La nostra dinastia parte in maniera diametralmente opposta, con la dirigenza che scende negli spogliatoi a confermare a prescindere l'allenatore (Sacchi) ed il gruppo che si era messo di traverso costretto ad adeguarsi ai metodi di quello scalmanato.
Non c'è una regola, ma lì all'origine c'era un'idea ambiziosa anche a livello tecnico, qui c'è un giudizio su pochi mesi di calcio atipico che ha rimosso o comunque prevalso su anni di valutazioni di campo.
A Firenze con Pioli era successa una cosa identica nella reazione emotiva di Astori, in un'altra condizione atipica di spogliatoio, con la squadra che si era messa a vincere in serie a fine campionato. Anno dopo 11 partite senza vittorie e squadra in zona retrocessione, con cacciata annessa dell'allenatore.
Fiducia totale nella valutazione di Paolo, ma non mi fido dei festeggiamenti di chi ha avuto bisogno del quinto allenatore e della balia cattiva dalla Svezia per rendere di colpo anche in campo.
A voler essere cattivi ora la situazione è anche peggio.
Nei giorni antecedenti a quanto stiamo osservando ora avevo aperto una discussione nella sezione 'bar' (
https://www.milanworld.net/la-grande-vittoria-sconfitta-di-gazidis-vt91865.html ) nella quale facevo una mia ricostruzione sulla base di quanto stava accadendo e dipingevo gazidis come un uomo solo che, paradossalmente, è riuscito a far scattare la scintilla mettendosi tutto l'ambiente contro.
Forse sono stato un pò cattivo nelle valutazioni, non lo nego, o 'societàcentrico' , come mi ha definito l'amico zosimo, ma guardando giocare il milan avevo come la sensazione se tutto l'ambiente si fosse compattato per giocare contro l'ad e dimostrargli che stava sbagliando.
Qualche giorno dopo questo mio post è arrivata la bomba della trattativa saltata tra Rangnick e il milan.
Gazidis era a un bivio e ha preferito far marcia indietro.
Mi auguro la faccia però con coraggio, cuore, testa e convinzione altrimenti al primo momento di difficoltà saremo messi peggio di prima.
La società è stata debole, concordo con te .