Caro Dumbaghi, non tirarmi in ballo in queste fazioni, per favore, io l'unica tessera che ho preso in vita mia è stata quella di abbonamento al pullman quando andavo a scuola da bambino. Guardo ai fatti secondo un criterio di coerenza, verosimiglianza e ragionevolezza. Esistesse un partito dei fatti, mi ci iscriverei subito. I fatti qui parlano di un leveraged buy out con quota di indebitamento da determinare, e questo è un elemento di fatto determinante che manca all'analisi di chiunque. Queste operazioni non mi piacciono di principio, non si attagliano secondo me ad un business così volatile come quello calcistico (ed in queste operazioni a leva i conti devono girare come lancette di orologio, non c'è margine di errore, se non tirano il debito diventa un buco nero), specie in un club che ha conti economici da tempo non positivi, e non ha uno stadio. Non lo consiglierei ad un mio cliente. Ma io non sono Li, e non ho, per fortuna, le responsabilità che si prenderà Li dal 14 aprile prossimo. Da tifoso guarderò il suo piano industriale e di investimenti, e vedrò la sua applicazione nella realtà. Guarderò poi le partite. Realismo, si, quello mi appartiene.