Calcio : un anno senza pubblico

Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,233
Reaction score
26,011
Se ne sono dette di cotte e di crude su cosa sia il calcio senza pubblico e a chi possa portare giovamento anziché danni.
Partiamo dal presupposto che giocare in uno stadio vuoto è avvilente per i calciatori e per i tifosi che da casa assistono a un prodotto di ‘plastica’.
Ormai ci siamo abituati ma la speranza è che presto si torni alla normalità.

Qualche osservazione vorrei però farla perché ci sono degli aspetti che mi hanno molto colpito.
Il nostro milan,per dirne una, è stato più volte toccato e additato come esempio di una squadra che , in un periodo di difficoltà tecnica e di autostima, ha trovato giovamento nello giocare senza pubblico.
Forse inizialmente questo poteva esser vero ma ora per questa squadra che va a mille esser privata del calore del proprio tifo è un grave danno.
Pochi stadi infatti sanno spingere come spinge San Siro.

Ad ogni modo : ormai si gioca senza pubblico da un anno e 3 aspetti mi hanno colpito :

1-Il fattore campo è crollato. Giocare in uno stadio vuoto non crea problemi di pressione ai calciatori e quindi giocare a San Siro in casa anziché fuori a Benevento è la stessa identica cosa.


2-Nel silenzio paradossale degli impianti sportivi gli allenatori riescono continuamente a farsi sentire. La fase ‘didattica’ del calcio è intensa e continua.
Le squadre sono tecnicamente e tatticamente migliorate, come sono molto migliorati molti singoli .
I presidenti , gli ad e i direttori sportivi notano la bontà del lavoro e si notano meno licenziamenti.
Sicuramente questo è dovuto alla crisi economica ma anche perché, obiettivamente, ogni squadra ha una sua identità ed esprime il suo calcio. Anche il crotone, per dire, pur da ultimo in classifica ha una sua identità ed è ancora aggrappato al treno salvezza.
Non vorrei dire un’eresia ma credo 4 esoneri sulle panchine della serie A sia uno dei dati più bassi degli ultimi anni dopo 20 giornate.


3-La distanza dei tifosi e addetti ai lavori dagli stadi e dai centri di allenamento ha tolto pressione alle squadre e ai giocatori.
Solitamente nel nostro calcio le critiche come le contestazioni dopo pessimi risultati sul campo sono feroci e i singoli ne risentono. Siamo abituati cosi a vedere squadre che escono inaspettatamente dalle coppe, perdono sonoramente un derby o un big match e crollano in una crisi d’identità senza fine con prestazioni scarse dettate da certezze mentale fortemente minate.
Oggi tutto ciò non accade.
Una squadra può perdere anche in modo pesante ma l’isolamento nel centro sportivo e il lavoro coi compagni nella settimana permettono di metabolizzare il tutto in fretta.
Le squadre e i calciatori sono come dei lottatori che se le danno di santa ragione, incassano ma, il tempo di cadere al tappeto e darli per finiti, sono già in piedi.

E’ un calcio nuovo e mai visto.
Altamente tecnico e tattico.

Vincerà chi giocherà meglio, ne sono certo.
 

JoKeR

Member
Registrato
4 Settembre 2012
Messaggi
4,495
Reaction score
1,984
La cosa peggiore del calcio senza pubblico non è l'assenza dei tifosi, ma, in primis, le vergognose scene di simulazione cui assistiamo ogni giorno.

Con il pubblico non accadrebbe, perchè si verrebbe fischiati e ci sarebbe una forte intimidazione.
Invece, così tutti si buttano al minimo contatto, dalle panchine urlano come i cani, mettendo in mostra uno spettacolo indecoroso.

Sono orgoglioso da milanista di non avere mai assistito in quest'anno alle scene che ogni domenica riguardano Lazio, Inter e sopratutto Atalanta e Juventus, in cui dalla panchina si urla di tutto per qualsiasi contatto.
Pioli si fa sentire, ma la panchina e lo staff hanno sempre un atteggiamento incredibile.

E l'altro aspetto, connesso in realtà al primo, è la vergognosa perdita di tempo della classe arbitrale per rivedere cose che ci sono solo nella loro mente, specie quando bisogna prendere decisioni a favore di certe squadre.

Direte che sono complottista, ma dopo la prima fase iniziale di assestamento ancora una volta è la Juventus a trarre maggiore vantaggio dall'assenza di pubblico.
Ha i giocatori più simulatori in assoluto, i calciatori che si credonono onnipotenti più odiosi in assoluto (pazzesco Bonucci in coppa italia contro l'inter dalla panchina) e gli arbitri che impiegano ore per decidere contro o a favore della stessa: tutte le volte che Chiesa viene toccato spera nell'espulsione avversaria.
Io non sono scemo (altrimenti non sbancherei bwin ogni domenica - ieri presi pareggio Atalanta, con fortuna, vittoria Juve e vittoria Genoa - a differenza del periodo pre-lockdown in cui prendevo molti più abbagli) e dico che la Juventus è la massima beneficiaria di questa situazione.
Ieri mancato rigore per Vilar con Chiesa che intima all'avversario di alzarsi... Chiesa!!
Martedì invece rigore su ballerina Cuadrado.. in entrambi i casi non era evidente errore, ma ieri non l'hanno rivisto, martedì si. Con il pubblico non avrebbero fischiato nessuno dei due, troppa pressione.

Non vedo l'ora torni il pubblico per non sentire più le grida dalle panchina, almeno sento gli insulti dei tifosi. E per vedere gli arbitri meno protagonisti patetici.

Vedere una partita nella bolla attuale ormai è uno stress, in campo non si sentono più indicazioni tattiche, come nei primi mesi post-lockdown, ma solo polemiche sterili su tutto.
Prima i Silvestre, gli Zapata, i Mihalovic, ad esempio, certe cose non le dicevano. Almeno così platealmente, ora invece è un tutto contro tutti.
Sono stupito che a parte Ibra-Lukaku (rissa verbale in realtà) non ci siano state mega-risse tra i calciatori.

Rivoglio il pubblico proprio per evitarmi questi aspetti, ancora una volta la cosa positiva (godersi con cognizione di causa le disposizioni tattiche e studiare meglio i meccanismi di squadra) è stata superata in toto dal resto.

Facciamo schifo.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,233
Reaction score
26,011
La cosa peggiore del calcio senza pubblico non è l'assenza dei tifosi, ma, in primis, le vergognose scene di simulazione cui assistiamo ogni giorno.

Con il pubblico non accadrebbe, perchè si verrebbe fischiati e ci sarebbe una forte intimidazione.
Invece, così tutti si buttano al minimo contatto, dalle panchine urlano come i cani, mettendo in mostra uno spettacolo indecoroso.

Sono orgoglioso da milanista di non avere mai assistito in quest'anno alle scene che ogni domenica riguardano Lazio, Inter e sopratutto Atalanta e Juventus, in cui dalla panchina si urla di tutto per qualsiasi contatto.
Pioli si fa sentire, ma la panchina e lo staff hanno sempre un atteggiamento incredibile.

E l'altro aspetto, connesso in realtà al primo, è la vergognosa perdita di tempo della classe arbitrale per rivedere cose che ci sono solo nella loro mente, specie quando bisogna prendere decisioni a favore di certe squadre.

Direte che sono complottista, ma dopo la prima fase iniziale di assestamento ancora una volta è la Juventus a trarre maggiore vantaggio dall'assenza di pubblico.
Ha i giocatori più simulatori in assoluto, i calciatori che si credonono onnipotenti più odiosi in assoluto (pazzesco Bonucci in coppa italia contro l'inter dalla panchina) e gli arbitri che impiegano ore per decidere contro o a favore della stessa: tutte le volte che Chiesa viene toccato spera nell'espulsione avversaria.
Io non sono scemo (altrimenti non sbancherei bwin ogni domenica - ieri presi pareggio Atalanta, con fortuna, vittoria Juve e vittoria Genoa - a differenza del periodo pre-lockdown in cui prendevo molti più abbagli) e dico che la Juventus è la massima beneficiaria di questa situazione.
Ieri mancato rigore per Vilar con Chiesa che intima all'avversario di alzarsi... Chiesa!!
Martedì invece rigore su ballerina Cuadrado.. in entrambi i casi non era evidente errore, ma ieri non l'hanno rivisto, martedì si. Con il pubblico non avrebbero fischiato nessuno dei due, troppa pressione.

Non vedo l'ora torni il pubblico per non sentire più le grida dalle panchina, almeno sento gli insulti dei tifosi. E per vedere gli arbitri meno protagonisti patetici.

Vedere una partita nella bolla attuale ormai è uno stress, in campo non si sentono più indicazioni tattiche, come nei primi mesi post-lockdown, ma solo polemiche sterili su tutto.
Prima i Silvestre, gli Zapata, i Mihalovic, ad esempio, certe cose non le dicevano. Almeno così platealmente, ora invece è un tutto contro tutti.
Sono stupito che a parte Ibra-Lukaku (rissa verbale in realtà) non ci siano state mega-risse tra i calciatori.

Rivoglio il pubblico proprio per evitarmi questi aspetti, ancora una volta la cosa positiva (godersi con cognizione di causa le disposizioni tattiche e studiare meglio i meccanismi di squadra) è stata superata in toto dal resto.

Facciamo schifo.

Quello delle simulazione è un aspetto non ho citato, hai ragione.
Ormai i decibel 'chiamano' i falli all'arbitro.
Chiesa lo sento da casa mia quando strilla come una ragazzina innamorata alla vista del suo beniamino.

Non ti definisco complottista perchè dopo 'calciopoli' dovrebbe esser ben chiaro a tutti come un sistema possa nascere e si possa ramificare.
Far rumore è un nostro dovere per pretendere un gioco più pulito.
Saremmo noi altri i vigili della palla.
 

JoKeR

Member
Registrato
4 Settembre 2012
Messaggi
4,495
Reaction score
1,984
Sinceramente all'inizio dopo il lockdown era anche piacevole vedere una partita di serie A.
Si respirava la voglia delle stesse società e degli stessi giocatori di far ripartire il giocattolo.

Senza pubblico c'è stata una full immersion negli schemi, abbiamo tutti imparato a vedere e studiare meglio le disposizioni in campo, i movimenti con e senza palla, i calci da fermo, le dinamiche delle sostituzioni...

Poi tutto questo è stato soppiantato dallo schifo attuale, ben presto a dire il vero..
Basti pensare alla lite Gasperini-Miha.

Praticamente ogni pallone diventa pretesto di litigio tra le panchine ed occasione di simulazione in campo.

Ma questa è l'evoluzione della specie, e cioè l'evoluzione al contrario.
 
Registrato
31 Agosto 2013
Messaggi
4,172
Reaction score
148
Non vorrei banalizzare l'ottima analisi, che tra l'altro condivido, ma questo è lontano dall'essere calcio.
Giocare senza pubblico è semplicemente un altro sport, e non voglio esasperare un concetto ma è così. Vengono meno tante dinamiche psicologiche e sportive che è difficile non riconoscere che la sua assenza abbia condizionato l'esito delle partite. Non per forza a favore o a sfavore di questa o l'altra squadra.
Forse sarò troppo integralista o nostalgico a questo punto, ma forse confrontare le due situazioni non ha molto senso.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,233
Reaction score
26,011
Non vorrei banalizzare l'ottima analisi, che tra l'altro condivido, ma questo è lontano dall'essere calcio.
Giocare senza pubblico è semplicemente un altro sport, e non voglio esasperare un concetto ma è così. Vengono meno tante dinamiche psicologiche e sportive che è difficile non riconoscere che la sua assenza abbia condizionato l'esito delle partite. Non per forza a favore o a sfavore di questa o l'altra squadra.
Forse sarò troppo integralista o nostalgico a questo punto, ma forse confrontare le due situazioni non ha molto senso.

E ci mancherebbe pure : hai ragione da vendere.
Questo non è calcio ma un surrogato.

Stavo solo cercando di condividere con tutte voi mie sensazioni.
Io la vedo come una fase altamente 'allenante' ma con trofei in palio.
La definisco allenante perchè le pressioni sono minori e gli allenatori possono trasmettere meglio certi concetti.
 

Giangy

Member
Registrato
13 Giugno 2014
Messaggi
6,831
Reaction score
606
Se ne sono dette di cotte e di crude su cosa sia il calcio senza pubblico e a chi possa portare giovamento anziché danni.
Partiamo dal presupposto che giocare in uno stadio vuoto è avvilente per i calciatori e per i tifosi che da casa assistono a un prodotto di ‘plastica’.
Ormai ci siamo abituati ma la speranza è che presto si torni alla normalità.

Qualche osservazione vorrei però farla perché ci sono degli aspetti che mi hanno molto colpito.
Il nostro milan,per dirne una, è stato più volte toccato e additato come esempio di una squadra che , in un periodo di difficoltà tecnica e di autostima, ha trovato giovamento nello giocare senza pubblico.
Forse inizialmente questo poteva esser vero ma ora per questa squadra che va a mille esser privata del calore del proprio tifo è un grave danno.
Pochi stadi infatti sanno spingere come spinge San Siro.

Ad ogni modo : ormai si gioca senza pubblico da un anno e 3 aspetti mi hanno colpito :

1-Il fattore campo è crollato. Giocare in uno stadio vuoto non crea problemi di pressione ai calciatori e quindi giocare a San Siro in casa anziché fuori a Benevento è la stessa identica cosa.


2-Nel silenzio paradossale degli impianti sportivi gli allenatori riescono continuamente a farsi sentire. La fase ‘didattica’ del calcio è intensa e continua.
Le squadre sono tecnicamente e tatticamente migliorate, come sono molto migliorati molti singoli .
I presidenti , gli ad e i direttori sportivi notano la bontà del lavoro e si notano meno licenziamenti.
Sicuramente questo è dovuto alla crisi economica ma anche perché, obiettivamente, ogni squadra ha una sua identità ed esprime il suo calcio. Anche il crotone, per dire, pur da ultimo in classifica ha una sua identità ed è ancora aggrappato al treno salvezza.
Non vorrei dire un’eresia ma credo 4 esoneri sulle panchine della serie A sia uno dei dati più bassi degli ultimi anni dopo 20 giornate.


3-La distanza dei tifosi e addetti ai lavori dagli stadi e dai centri di allenamento ha tolto pressione alle squadre e ai giocatori.
Solitamente nel nostro calcio le critiche come le contestazioni dopo pessimi risultati sul campo sono feroci e i singoli ne risentono. Siamo abituati cosi a vedere squadre che escono inaspettatamente dalle coppe, perdono sonoramente un derby o un big match e crollano in una crisi d’identità senza fine con prestazioni scarse dettate da certezze mentale fortemente minate.
Oggi tutto ciò non accade.
Una squadra può perdere anche in modo pesante ma l’isolamento nel centro sportivo e il lavoro coi compagni nella settimana permettono di metabolizzare il tutto in fretta.
Le squadre e i calciatori sono come dei lottatori che se le danno di santa ragione, incassano ma, il tempo di cadere al tappeto e darli per finiti, sono già in piedi.

E’ un calcio nuovo e mai visto.
Altamente tecnico e tattico.

Vincerà chi giocherà meglio, ne sono certo.

Pare che in primavera qualcosa dovrebbe riaprire... ovviamente non è ancora stato deciso nulla. È vero senza pubblico è brutto, ma sembra che ci sia più impegno tra i giocatori.
 
Registrato
8 Ottobre 2018
Messaggi
44,081
Reaction score
14,290
però un lato positivo c'è. non ci sono pi quei pietosi arbitraggi casalinghi che vedevi tipo a firenze o piazze di questo tipo.

non parlo di juventus perchè non fa testo.
 
Alto
head>