio? Credo che si farà riferimento ad una settimana di lavoro molto molto seria. Ho visto i messaggi che ha mandato Pioli, citando prima Ibrahimovic e poi Kobe Bryant. Il Milan è proprio sull’aspetto mentale che non ha mai tradito, e non credo che lo farà adesso. Dietro c’è un lavoro di due anni e mezzo, fatto alla grande”.