- Registrato
- 27 Agosto 2012
- Messaggi
- 41,373
- Reaction score
- 14,903
Dal cds
MILANO - «Per me è una grande opportunità essere qui. Sono felice». Nigel De Jong è arrivato al Milan nelle ultime ore di mercato. Un acquisto non casuale. Un olandese al Milan, come Gullit, Van Basten, Rijkaard. L'ex Manchester City comincia proprio da loro, dai tre tenori che fecero grande il Milan di Sacchi: «Sono olandesi come me, campioni che mi hanno esaltato - ha spiegato a Sky Sport 24 il centrocampista -. Senza dimenticare Seedorf, un altro grandissimo. Guardando il Milan degli anni '80 e anche all'inizio degli anni '90, sognavo di giocare qui. Sono rimasto impressionato dal complesso di Milanello, ogni giocatore al mondo vorrebbe allenarsi qui. E poi il gruppo mi ha accolto bene».
Il Milan ripartirà senza tante bandiere e con un Ibrahimovic e un Thiago Silva in meno: «Questa situazione l'ho già vissuta al Manchester City quattro anni fa. Anche Milan è in un momento di transizione. Sono stati venduti i giocatori migliori, se ne sono andati i senatori, ora è una squadra giovane e va ricostruita, ma questo non cambia il fatto che il Milan giochi per vincere. Sono contento di far parte di questo progetto. La squadra da battere? La Juve. E' forte e ha ritoccato poco l'organico. Noi però possiamo competere con loro».
Da Mancini ad Allegri, il tecnico sarà sempre italiano: «Abbiamo parlato un paio di volte e sembra un ottimo allenatore, gli piace dare fiducia ai giocatori. Io devo imparare l'italiano, così capirò tutto quello che mi dirà». Con l'amico Sneijder saranno derby al veleno: «E' uno dei miei migliori amici, giochiamo insieme da tanto tempo, ci sentiamo spesso, mi ha detto tante cose sul derby e non vedo l'ora di giocarlo. Io troppo duro nei contrasti? Fa parte del mio modo di giocare, ma non farei mai del male intenzionalmente, cerco sempre di prendere la palla», ha concluso De Jong.
MILANO - «Per me è una grande opportunità essere qui. Sono felice». Nigel De Jong è arrivato al Milan nelle ultime ore di mercato. Un acquisto non casuale. Un olandese al Milan, come Gullit, Van Basten, Rijkaard. L'ex Manchester City comincia proprio da loro, dai tre tenori che fecero grande il Milan di Sacchi: «Sono olandesi come me, campioni che mi hanno esaltato - ha spiegato a Sky Sport 24 il centrocampista -. Senza dimenticare Seedorf, un altro grandissimo. Guardando il Milan degli anni '80 e anche all'inizio degli anni '90, sognavo di giocare qui. Sono rimasto impressionato dal complesso di Milanello, ogni giocatore al mondo vorrebbe allenarsi qui. E poi il gruppo mi ha accolto bene».
Il Milan ripartirà senza tante bandiere e con un Ibrahimovic e un Thiago Silva in meno: «Questa situazione l'ho già vissuta al Manchester City quattro anni fa. Anche Milan è in un momento di transizione. Sono stati venduti i giocatori migliori, se ne sono andati i senatori, ora è una squadra giovane e va ricostruita, ma questo non cambia il fatto che il Milan giochi per vincere. Sono contento di far parte di questo progetto. La squadra da battere? La Juve. E' forte e ha ritoccato poco l'organico. Noi però possiamo competere con loro».
Da Mancini ad Allegri, il tecnico sarà sempre italiano: «Abbiamo parlato un paio di volte e sembra un ottimo allenatore, gli piace dare fiducia ai giocatori. Io devo imparare l'italiano, così capirò tutto quello che mi dirà». Con l'amico Sneijder saranno derby al veleno: «E' uno dei miei migliori amici, giochiamo insieme da tanto tempo, ci sentiamo spesso, mi ha detto tante cose sul derby e non vedo l'ora di giocarlo. Io troppo duro nei contrasti? Fa parte del mio modo di giocare, ma non farei mai del male intenzionalmente, cerco sempre di prendere la palla», ha concluso De Jong.