Avete visto quanto è bello tifare e vincere?

danjr;2379843 ha scritto:

Ero molto più teso prima di Atalanta Milan e molto più felice dopo. Chissenefrega dei bilanci, ma il tifo non è assolutamente quello che dici tu, altrimenti tutti tiferebbero massimo una decina di squadre. Si gioisce in base agli obiettivi che si raggiungono e in base alla rosa che si ha. Non condivido assolutamente il messaggio che lanci.

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Concordo..molto più bella la notte contro l'Atalanta

Oronzo Canà;2379848 ha scritto:

si ma il milan non è piu quel milan da una decina di anni a questa parte, se poi ci si vuole illudere di poter ritornare ad essere quel milan nel giro di una sola stagione ci si illuda pure tanto sognar non costa nulla

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sottoscrivo, nulla viene per diritto divino, soprattutto quando competi nel quarto/quinto campionato d'europa con fatturatii 1/4 di quelle con cui vuoi competere. Arrivare li è un percorso lunghissimo, c'è chi vuole seguirlo e chi critica solo il fatto che non si sia già arrivati alla fine.

Admin;2379836 ha scritto:

Questo è un messaggio indirizzato sopratutto ai milanisti più giovani ed a quelli più anziani che probabilmente hanno dimenticato l'essenza del calcio e del Milan in quanto tale. Quelli che si nutrono di payroll, di bilanci, di ammortamenti e di tetti salariali. Avete visto, ieri, quanto è bello vincere? Quanto è bello tifare per una squadra che si gioca un grandissimo traguardo. L'attesa, la tensione, l'ansia, la condivisione di emozioni con i fratelli di tifo. La gioia finale ed i festeggiamenti. Il calcio è questo, è emozione. E' magia. Anche nella sconfitta, se si gioca per determinati traguardi. Non è roba da penna all'orecchio e testa abbassata sulla calcolatrice. Viva il calcio e le emozioni che regala! Non se ne può più di colletti bianchi che provano ad inculcarci il concetto secondo il quale bisogna solo piazzarsi per i soldi. Questi non è più calcio.

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Esattamente.
Ieri ero teso come per la finale del 2007, 2006 (Italia), 2003... E ho vinto come allora. E allora non pensavo al bilancio.
Mai dimenticare cosa è il Milan

Zosimo2410;2379856 ha scritto:

Mai mai detto che bisogna giocare per piazzarsi.
Anzi sono uno che tra il quarto posto in campionato e la coppa Italia o l'Europa League dice sempre: "giochiamo per vincere qualcosa".

Ma è folle pensare che si gioca per vincere volendolo fare, si gioca per vincere in base alle squadre con cui può competere.
Per competere con le squadre che fatturano 700 milioni devi arrivarne a fatturare almeno 4-500 e non lo fai per miracolo, lo fai gestendo oculatamente quando ne ricavi 200.

Quello che noi "commercialisti" sosteniamo è che per competere bisogna costruire e per costruire devi gestire bene quello che hai. Se lo fai, i frutti, un pò alla volta arrivano.

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I risultati arrivano se immetti risorse.

Zosimo2410;2379856 ha scritto:

Mai mai detto che bisogna giocare per piazzarsi.
Anzi sono uno che tra il quarto posto in campionato e la coppa Italia o l'Europa League dice sempre: "giochiamo per vincere qualcosa".

Ma è folle pensare che si gioca per vincere volendolo fare, si gioca per vincere in base alle squadre con cui può competere.
Per competere con le squadre che fatturano 700 milioni devi arrivarne a fatturare almeno 4-500 e non lo fai per miracolo, lo fai gestendo oculatamente quando ne ricavi 200.

Quello che noi "commercialisti" sosteniamo è che per competere bisogna costruire e per costruire devi gestire bene quello che hai. Se lo fai, i frutti, un pò alla volta arrivano.

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Straquoto..io non mi sento un tifoso col colletto bianco e calcolatrice, ma nmmeno un beota che sogna, OGGI, Sergio Ramos e Halaand..
Oggi noi non siamo a quel livello, lo sport è competizione e noi abbiamo fatto un anno esattamente come ha fatto l'italia ieri, giocando al massimo del nostro potenziale..purtroppo non abbiamo vinto..ma nello sport ci sono pure gli altri, e se sono più bravi gli fai i complimenti (non come gli inglesi che buttavano via la medaglia)

L'italia poi ci mostra un altro esempio (ma lo aveva già fatto la finale di CL): non sempre vince la rosa migliore

Almeno 4 nazionali avevano una rosa migliore della nostra sulla carta (le famose figurine): Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra..di queste 3 le abbiamo mandate a casa noi giocando col cuore

Ecco perché il gruppo è fondamentale e perché nel Milan di oggi voglio ottimi giocatori ma soprattutto voglio gente che tiene alla maglia, non $rumma di turno o turchi che per qualche soldo ti mollano

diavoloINme;2379864 ha scritto:

I risultati arrivano se immetti risorse.

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i risultati arrivano se lavori bene, se immetti solo risorse non è mica detto che tu vinca e il city, il psg ecc ecc stanno li a ricordarlo

Oronzo Canà;2379867 ha scritto:

i risultati arrivano se lavori bene, se immetti solo risorsi non è mica detto che tu vinca e il city, il psg ecc ecc stanno li a ricordarlo

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Se spendi bene le risorse. Ok.

Admin;2379836 ha scritto:

Questo è un messaggio indirizzato sopratutto ai milanisti più giovani ed a quelli più anziani che probabilmente hanno dimenticato l'essenza del calcio e del Milan in quanto tale. Quelli che si nutrono di payroll, di bilanci, di ammortamenti e di tetti salariali. Avete visto, ieri, quanto è bello vincere? Quanto è bello tifare per una squadra che si gioca un grandissimo traguardo. L'attesa, la tensione, l'ansia, la condivisione di emozioni con i fratelli di tifo. La gioia finale ed i festeggiamenti. Il calcio è questo, è emozione. E' magia. Anche nella sconfitta, se si gioca per determinati traguardi. Non è roba da penna all'orecchio e testa abbassata sulla calcolatrice. Viva il calcio e le emozioni che regala! Non se ne può più di colletti bianchi che provano ad inculcarci il concetto secondo il quale bisogna solo piazzarsi per i soldi. Questi non è più calcio.

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Non é che a me frega molto del payroll o dei bilanci, non so neanche cosa siano. Anche a me interessa vincere, purtroppo il nostro presidente non é uno sceicco o Arnaut, quindi non é che mi metto a criticare a prescindere un fondo che mette (anzi dovrei dire buttare) soldi non suoi e sperare che mettano 250 milioni all'anno per i prossimi 3 anni per renderci competitivi, perché non sarà mai cosi purtroppo.

E non crediate che al mondo (quindi prevediamo un possibile aquirente) esistano molte persone con la voglia e la disponibilità di onorare una spesa del genere, si contano sulle dita di una mano se va bene (se sono diventati miliardari ci sarà un motivo, mica buttano soldi a caso).

Detto questo, io conosco una sola strada non avendo fondi illimitati e non sognando ad occhi aperti (soprattutto dopo le mille dichiarazioni di Maldini) : si chiama progetto coerente. Come quello che stiamo facendo da 2 anni, ed i risultati si vedono.

Altrimenti posso anche io cominciare a criticare , anzi io mi sa che sono molto più critico di molti che danno contro la società a prescindere, se si vende Pobega o Haugue (Xavi e Iniesta 2.0 per chi ha la sfera del cristallo). Di tutti i nostri giocatori e obbiettivi, ce ne saranno 2 o 3 che mi piacciono e reputo da Milan, il resto li reputo mediocri, e se mi metto a dirlo ad ogni post senza considerare la nostra situazione a cosa avrà portato il discorso?

Se domani uno sceicco ci compra Camavinga e Haaland, secondo voi sto a predicare il bilancio? Tra l'altro una cosa che non so quanti abbiano capito qui dentro é che se il bilancio non é a posto difficilmente qualcuno avrà molta voglia di comprarci, ma molto difficilmente.

Admin;2379836 ha scritto:

Questo è un messaggio indirizzato sopratutto ai milanisti più giovani ed a quelli più anziani che probabilmente hanno dimenticato l'essenza del calcio e del Milan in quanto tale. Quelli che si nutrono di payroll, di bilanci, di ammortamenti e di tetti salariali. Avete visto, ieri, quanto è bello vincere? Quanto è bello tifare per una squadra che si gioca un grandissimo traguardo. L'attesa, la tensione, l'ansia, la condivisione di emozioni con i fratelli di tifo. La gioia finale ed i festeggiamenti. Il calcio è questo, è emozione. E' magia. Anche nella sconfitta, se si gioca per determinati traguardi. Non è roba da penna all'orecchio e testa abbassata sulla calcolatrice. Viva il calcio e le emozioni che regala! Non se ne può più di colletti bianchi che provano ad inculcarci il concetto secondo il quale bisogna solo piazzarsi per i soldi. Questi non è più calcio.

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Fiato sprecato. I ragazzi di oggi vedono Bakayoko meglio di Kessie e Tonali grande prospetto, non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire o significare avere dei top player in campo, figuriamoci giocarsi grandi traguardi. Come puoi vedere si continua a parlare di fatturato e sostenibilità nonostante il tuo post iniziale...se non hai assaporato il vecchio Milan, non ce la fai proprio: sei abituato a vedere il Milan giocarsi il sesto posto da anni e anni e ragioni dunque in quel modo.
Per sentirsi intelligenti, sopra il tifo "plebeo" e becero che -vorrebbe Halaand e Mbappé!!1!1!1- (mai vero). Andare controcorrente, contro i "boomer", fa sentire intelligenti.
Io continuerò a guardare il calcio, le partite di pallone, vedrò forse 200 partite l anno, che questa gente vede a malapena in dieci anni. W il calcio, gli alternativi continuassero con le loro cassate e caroselli per Iddiott, che poi son gli stessi che si ritrovano a votare determinati partiti per lo stesso ragionamento di sentirsi superiori agli altri, ma questo é casualmente un altro discorso

Admin;2379836 ha scritto:

Questo è un messaggio indirizzato sopratutto ai milanisti più giovani ed a quelli più anziani che probabilmente hanno dimenticato l'essenza del calcio e del Milan in quanto tale. Quelli che si nutrono di payroll, di bilanci, di ammortamenti e di tetti salariali. Avete visto, ieri, quanto è bello vincere? Quanto è bello tifare per una squadra che si gioca un grandissimo traguardo. L'attesa, la tensione, l'ansia, la condivisione di emozioni con i fratelli di tifo. La gioia finale ed i festeggiamenti. Il calcio è questo, è emozione. E' magia. Anche nella sconfitta, se si gioca per determinati traguardi. Non è roba da penna all'orecchio e testa abbassata sulla calcolatrice. Viva il calcio e le emozioni che regala! Non se ne può più di colletti bianchi che provano ad inculcarci il concetto secondo il quale bisogna solo piazzarsi per i soldi. Questi non è più calcio.

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Tutto vero.
Si può sempre tifare un'altra squadra però se non se ne può più.
Non siamo ancora entrati nell'ottica che il Milan vincente di Berlusconi non lo rivedremo più.
Poi la nazionale fa emozione e magia solo quando arriva in finale, quando perde improvvisamente si dissociano tutti, le partite di qualificazione non vengono minimamente seguite e anzi spesso derubricate a un intralcio per il calcio dei club.