Comunque nella sua intervista concordo su diverse cose.
Ha fatto il furbo al 99% fingendo un fraintendimento ma ci sono anche tanti altri insulti che fanno male.
10 giornate per un "n...o" e 0 giornate per "figlio di...", "devi morire" o tutti gli altri insulti che si dicono non mi pare proporzionato.
Certamente un nero si sente ferito quando gli dicono parole tipo quelle di Acerbi ma o si vieta tutto oppure bisogna rendersi conto che i fatti sono peggio delle parole.
Il vero razzismo è se tratti due persone che si differenziano solo per le proprie origini in modo diverso senza altre motivazioni.
La parole fanno male ma sono peggio i fatti.
Certe volte escono insulti a cui non ci si dà il giusto peso, probabilmente per ignoranza o per poco cervello.
Se colpiscono la sensibilità di chi li subisce sono tutti gravi.
Dare del cornuto ad uno che è stato tradito per davvero dalla moglie lo trovo egualmente offensivo.
Dire "devi morire" ad uno che ha superato una grave malattia è molto offensivo.
O si fa tolleranza zero per tutto oppure si accetta che in campo la tensione ti faccia sparare paroloni esagerati.
Concordo totalmente.
O si fa tolleranza zero nei confronti di qualunque offesa rivolta all'avversario di turno oppure si permette tutto.
Ma in Italia la presunta lotta al razzismo avrà sempre una corsia preferenziale ed episodi del genere saranno sempre giudicati e puniti diversamente.
Ricordi la lite Lukaka-Ibrahimovich?
Per diverse settimane hanno cercato di far passare il messaggio che Ibrahimovich avesse offeso, con termini razzisti, il povero "gigante buono", evitando appositamente di parlare delle minacce di morte pronunciate da lukaku.
Praticamente il "little donkey" di Ibra e la frase sul vodoo sempre in prima pagina sui giornali e in tv mentre il "ti sparo in testa" di lukaku neanche preso in considerazione.