Perdonami ma poco serio mi pare il tuo discorso...
Prima di tutto TUTTI i paesi del mondo si stampano la propria moneta, il concetto stesso di stato prevede la zecca,
se vogliamo solo nell'UE esiste questa anomalia, fra l'altro nemmeno in tutti i paesi come ben sai.
Chiarito questo punto essenziale, andiamo ad analizzare più approfonditamente la ragione dell'anomalia dell'esistenza dell'Euro...
Tralasciando eventuali complotti dell'economia neoliberista (seppur presenti a mio avviso) rifacciamoci alla versione ufficiale e più nobile...
L'Euro è stata una forzatura per accellerare la completa integrazione Europea, da questo punto di vista sarebbe stata anche lodevole,
anche oggi ritengo siamo tutti concordi che l'Europa divisa non va da nessuna parte, sarà destinata a fare da vassalla alle potenze mondiali, che fra l'altro non a caso sono tutte confederazioni, Cina, Usa, Russia, con territori ben più vasti dell'intera europa.
Purtroppo è evidente a tutti che la cosa non abbia funzionato, alla moneta unica non sono seguite e non sono nemmeno in programma una forza di difesa comune, una politica fiscale globale, una politica d'immigrazione equa e condivisa e così via,
il parlamento europeo esiste solo virtualmente e negli ultimi anni non ha portato avanti politiche di sviluppo sociale e integrazioni, ma solo concessioni a un neoliberismo che porta sempre di più alla rinascita dei nazionalismi.
insomma le economie europee non si sono fuse come era nell'intento originale, ma sono rimaste in netta contrapposizione, pensiamo alla sovraproduzione tedesca o all'ingerenza francese in Libia allo scopo di far cadere il regime di Ghefddafi, in maniera di agevolare accordi sul commercio del gas libico a scapito dell'Italia.
Nel frattempo l'UK è uscita, la candidatura Russa, a mio parere indispensabile per ritornare a essere il vertice di riferimento mondiale, è oggi fantascienza.
Insomma le condizioni per l'adozione dell'Euro a oggi non esistono più, probabilmente un cura shock come la sua abolizione porterebbe a una ripartenza quasi da zero dell'intero processo di integrazione europeo, a oggi su un binario morto e autodistruttivo.
Spesso è meglio fare un passo indietro per poi farne due avanti