2022, stangata bollette luce e gas.

Maurizio91

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Tutto giusto @gabri65 ,
Solo un appunto: anche se stasera decidessero di fare le centrali nucleari, ci vogliono anni per metterle in funzione. Non lato burocratico, parlo solo del lato tecnico.
Interessante la discussione sul nucleare.
Oltre i lunghissimi tempi per cominciare a recuperare l'investimento (e senza contare il dove trovare i fondi per farlo questo investimento), potrebbe in ogni caso essere tardi per iniziare.
Giusto ieri esce questo articolo:

"A capodanno la Germania scollegherà dalla rete elettrica tre delle sei centrali nucleari".

Il direttore della RWE Power Nuclear parla così:
"Quello dell'atomo è un business economicamente morto. Per la gestione delle scorie servono tra i 500 milioni e il miliardo di euro".
Questo senza contare i problemi legati al cambiamento climatico, e ancora il fatto che in ottica presente e futura si guarda ad altre fonti di energia.

A tutto questo aggiungiamo anche che, fermo restando trovare i soldi e aspettare i tempi, si aggiungono i tempi per effettivamente decidere positivamente sul nucleare (quindi altri referendum, discussioni politiche, etc).

Pare che anche Spagna e Austria siano orientate per l'uscita dal nucleare.
 

Viulento

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Interessante la discussione sul nucleare.
Oltre i lunghissimi tempi per cominciare a recuperare l'investimento (e senza contare il dove trovare i fondi per farlo questo investimento), potrebbe in ogni caso essere tardi per iniziare.
Giusto ieri esce questo articolo:

"A capodanno la Germania scollegherà dalla rete elettrica tre delle sei centrali nucleari".

Il direttore della RWE Power Nuclear parla così:
"Quello dell'atomo è un business economicamente morto. Per la gestione delle scorie servono tra i 500 milioni e il miliardo di euro".
Questo senza contare i problemi legati al cambiamento climatico, e ancora il fatto che in ottica presente e futura si guarda ad altre fonti di energia.

A tutto questo aggiungiamo anche che, fermo restando trovare i soldi e aspettare i tempi, si aggiungono i tempi per effettivamente decidere positivamente sul nucleare (quindi altri referendum, discussioni politiche, etc).

Pare che anche Spagna e Austria siano orientate per l'uscita dal nucleare.
direi allora che e' il momento giusto per il ritorno del nucleare in l'italia, siamo ritardati cronici.
 

gabri65

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Interessante la discussione sul nucleare.
Oltre i lunghissimi tempi per cominciare a recuperare l'investimento (e senza contare il dove trovare i fondi per farlo questo investimento), potrebbe in ogni caso essere tardi per iniziare.
Giusto ieri esce questo articolo:

"A capodanno la Germania scollegherà dalla rete elettrica tre delle sei centrali nucleari".

Il direttore della RWE Power Nuclear parla così:
"Quello dell'atomo è un business economicamente morto. Per la gestione delle scorie servono tra i 500 milioni e il miliardo di euro".
Questo senza contare i problemi legati al cambiamento climatico, e ancora il fatto che in ottica presente e futura si guarda ad altre fonti di energia.

A tutto questo aggiungiamo anche che, fermo restando trovare i soldi e aspettare i tempi, si aggiungono i tempi per effettivamente decidere positivamente sul nucleare (quindi altri referendum, discussioni politiche, etc).

Pare che anche Spagna e Austria siano orientate per l'uscita dal nucleare.

Sì, codesto è vero, ovviamente il nucleare non è tutto rose e fiori, c'è lo smaltimento e il muro di opposizione ideologica.

Io credo (magari sbagliando) che il disinteresse verso il nucleare sia dato anche da un fattore modaiolo, diciamo così. Inoltre il nucleare è stato demonizzato oltremodo con gli incidenti di Three Mile Island e Chernobyl.

Adesso è il momento delle energie pulite, c'è un gran polverone attorno, trainato anche dal fattore ambientale, etc etc. Ma non so quanto possa essere veramente efficace.

Per produrre l'energia elettrica equivalente di una centrale nucleare ci vogliono migliaia (forse milioni) di ettari di pannelli solari, ed è un problema trovargli il posto. La roba eolica nemmeno la considero, forse una torre riesce a mandare avanti qualche manciata di case.

Detto questo, e continuando la conversazione in OT, invece faccio un altro ragionamento, ed è quello del nucleare "pulito". E' stata persa secondo me una grande occasione, e solo per motivi di sociopolitica e grandi dinamiche planetarie.

Il nucleare pulito, cioè a fusione invece che a fissione, già era in sperimentazione fin dagli anni '70, il "Tokamak", e ne abbiamo anche noi uno a Frascati. Se avesse subito la solita evoluzione che ha avuto per esempio l'elettronica e la tecnologia delle comunicazioni, adesso forse avremmo centrali con energia facile. Invece non ci si è investito, c'era da tirare avanti con il petrolio, e altri motivi che non mi metto a descrivere. Tutto fermo da decenni. Le grandi potenze, ovviamente, le uniche che potevano massicciamente investire, non hanno sfortunatamente per noi grossi problemi con i combustibili fossili, e quindi per ora non hanno grandi interessi, come possiamo amaramente constatare.
 

Maurizio91

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Sì, codesto è vero, ovviamente il nucleare non è tutto rose e fiori, c'è lo smaltimento e il muro di opposizione ideologica.

Io credo (magari sbagliando) che il disinteresse verso il nucleare sia dato anche da un fattore modaiolo, diciamo così. Inoltre il nucleare è stato demonizzato oltremodo con gli incidenti di Three Mile Island e Chernobyl.

Adesso è il momento delle energie pulite, c'è un gran polverone attorno, trainato anche dal fattore ambientale, etc etc. Ma non so quanto possa essere veramente efficace.

Per produrre l'energia elettrica equivalente di una centrale nucleare ci vogliono migliaia (forse milioni) di ettari di pannelli solari, ed è un problema trovargli il posto. La roba eolica nemmeno la considero, forse una torre riesce a mandare avanti qualche manciata di case.

Detto questo, e continuando la conversazione in OT, invece faccio un altro ragionamento, ed è quello del nucleare "pulito". E' stata persa secondo me una grande occasione, e solo per motivi di sociopolitica e grandi dinamiche planetarie.

Il nucleare pulito, cioè a fusione invece che a fissione, già era in sperimentazione fin dagli anni '70, il "Tokamak", e ne abbiamo anche noi uno a Frascati. Se avesse subito la solita evoluzione che ha avuto per esempio l'elettronica e la tecnologia delle comunicazioni, adesso forse avremmo centrali con energia facile. Invece non ci si è investito, c'era da tirare avanti con il petrolio, e altri motivi che non mi metto a descrivere. Tutto fermo da decenni. Le grandi potenze, ovviamente, le uniche che potevano massicciamente investire, non hanno sfortunatamente per noi grossi problemi con i combustibili fossili, e quindi per ora non hanno grandi interessi, come possiamo amaramente constatare.
Grazie, ottima analisi. Sto provando a capire qual è la situazione e basta fare due ricerche per scoprire che, come tutto, non è bianco o nero, ma una complicatissima scala di grigi.

Come hai scritto, il nucleare garantisce una quantità di energia abnorme.
Inoltre leggo che non comporta l'emissione di gas climalteranti, un fatto decisivo se si vuol ragionare nel lungo periodo (che è quello che conta).

Il problema delle scorie, sempre in ottica futura, si potrebbe limitare con il nucleare pulito di cui hai parlato.

La Germania rinunciando al nucleare punterà sì su fonti pulite (a quanto pare l'eolico non è così secondario dato che ieri ha coperto addirittura un terzo dell'energia consumata in Germania), ma inevitabilmente anche su combustibili fossili: gli impianti a carbone però sono estremamente inquinanti.
Per dire, salta fuori una dichiarazione di Elon Musk che si dice contrario alla rinuncia del nucleare da parte della Germania, proprio perché i combustibili fossili sono pure peggio.

Poi tanto per restare in tema...anche l'eolico non è 100% green (rovina l'ambiente, in Calabria "stop all'eolico, rovina il paesaggio. In futuro si proverà con l'eolico in mare".

Chiudo con una nota divertente: Salvini insiste sul nucleare in Italia. Proporrà a questo governo un "Piano nazionale per la sicurezza energetica", che include anche il nucleare. Possiamo dormire sonni tranquilli sul futuro energetico del paese.
 
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Chi ha sostituito i contratti di fornitura di gas naturale a lungo termine con quelli a breve termine in nome dell'efficienza del mercato?
E chi pretende di fare la guerra economica e politica al suo principale fornitore di gas naturale, rigorosamente per conto terzi e pigliandosela pure in quel posto?
E chi si è messo in testa la transizione "green" senza avere alternative praticabili se non sul medio/lungo periodo, al quale bisognerà comunque arrivare senza il delirio energetico?
La risposta è una sola a tutte e tre le domande.
 
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Sempre interessante vedere che c'è chi da la colpa al governo :asd:

1) Non è colpa del governo, Draghi Salvini Meloni Conte Renzi Letta, sarebbe uguale

2) Anche se il governo intervenisse, sarebbe solo uno specchietto per boccaloni e perdonatemi anche un pò ignoranti:
Mettesse 20 miliardi per combattere gli aumenti, sono sempre 20 miliardi nostri, la somma fa sempre 0.

Lo scrivo sempre, ma c'è troppa gente convinta che il Governo sia un ente estratto, invece fa semplicemente il fr... col **** (soldi) degli altri ( noi)

3) Per il nucleare è tardi, ha tempi che il nuovo Stadio di San Siro scansate

4) Sono 20 anni che fanno tutti debiti e l' inflazione è ZERO, ora aiuti a pioggia e sta salendo, that's it
 
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Se conosco i miei polli, magari allentano un po' le misure (o forse abbassano solo i numeri dei contagi alla metà) giusto per far ingoiare la pillola, sbandierando "l'uscita dal tunnel e la rinascita". Poi, zacchete, ci sarà da salvare la Pasqua, magari con la nuova Omicron Turbo Integrale 4WD.

Cosa c'entra questo messaggio con l'aumento delle bollette?
 
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Interessante la discussione sul nucleare.
Oltre i lunghissimi tempi per cominciare a recuperare l'investimento (e senza contare il dove trovare i fondi per farlo questo investimento), potrebbe in ogni caso essere tardi per iniziare.
Giusto ieri esce questo articolo:

"A capodanno la Germania scollegherà dalla rete elettrica tre delle sei centrali nucleari".

Il direttore della RWE Power Nuclear parla così:
"Quello dell'atomo è un business economicamente morto. Per la gestione delle scorie servono tra i 500 milioni e il miliardo di euro".
Questo senza contare i problemi legati al cambiamento climatico, e ancora il fatto che in ottica presente e futura si guarda ad altre fonti di energia.

A tutto questo aggiungiamo anche che, fermo restando trovare i soldi e aspettare i tempi, si aggiungono i tempi per effettivamente decidere positivamente sul nucleare (quindi altri referendum, discussioni politiche, etc).

Pare che anche Spagna e Austria siano orientate per l'uscita dal nucleare.
Perfetto.

Purtroppo siamo nati in un' epoca sfigata sotto tantissimi aspetti.

Il futuro dell' energia elettrica ( perchè questa è la fonte da cui dobbiamo attingere, gli idrocarburi oltre all' inquinamento comunque finiranno, tra 10, 50 o 100 anni) se Dio vorrà sarà nella fusione nucleare.

Ho letto parecchi articoli riguardo l' esperimento ( ITER, un progetto in cui ci siamo pure noi) che stanno conducendo in Francia a Cadarache, pero' ci vorrà tempo.
Se vi va di approfondire è roba da fantascienza, però assolutamente comprensibile anche per noi.

Io sono stra favorevole anche al nucleare a fissione, prendendosi i rischi ( anche se piccoli) del caso, ma non so quanto convenga spendere miliardi su miliardi adesso, per vedere pronte le centrali tra 20 anni.

Con il nostro famoso tempismo, quando saranno pronte gli altri inizieranno già a costruire quelle a fusione e resteremo come sempre indietro perchè poi per ammortizzare una centrale nucleare, non ricordo esattamente ma mi pare ci vogliano 30 anni.
 
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