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Una nuova analisi spettroscopica condotta il 24 agosto sull'oggetto interstellare 3I/ATLAS ha confermato una notevole anomalia: la nube di gas che lo circonda (chioma) presenta una prominente emissione di nichel in assenza di evidenza di ferro. Questa scoperta, effettuata grazie al telescopio Keck II e suffragata da precedenti indagini del VLT, è insolita, poiché non era mai stata osservata in comete ordinarie né nella prima cometa interstellare identificata, 2I/Borisov.
Secondo la maggior parte degli esperti, 3I/ATLAS è una cometa interstellare. Tuttavia, il fisico e astronomo di Harvard Avi Loeb ritiene che questa e altre anomalie sostengano l'ipotesi di un'origine artificiale per l'oggetto, che potrebbe essere una gigantesca "astronave aliena".
La Tesi dell'Origine Artificiale di Avi Loeb:
Anomalia del Nichel: Il nichel rilevato in assenza di ferro è un'anomalia finora nota solo nelle leghe di nichel prodotte industrialmente attraverso il processo chimico del carbonile (una specifica reazione di raffinazione che utilizza monossido di carbonio, Ni(CO)4). Per Loeb, questo suggerisce una natura non naturale del nichel, simile a come viene prodotto sulla Terra.
Altre Anomalie: Loeb cita anche altre caratteristiche atipiche, come un'anticoda orientata verso il Sole, le dimensioni (ipotizzate di 5 km di diametro), la traiettoria che si avvicina a diversi pianeti del Sistema Solare e la polarizzazione.
Probabilità: Sulla base di questi elementi, Loeb stima una probabilità del 30-40% che 3I/ATLAS sia di origine artificiale.
Gli autori del nuovo studio, pur riconoscendo la composizione insolita, suggeriscono che il processo chimico carbonilico possa verificarsi in modo naturale vicino al nucleo dell'oggetto, dove il tetracarbonile di nichel potrebbe essere concentrato. Oltre al nichel, la cometa emette anche cianuro, e il rapporto di dispersione tra questi due elementi è ritenuto anomalo rispetto ad altre comete.
La speranza di comprendere meglio la natura di 3I/ATLAS è riposta nelle immagini scattate dalla sonda MRO della NASA (HiRISE), quando l'oggetto è passato vicino a Marte, ma la diffusione di tali dati è stata ritardata a causa dello shutdown governativo negli Stati Uniti.
Secondo la maggior parte degli esperti, 3I/ATLAS è una cometa interstellare. Tuttavia, il fisico e astronomo di Harvard Avi Loeb ritiene che questa e altre anomalie sostengano l'ipotesi di un'origine artificiale per l'oggetto, che potrebbe essere una gigantesca "astronave aliena".
La Tesi dell'Origine Artificiale di Avi Loeb:
Anomalia del Nichel: Il nichel rilevato in assenza di ferro è un'anomalia finora nota solo nelle leghe di nichel prodotte industrialmente attraverso il processo chimico del carbonile (una specifica reazione di raffinazione che utilizza monossido di carbonio, Ni(CO)4). Per Loeb, questo suggerisce una natura non naturale del nichel, simile a come viene prodotto sulla Terra.
Altre Anomalie: Loeb cita anche altre caratteristiche atipiche, come un'anticoda orientata verso il Sole, le dimensioni (ipotizzate di 5 km di diametro), la traiettoria che si avvicina a diversi pianeti del Sistema Solare e la polarizzazione.
Probabilità: Sulla base di questi elementi, Loeb stima una probabilità del 30-40% che 3I/ATLAS sia di origine artificiale.
Gli autori del nuovo studio, pur riconoscendo la composizione insolita, suggeriscono che il processo chimico carbonilico possa verificarsi in modo naturale vicino al nucleo dell'oggetto, dove il tetracarbonile di nichel potrebbe essere concentrato. Oltre al nichel, la cometa emette anche cianuro, e il rapporto di dispersione tra questi due elementi è ritenuto anomalo rispetto ad altre comete.
La speranza di comprendere meglio la natura di 3I/ATLAS è riposta nelle immagini scattate dalla sonda MRO della NASA (HiRISE), quando l'oggetto è passato vicino a Marte, ma la diffusione di tali dati è stata ritardata a causa dello shutdown governativo negli Stati Uniti.