Ucraina: pronti 1 mln di soldati per riprendersi le zone perse

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Combattono per la loro terra.
Spero non succeda mai qualcosa del genere in Italia perchè a leggere i miei "concittadini" tempo 3 giorni ed è in mano a qualsiasi soggetto che vuole invadere l'Italia.
I veterani li hanno messi in difesa dietro a città fortificate e HANNO FALLITO ma ora vorrebbero mandare coscritti senza esperienza ad assaltare le trincee dei russi.
Almeno avessero salvato le apparenze dicendo che li mettevano in difesa per liberare i reparti veterani e impiegarli per l'attacco.
 
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E noi che si fa?Stiamo a guardare?Dai Premier,mandane 2-300 mila dei nostri pure.
 
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L'Ucraina non si arrende ed il Ministro della difesa ha dichiarato al Times che sono pronti ben 1 mln di soldati Ucraini, che saranno mandati nella regione del Mar Nero per riprendersi le zone perse e spedire i Russi fuori dal paese. Il ministro ucraino ha anche dichiarato che dipendono molti dalle consegne munizioni ed armi del blocco occidentale.

I numeri sono seguenti: 700.000 coscritti e circa 300.000 uomini della Guardia Nazionale, della polizia e della polizia di frontiera.

Per colpa di quell' assassino di Putin andranno a morire centinaia di migliaia di persone che fino all'altro ieri pensavano totalmente ad altro.

Poracci.
Che poi c è poco da stupirsi, è la guerra.
Altrimenti sei un disertore.
 
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L'Ucraina non si arrende ed il Ministro della difesa ha dichiarato al Times che sono pronti ben 1 mln di soldati Ucraini, che saranno mandati nella regione del Mar Nero per riprendersi le zone perse e spedire i Russi fuori dal paese. Il ministro ucraino ha anche dichiarato che dipendono molti dalle consegne munizioni ed armi del blocco occidentale.

I numeri sono seguenti: 700.000 coscritti e circa 300.000 uomini della Guardia Nazionale, della polizia e della polizia di frontiera.
l'avevo appena scritto nell'altro topic..che stava arrivando agosto e chissà se quello che paventavano era vero oppure no

a quanto pare non hanno parlato a vanvera almeno nelle intenzioni
 

Andris

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lunga intervista del ministro dell'Economia ucraino Marchenko:

"Se penso a marzo o aprile, ora l'atteggiamento e il desiderio di sostenerci sono molto diversi.
Ma la situazione in Ucraina è sempre la stessa.

Non ci sono carri armati intorno alla capitale, ma resta una guerra a tutto campo con la Russia, con tutti i missili e l'artiglieria possibili.
È una guerra di logoramento e in questo la Russia è più preparata

Certo riceviamo armi e aiuti militari, ma non bastano a vincere e nemmeno a conquistare una posizione di forza sulla Russia in alcune aree.
È un chiaro segno che l'Unione europea e il mondo intorno all'Ucraina sono un po' stanchi di questa guerra. Posso capire che soffrano per i prezzi del petrolio e del gas

L'Unione europea ha concordato un'assistenza finanziaria per l'Ucraina da 9 miliardi di euro, ma cosa vediamo al momento?
Forse un miliardo questo mese.
Poi potrebbe esserci una pausa: non c'è accordo tra i governi dell'Unione.
Alcuni governi non sono pronti a sostenere l'Ucraina con una somma del genere.
Durante i primi mesi di guerra l'Europa era unita.

Ora vediamo opinioni diverse su come sostenere l'Ucraina

Abbiamo bisogno di 5 miliardi al mese, ma ad aprile ne abbiamo ricevuti 1,6. A maggio 1,5. A giugno 4,4.
A luglio ne aspettiamo più di quattro, ma dipendiamo dalla burocrazia europea
.
A volte è un processo complicato.
I nostri partner si aspettano che noi mostriamo in dettaglio come spendiamo i loro soldi.
Non possono essere spesi per scopi militari, solo per programmi sociali e umanitari

Noi vogliamo recuperare tutti i nostri territori.
Certo quelle aree sono importanti per l'agricoltura: la regione di Kherson è tra le più grandi aree coltivate.
L'accesso ai porti è un altro problema: abbiamo perso quelli di Mykolaiv, Kherson e altri sul mare di Azov.

Ma l'Ucraina sa adattarsi, siamo resistenti.
Questo mese stiamo già creando strutture per esportare più di due milioni di tonnellate di prodotti agricoli via terra e poi sul Danubio.
Rispetto a luglio 2021, non è molto di meno.
Siamo vicini ai livelli necessari per reindirizzare il nostro export

Dal 24 febbraio abbiamo perso più del 10% del territorio, oltre a quello che avevamo già perso.
Ora abbiamo perso temporaneamente il 20%.
Quindi cosa possiamo negoziare? Un cessate il fuoco?
Per aspettare un altro attacco, stavolta magari da nord, da sud o da est?".
 
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