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Abbiati:"Montella e i cinesi disastrosi. Ora riconosco il Milan".
Christian Abbiati, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, attacca duramente Montella e la proprietà cinese. Ecco le parole dell'ex club manager:"Il mio precedente ruolo? Devi essere un aiuto per tutti. Allenatore, DS, giocatori. Ma è un ruolo strano, sempre sul filo dell'equilibrio. Un esempio: se un giocatore fa una sciocchezza, lo riferisci al tecnico. E allora passi per spia. Un ruolo politico che non fa per me. Il più delle volte tornavo a casa incavolato nero. Mirabelli mi aveva proposto il rinnovo ma ho rifiutato. In giacca e cravatta non mi ci vedo. Come è andata con la proprietà cinese? Il mio errore è stato fare paragoni col vecchio Milan. Coi cinesi c'era molta confusione in ambito dirigenziale. Un'organizzazione fumosa che cercavano di far passare per perfetta. Il modo in cui è finita non mi ha stupito. Ed è meglio che sia finita. Il mio punto di riferimento era Gattuso. Che lavoro ho svolto con lui? L'obiettivo era reimpostare Milanello come una volta. Con regole precise di comportamento. Rino è stato un fenomeno. Mi ha sorpreso molto come allenatore. Ha saputo entrare nella testa dei giocatori. Consiglio ad Elliott di tenerselo stretto. Montella? E' stato un messo disastro. E' andata male perchè non si fidava di nessuno. Mirabelli? Sorpresa positiva. Uno che si fa il mazzo. Ha gestito benissimo il rinnovo di Donnarumma. Vicenda che ho seguito da vicino. E' uno stato dei pochi ad andare contro Raiola. E poi ha vinto la scommessa Gattuso. Convivenza Donnarumma Reina? E' fattibile. Posso coesistere. La competizione fa bene a Gigio, che fa bene a restare ancora al Milan. E' cambiato il preparatore e voglio vederlo con un altro sistema di lavoro. Magni ha il merito di averlo portato fin dove è arrivato ma Gigio poi non è migliorato, poi si è fermato. Dissi che rimasti perplesso per il passaggio di Leonardo all'Inter? Ci rimasi male. Du una cosa inaspettata. Ma io nell'armadio ho solo due maglie autografate. Quella di Maldini e quella di Leonardo. Questo fa capire cosa penso di lui. Credo. Maldini e Leo sono grandi amici e grandi professionisti. Sono gli uomini giusti. Conoscono molto bene il Milan. Higuain? Era il bomber che mancava. Sono sorpreso per l'operazione fatta dalla Juve. A guadagnarci è il Milan. Bonucci? Gli sono state promesso cose che non sono state mantenute. Ma Leo ha il merito di aver fatto crescere Romagnoli. Il lavoro paga".
Christian Abbiati, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, attacca duramente Montella e la proprietà cinese. Ecco le parole dell'ex club manager:"Il mio precedente ruolo? Devi essere un aiuto per tutti. Allenatore, DS, giocatori. Ma è un ruolo strano, sempre sul filo dell'equilibrio. Un esempio: se un giocatore fa una sciocchezza, lo riferisci al tecnico. E allora passi per spia. Un ruolo politico che non fa per me. Il più delle volte tornavo a casa incavolato nero. Mirabelli mi aveva proposto il rinnovo ma ho rifiutato. In giacca e cravatta non mi ci vedo. Come è andata con la proprietà cinese? Il mio errore è stato fare paragoni col vecchio Milan. Coi cinesi c'era molta confusione in ambito dirigenziale. Un'organizzazione fumosa che cercavano di far passare per perfetta. Il modo in cui è finita non mi ha stupito. Ed è meglio che sia finita. Il mio punto di riferimento era Gattuso. Che lavoro ho svolto con lui? L'obiettivo era reimpostare Milanello come una volta. Con regole precise di comportamento. Rino è stato un fenomeno. Mi ha sorpreso molto come allenatore. Ha saputo entrare nella testa dei giocatori. Consiglio ad Elliott di tenerselo stretto. Montella? E' stato un messo disastro. E' andata male perchè non si fidava di nessuno. Mirabelli? Sorpresa positiva. Uno che si fa il mazzo. Ha gestito benissimo il rinnovo di Donnarumma. Vicenda che ho seguito da vicino. E' uno stato dei pochi ad andare contro Raiola. E poi ha vinto la scommessa Gattuso. Convivenza Donnarumma Reina? E' fattibile. Posso coesistere. La competizione fa bene a Gigio, che fa bene a restare ancora al Milan. E' cambiato il preparatore e voglio vederlo con un altro sistema di lavoro. Magni ha il merito di averlo portato fin dove è arrivato ma Gigio poi non è migliorato, poi si è fermato. Dissi che rimasti perplesso per il passaggio di Leonardo all'Inter? Ci rimasi male. Du una cosa inaspettata. Ma io nell'armadio ho solo due maglie autografate. Quella di Maldini e quella di Leonardo. Questo fa capire cosa penso di lui. Credo. Maldini e Leo sono grandi amici e grandi professionisti. Sono gli uomini giusti. Conoscono molto bene il Milan. Higuain? Era il bomber che mancava. Sono sorpreso per l'operazione fatta dalla Juve. A guadagnarci è il Milan. Bonucci? Gli sono state promesso cose che non sono state mantenute. Ma Leo ha il merito di aver fatto crescere Romagnoli. Il lavoro paga".