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Come riporta il Corriere della Sera, gli USA entrano nella fase 2 della guerra, e lo fanno con un maxi investimento in armi da donare all'Ucraina e con l'invio di elicotteri MI17 e armamento pesante, adatti ad abbattere i tank russi.
E' un segnale ben preciso del Pentagono: i negoziati non servono, bisogna armare gli ucraini fino ai denti per farli vincere sul campo.
La decisione è condivisa con Boris Johnson, che ha avuto ieri una telefonata con Biden.
Tra una gaffe e l'altra, in cui Biden ha addirittura scambiato l'Ucraina con la Cina, il presidente USA definisce Putin un genocida, ribadendo poche ore dopo il suo pensiero.
Zelesnky lo applaude. "Parole da vero leader."
Macron (in piena campagna elettorale), si smarca e critica gli USA: "Questa escalation delle parole è controproducente. È una follia quello che sta succedendo, è una brutalità inaudita, ma allo stesso tempo sto guardando i fatti. Voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare la guerra, senza l'escalation."
Anche l'Italia sembra associarsi alle parole di Macron, per bocca di Di Maio: "Noi crediamo alla diplomazia. Serve una conferenza internazionale di pace."
Ira di Scholz contro Zelensky, per il rifiuto di ricevere Steinmier.
Alla Rbb Scholz si dichiara irritato e deluso. Zelensky chiede che sia Scholz ad andare a Kiev, ma lui si dichiara non disponibile.
Scholz dichiara che invierà armi, ma in modo ragionevole, senza un coinvolgimento eccessivo nella guerra.
Anche Letta si schiera contro Zelensky: "Un Presidente della Repubblica di un paese UE non può essere considerato persona non grata da un paese candidato ad entrare in UE come l'Ucraina.", citando Zelensky con un hashtag.
Kiev si lamenta anche di Macron: "Molto deludente la sua riluttanza a parlare di genocidio."
E' un segnale ben preciso del Pentagono: i negoziati non servono, bisogna armare gli ucraini fino ai denti per farli vincere sul campo.
La decisione è condivisa con Boris Johnson, che ha avuto ieri una telefonata con Biden.
Tra una gaffe e l'altra, in cui Biden ha addirittura scambiato l'Ucraina con la Cina, il presidente USA definisce Putin un genocida, ribadendo poche ore dopo il suo pensiero.
Zelesnky lo applaude. "Parole da vero leader."
Macron (in piena campagna elettorale), si smarca e critica gli USA: "Questa escalation delle parole è controproducente. È una follia quello che sta succedendo, è una brutalità inaudita, ma allo stesso tempo sto guardando i fatti. Voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare la guerra, senza l'escalation."
Anche l'Italia sembra associarsi alle parole di Macron, per bocca di Di Maio: "Noi crediamo alla diplomazia. Serve una conferenza internazionale di pace."
Ira di Scholz contro Zelensky, per il rifiuto di ricevere Steinmier.
Alla Rbb Scholz si dichiara irritato e deluso. Zelensky chiede che sia Scholz ad andare a Kiev, ma lui si dichiara non disponibile.
Scholz dichiara che invierà armi, ma in modo ragionevole, senza un coinvolgimento eccessivo nella guerra.
Anche Letta si schiera contro Zelensky: "Un Presidente della Repubblica di un paese UE non può essere considerato persona non grata da un paese candidato ad entrare in UE come l'Ucraina.", citando Zelensky con un hashtag.
Kiev si lamenta anche di Macron: "Molto deludente la sua riluttanza a parlare di genocidio."
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