La religione cristiana condanna non l'omosessualità ma i rapporti omosessualità, in realtà condanna tutti i rapporti definiti immorali e quindi anche tra uomo e donna se hanno come fine unico il piacere carnale..
Capisco che a molti possa scocciare ma la religione si basa su dei dogmi, nessuno è costretto ad essere cristiano e nessuno può però pretendere che la Chiesa cambi la sua morale perché così fa comodo..
Che poi come qualcuno ha già fatto notare sarebbe ora che le persone intelligenti capissero che l'istituzione secolare è una cosa, mentre la spiritualità è altro..
<b>Certo la colpa è della chiesa qui, che nel tempo ha smarrito il suo messaggio e il suo fine, però la gente deve smetterla di mischiare la fede in Dio con i preti e la Chiesa</b>
Sta attento però a non cadere nell'errore: è vero che uomini di Chiesa possono sbagliare, è evidente ed è accaduto spesso. Ma la Chiesa, con la C maiuscola, non può sbagliare. È la Sposa di Cristo. Per questo quando parla ex Cathedra, cioè proclamando un dogma, ecc, il Papa è infallibile. La Chiesa, come Corpo Mistico di Cristo (Cor 12, 27 e Rm 12, 4-8), Istituita da Cristo (Mt 16, 18), con il compito di condurre gli uomini alla Verità, assistita dallo Spirito Santo (Gv 16, 12-15), sì, è infallibile, Chiesa guidata e fondata da Cristo su Pietro (Mt 16, 13-20), che ha le Chiavi del Regno dei Cieli e il potere di sciogliere e legare ogni cosa (Mt 16, 19), il dovere di pascere le pecorelle del Signore (Gv 21, 15-19) e il compito di confermare nella retta Fede (e per questo il Papa non può errare nell'insegnamento della Fede) i fratelli (Lc 22, 31-33), fede della Chiesa che è infallibile (Lc 10, 13-16), perché ispirata dallo Spirito Santo, sceso sugli Apostoli alla Pentecoste (At 2, 1-11) e che rimaneva e scendeva su tutta la Chiesa, giudei e gentili (At 10, 44-48), fede che deve come abbiamo visto essere insegnata dai Vescovi in Comunione con Pietro, che quella fede deve confermare, Fede fondata sulla Scrittura e sulla Tradizione Apostolica. Fede confermata dai successori di Pietro, i Vescovi di Roma, città dove Pietro e Paolo hanno trovato il Martirio, e dove risiedono i suoi successori a cui tutti dobbiamo obbedienza come insegna la tradizione dei Padri della Chiesa fin da subito dopo la morte di Pietro: si legga l'autoritá usata nella Lettera di Clemente Romano, che mostra chiaramente il ruolo di capo svolto dal Vescovo di Roma, o le affermazioni di Ireneo di Lione nel Adversus Haereses del 180 "A questa Chiesa (di Roma), per la sua peculiare principalità, è necessario che convenga ogni Chiesa, cioè i fedeli dovunque sparsi, poiché in essa la Tradizione degli Apostoli è stata sempre conservata" (Adversus haereses III, 3, 2), “Dopo aver fondato ed organizzato la Chiesa (di Roma), i beati Apostoli (San Pietro e san Paolo) affidarono l'ufficio di Vescovo a Lino. Di questo Lino fa menzione san Paolo nelle Lettere a Timoteo. Gli succedette Anacleto; dopo di lui, terzo dopo gli Apostoli, ottenne l'episcopato Clemente" (sempre Adversus Haereses), celebre anche la frase di Tertulliano, "extra ecclesiam nulla salus", o in epoca successiva la celebre affermazione di Sant'Agostino "Roma locuta, causa finita" o di Sant'Ambrogio "Ubi Petrus ibi Ecclesia". Autorità poi accettata da tutta la Chiesa subito, e quindi infallibile in virtù della Promessa di Cristo, che è con la Chiesa sempre, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20).
In ogni caso, seppur vero che alcuni uomini di Chiesa nella storia spesso hanno sbagliato, fioriscono anche esempi, molto più numerosi, di esempi positivi, di Santi, di uomini di Chiesa che coerentemente col loro ruolo hanno agito davvero per il bene del prossimo e a maggior Gloria di Dio, e che molti degli eventi che si usano per denigrare la Chiesa sono a volta inventati, a volte gonfiati, a volte messi in cattiva luce da leggende nere, da parte degli storici illuministi e protestanti, che la storiografia più recente sta smentendo passo passo. Questo non solo con le colpe della Chiesa Cattolica, ma anche per esempio con la datazione dei Vangeli: seppur anche la storiografia illuminista (oggi ancora accettata dalla maggior parte degli studiosi) li collocava tutti entro il primo secolo, attorno al 70 d.C. (comunque affidabilissimi, dato che non oltre 40 anni dai fatti riguardante Cristo, morto Giovane, quindi da parte di testimoni oculari, pensa che su Alessandro Magno la fonte unica è Plutarco che viene 200 anni dopo, come per tutti i personaggi storici!), ma recentemente molti studiosi moderni stanno ulteriormente retrodatando i Vangeli, Matteo, Marco e Luca, addirittura secondo alcuni al 40 d.C!