Salvini: “L’euro è irreversibile. La Lega non ha in testa Italexit”

FiglioDelDioOdino

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Ed infatti l'Inghilterra parte avvantaggiata da non aver mai avuto l'euro. E nonostante questa situazione di vantaggio, i danni alla loro economia sono già sotto gli occhi di tutti, nonostante il crollo verticale della sterlina, solo per un tentativo di sganciarsi. E sia chiaro, loro non sono all'interno di metà dei trattati europei: di base sono il paese più fuori di tutti.

Uscire dalla moneta unica vuol dire che con tutti i paesi da cui l'italia attinge materie prime, occorre fare scambi basandosi sul rapporto di cambio euro-lira, e senza un accordo in tal senso (come quello fatto, in modo errato, da Prodi a suo tempo), si finisce per pagare gas, petrolio, energia, il triplo di quanto li paghiamo adesso, mandando - solo con queste 3 materie prime (passatemelo) - il paese in violenta crisi economica, una vera, non quella basata su 0,1 di PIL.

Il ragionamento è molto semplificato, ma è ovvio che se si vuole usare una moneta propria e pagare con questa moneta il valore dello scambio è dato dal valore relativo della nuova moneta. Quanto credete possa essere considerata nel mondo una nuova "lira"?

E' uno dei motivi per cui non è auspicabile una Lira debole, ovvero svalutata: favorisce sì l'export ma di contro ha un aumento del costo delle materie prime, la cosa peggiore però è la relativa diminuzione del potere d'acquisto degli Itaiani. Ricordiamoci che pure quando l'economia italiana andava bene, per una famiglia italiana una vacanza decente in UK o USA o altri Paesi occidentali rappresentava un salasso, mentre per i cittadini di quei Paesi una vacanza in Italia era un viaggio economico in un "secondo mondo". L'Italia invece dovrebbe puntare ad un turismo di alto livello, e all'eccellenza dei prodotti industriali e agricoli.
Ma introdurre la Lira (chi si potrebbe intanto introdurre come moneta parallela) non vuol dire per forza svalutarla; se in un primo momento non si potrebbe che assistere ad una sua svalutazione, in seguito si potrebbe benissimo rinforzarla.
L'ultimo appunto verte sugli interscambi monetari, quindi non dipenderebbe solo dalla Lira: se un dato Paese svaluta la propria moneta, viceversa si rivaluterebbe la Lira nei suoi confronti. Pure l' Euro che è sempre stata una moneta forte si è recentemente svalutata, perchè appunto "troppo forte": la discesa di una valuta di un Paese con cui ci son molti rapporti economici trascina nella discesa la valuta del Paese secondo. Significative le lamentele da parte teutonica alla svalutazione della Lira, perchè loro non volevano svalutare (a ragione) ma mantenere un largo divario creava delle criticità fastidiose, per cui si parlava di "svalutazione sleale".
 

MarcoG

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E' uno dei motivi per cui non è auspicabile una Lira debole, ovvero svalutata: favorisce sì l'export ma di contro ha un aumento del costo delle materie prime, la cosa peggiore però è la relativa diminuzione del potere d'acquisto degli Itaiani. Ricordiamoci che pure quando l'economia italiana andava bene, per una famiglia italiana una vacanza decente in UK o USA o altri Paesi occidentali rappresentava un salasso, mentre per i cittadini di quei Paesi una vacanza in Italia era un viaggio economico in un "secondo mondo". L'Italia invece dovrebbe puntare ad un turismo di alto livello, e all'eccellenza dei prodotti industriali e agricoli.
Ma introdurre la Lira (chi si potrebbe intanto introdurre come moneta parallela) non vuol dire per forza svalutarla; se in un primo momento non si potrebbe che assistere ad una sua svalutazione, in seguito si potrebbe benissimo rinforzarla.
L'ultimo appunto verte sugli interscambi monetari, quindi non dipenderebbe solo dalla Lira: se un dato Paese svaluta la propria moneta, viceversa si rivaluterebbe la Lira nei suoi confronti. Pure l' Euro che è sempre stata una moneta forte si è recentemente svalutata, perchè appunto "troppo forte": la discesa di una valuta di un Paese con cui ci son molti rapporti economici trascina nella discesa la valuta del Paese secondo. Significative le lamentele da parte teutonica alla svalutazione della Lira, perchè loro non volevano svalutare (a ragione) ma mantenere un largo divario creava delle criticità fastidiose, per cui si parlava di "svalutazione sleale".

Esattamente. Ed il problema si sposta su un altro punto. Lasciando stare le implicazioni fisiologiche iniziali, quali sono le potenzialità italiane per far riprendere l'economia nazionale?
Il problema è quello. Turismo, non abbiamo infrastrutture; trasporti, non abbiamo infrastrutture....etc...etc...

Fare questo passo nella totale assenza di un sistema economico funzionante (ricordiamo che abbiamo il PIL fermo) è un salto nel buio. Una follia in termini finanziari, perché ne va della vita delle persone e giusto o sbagliato che sia il ragionamento, non si può rischiare che la gente muoia per un'idea.

Si vuole tornare alla moneta nostra? Bene, si sistemi il paese, si faccia crescere dal punto di vista economico e finanziario. Si acquisti maggiore potere politico. A quel punto, chissà... forse...
 
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Io, ma è opinione personale, darei al Veneto la possibilità di uscire dall'Italia, con apposito referendum interno (dei veneti). Poi sarà il mercato a stabilire cosa succede ad una regione, dalle risorse primarie limitate, quando la stessa si trova circondata da altre 20 regioni che la vogliono soggiogare, da un'europa che la vede isolata, dalle imprese che cercano di spostarsi, come ora sta accadendo in Inghilterra, per evitare di avere dazi e materie prime a prezzi inferiori.
Perdono tutti, ma è espressione di libertà che va tutelata.

cmq di fretta ho sbagliato a leggere. intendevo autonomia.
indipendeza e roba di 20 anni fa. a me basterebbe essere come trentino o sicilia. regioni autonome.
 

MarcoG

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cmq di fretta ho sbagliato a leggere. intendevo autonomia.
indipendeza e roba di 20 anni fa. a me basterebbe essere come trentino o sicilia. regioni autonome.

Purtroppo credo che sia ancora più difficile. Le regioni autonome sono frutto di un compromesso storico difficilmente ripetibile.
Io credo che il problema di fondo sia legato alla centralizzazione a tutti i costi.
Esistono le regioni ed esistono le province. Ora, o si dà a queste un vero senso (che vuol dire autonomia), oppure tanto vale abolirle e lasciare altre entità al loro posto.

Il problema non è legislativo, perché le Leggi possono anche essere fatte tutte a Roma: parliamo di gestione economica e concreta del territorio, perché ogni regione ha sue peculiarità.
Faccio un esempio. In calabria, sicilia, campania, serve che vengano devoluti molti soldi per potenziare le infrastrutture turistiche; in altre zone più interne serve invece che vengano spesi soldi per aumentare la produzione industriale, o per mettere in sicurezza zone a rischio... e così via. Come e quanti soldi devolvere non può essere deciso da lontano, ma deve essere fatto dalle autonomie locali che devono poter gestire parte dei soldi (erario) di quella regione per scopi che riguardano la collettività. Ma non parliamo di semplice federalismo, si parla di cambiare l'intero sistema di contribuzione, creare enti di controllo, decentralizzare, cambiare il codice penale introducendo reati propri di chi gestisce... il tutto per piccoli passi..
 
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