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lunga intervista del ministro dell'Economia ucraino Marchenko:
"Se penso a marzo o aprile, ora l'atteggiamento e il desiderio di sostenerci sono molto diversi.
Ma la situazione in Ucraina è sempre la stessa.
Non ci sono carri armati intorno alla capitale, ma resta una guerra a tutto campo con la Russia, con tutti i missili e l'artiglieria possibili.
È una guerra di logoramento e in questo la Russia è più preparata
Certo riceviamo armi e aiuti militari, ma non bastano a vincere e nemmeno a conquistare una posizione di forza sulla Russia in alcune aree.
È un chiaro segno che l'Unione europea e il mondo intorno all'Ucraina sono un po' stanchi di questa guerra. Posso capire che soffrano per i prezzi del petrolio e del gas
L'Unione europea ha concordato un'assistenza finanziaria per l'Ucraina da 9 miliardi di euro, ma cosa vediamo al momento?
Forse un miliardo questo mese.
Poi potrebbe esserci una pausa: non c'è accordo tra i governi dell'Unione.
Alcuni governi non sono pronti a sostenere l'Ucraina con una somma del genere.
Durante i primi mesi di guerra l'Europa era unita.
Ora vediamo opinioni diverse su come sostenere l'Ucraina
Abbiamo bisogno di 5 miliardi al mese, ma ad aprile ne abbiamo ricevuti 1,6. A maggio 1,5. A giugno 4,4.
A luglio ne aspettiamo più di quattro, ma dipendiamo dalla burocrazia europea.
A volte è un processo complicato.
I nostri partner si aspettano che noi mostriamo in dettaglio come spendiamo i loro soldi.
Non possono essere spesi per scopi militari, solo per programmi sociali e umanitari
Noi vogliamo recuperare tutti i nostri territori.
Certo quelle aree sono importanti per l'agricoltura: la regione di Kherson è tra le più grandi aree coltivate.
L'accesso ai porti è un altro problema: abbiamo perso quelli di Mykolaiv, Kherson e altri sul mare di Azov.
Ma l'Ucraina sa adattarsi, siamo resistenti.
Questo mese stiamo già creando strutture per esportare più di due milioni di tonnellate di prodotti agricoli via terra e poi sul Danubio.
Rispetto a luglio 2021, non è molto di meno.
Siamo vicini ai livelli necessari per reindirizzare il nostro export
Dal 24 febbraio abbiamo perso più del 10% del territorio, oltre a quello che avevamo già perso.
Ora abbiamo perso temporaneamente il 20%.
Quindi cosa possiamo negoziare? Un cessate il fuoco?
Per aspettare un altro attacco, stavolta magari da nord, da sud o da est?".
L’ Europa non potrà più sostenere molto a lungo la situazione attuale. In Ucraina sembrano non capirlo.