Primo e ultimo post di giornata perchè commentare certe vicende sta diventando stucchevole per i toni di scherno che vengono usati, comunque un giorno ci si lamenta che la stampa di regime porta un unica narrazione, il giorno dopo ci si accorge che in realtà viene dato ampio spazio al contraddittorio nelle varie trasmissioni che peraltro in questo modo diventano molto interessanti e ricche di contenuti ma non va bene uguale... il contro-pensiero a prescindere non lo capirò mai e non giova a nessuno.
Buon cabaret sugli ucraini a tutti.
il problema non è il pensiero unico, il contraddittorio ecc, il problema è che si fanno dibattiti non basati sui fatti, i talk show costano relativamente poco da produrre rispetto che ne so ai varietà, non hai prove da fare, ballerine, orchestra da pagare, ti basta prendere l'argomento in voga in quel periodo e invitare un paio di sedicenti esperti, ovviamente devi creare il pollaio altrimenti la gente perde interesse, quindi inviti opinionisti fissi che fanno caciara, tipo sgarbi, mughini, quelli della zanzara, cacciari, travaglio, il montanaro ubriacone, red ronnie
I dibattiti seri si fanno con i fatti, con i dati, con le fonti attendibili, mica si lascia parlare sedicenti esperti a ruota libera senza rendersi conto se ciò che stanno dicendo sia vero o no. Ad un formigli, ad un giletti o ad un santoro quando all'epoca era il guru di queste trasmissioni mica interessa la verità, interessa che la gente si sintonizzi sulla loro trasmissione, e per fare questo invitano uno che sostiene A e uno che sostiene l'esatto opposto cioè Z, ma mica si accertano dei fatti.
Per farla breve se il tema del giorno è la forma della terra non è che inviti tizio che sostiene che la terra sia sferica e per l'amor di contraddittorio inviti caio che sostiene che la terra sia piatta, caio se non ha i fatti a sostegno della sua tesi non va invitato, pero i furbacchioni dei vari presentatori per fare audience invitano caio pur sapendo che spara fregnacce e si difendono dicendo che da loro c'è il libero pensiero, che non c'è la narrazione unica, non c'è censura ecc.