Roger Waters contro Salvini: "Grazie a Dio è andato via"

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Sentire critiche come “ dovrebbe star zitto “ a una persona che ha contribuito a cambiare il mondo scuotendo le coscienze di milioni di persone con i suoi testi è una cosa che mi manda fuori di testa.

Liberissimi di pensarlo ( e scriverlo ) ma qui si sta criticando un personaggio che come spessore morale, culturale e di conoscenza collettiva è su un altro pianeta.

Senza considerare che noi oggi se siamo qui su un forum a scrivere liberamente il nostro pensiero è anche grazie alle persone come suo padre che sono morti a Anzio.

Lo capisco ( la vostra critica ) ma non la accetto.

per me è solo pubblicità, parlo in generale, non di lui in particolare.
dall'alto dei loro milioni di euro e della loro vita senza certi problemi, fanno i fenomeni solo per vendere qualche disco in più, per stare simpatici a più persone possibili.

è sempre il solito concetto di fare ifroci col **** degli altri. come i politici che amano gli immigrati ma poi non li vogliono vicini di casa neanche a morire.
 

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:facepalm:

ma che diavolo hai scritto ? il concept "the wall" non c'entra nulla con un muro vero e proprio.

A me è sempre parso il muro che l'artista vuole costruirsi per difendersi dal conformismo imperante. Dal punto di vista ideologico secondo i parametri di oggi è peggio di quello di Trump, quello di Trump serve per rispettare almeno sulla carta la legge (il conformismo attuale vuole che la legge ci sia nella carta per imbrigliare gli onesti mentre per i disonesti si chiude un occhio mettendoci falle apposite) mentre il muro floydiano al giorno d'oggi sarebbe etichettato come feccia che non vuole conformarsi a priori. In particolare la seconda canzone un testo del genere te lo aspetti da parte del redneck che vive lontano dalla città e di certo non dall'intellettuale di salotto.
 
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A me è sempre parso il muro che l'artista vuole costruirsi per difendersi dal conformismo imperante. Dal punto di vista ideologico secondo i parametri di oggi è peggio di quello di Trump, quello di Trump serve per rispettare almeno sulla carta la legge (il conformismo attuale vuole che la legge ci sia nella carta per imbrigliare gli onesti mentre per i disonesti si chiude un occhio mettendoci falle apposite) mentre il muro floydiano al giorno d'oggi sarebbe etichettato come feccia che non vuole conformarsi a priori. In particolare la seconda canzone un testo del genere te lo aspetti da parte del redneck che vive lontano dalla città e di certo non dall'intellettuale di salotto.

"Fermate il mondo, voglio scendere"
 

gabri65

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Sentire critiche come “ dovrebbe star zitto “ a una persona che ha contribuito a cambiare il mondo scuotendo le coscienze di milioni di persone con i suoi testi è una cosa che mi manda fuori di testa.

Liberissimi di pensarlo ( e scriverlo ) ma qui si sta criticando un personaggio che come spessore morale, culturale e di conoscenza collettiva è su un altro pianeta.

Senza considerare che noi oggi se siamo qui su un forum a scrivere liberamente il nostro pensiero è anche grazie alle persone come suo padre che sono morti a Anzio.

Lo capisco ( la vostra critica ) ma non la accetto.

Il fatto che suo padre sia morto ad Anzio non lo rende certo una persona speciale. Mio padre è morto sul lavoro, e non mi sento certo autorizzato a fare la morale.

E' un grandissimo musicista, punto. Se si vuole impegnare sul sociale ben venga, ma la sua fama comporta potere e responsabilità. Usato male il primo, e disattesa la seconda, quando il target è così poco opportuno.

Da noi vengono a fare politica o sperequazioni etiche, nell'ordine: Bill Gates, Bono, Richard Gere e Roger Waters. Io della politica a random che fa questa gente ne faccio anche a meno, perché influenza il pensiero della gente del mio paese e di conseguenza anche la mia condizione. Loro invece dopo essersi eretti a garanti della democrazia se ne tornano a casa a lustrare la collezione di Ferrari che possiedono nei loro garages.

Mi spiace Gabry ma ti ribadisco che sono estremamente in disaccordo con te.
Ci fossero più artisti/persone influenti a fare critica e informazione su politica/politici e problemi in generale il mondo non sarebbe in questo stato pietoso.
Per me sono proprio queste persone tra le poche che possono fare cambiare qualcosa tramite testi delle canzoni, interviste e quant' altro. A fare canzonette dementi e interviste preparate a tavolino come fanno il 90% dei musicisti sono capaci tutti.

Benissimo. Io rispetto il tuo disaccordo. Ma la penso diversamente. L'essere un'artista è già un privilegio di per sé, che ti dà fama e possibilmente denaro. Non è automatico che ti dia anche facoltà di stabilire ciò che è buono e giusto. Se vuoi fare il politico, smetti le vesti dell'artista, fondi un movimento o un partito e operi in tal senso. Nascondersi dietro il successo musicale ti dona un'aurea di intoccabilità che io non condivido.

Vi voglio poi fare riflettere su una considerazione semplice semplice, che per l'appunto coinvolge Salvinho.

Quando il nostro buon trogloditah fascistah, un politico, parla di Milan, che è un'argomento di sport e spettacolo, allora tutti giù a massacrarlo. "Eh, ma basta, ma la smetta di parlare di Milan e si occupi di affari suoi!".

Quando invece Waters, una persona di spettacolo, si occupa di politica, allora tutti a prostrarsi. "Ah, ma che grande filosofo pensatore, questo sì che dice cose buone e apre le menti e le coscienze!".

Curioso, vero?
 

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Il teacher leave the kids alone sembra ricucito per il caso di Renzi alla scuola Raiti di Siracusa (che è solo la punta dell'iceberg su come funzionano istruzione e conformismo). E il sistema inglese è pure peggio con i vari Achille e Machiavelli neri.
Siamo passati dal prendere per i fondelli le miss che sognano la pace nel mondo all'avere un ceto intellettuale di gente fatta con lo stampino che fa discorsi ancora più semplificati.

Comunque per il primo the Wall c'è già caccia alle streghe contro i Pink Floyd da parte dei sjw. Il "prima vennero a prendere" vale per tutti, ieri erano i generali sudisti, oggi Colombo e l'inventore del DNA, domani forse saranno loro. Cancellati da una subcultura che non accetta nessun elemento diverso.
 

Victorss

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Il fatto che suo padre sia morto ad Anzio non lo rende certo una persona speciale. Mio padre è morto sul lavoro, e non mi sento certo autorizzato a fare la morale.

E' un grandissimo musicista, punto. Se si vuole impegnare sul sociale ben venga, ma la sua fama comporta potere e responsabilità. Usato male il primo, e disattesa la seconda, quando il target è così poco opportuno.

Da noi vengono a fare politica o sperequazioni etiche, nell'ordine: Bill Gates, Bono, Richard Gere e Roger Waters. Io della politica a random che fa questa gente ne faccio anche a meno, perché influenza il pensiero della gente del mio paese e di conseguenza anche la mia condizione. Loro invece dopo essersi eretti a garanti della democrazia se ne tornano a casa a lustrare la collezione di Ferrari che possiedono nei loro garages.



Benissimo. Io rispetto il tuo disaccordo. Ma la penso diversamente. L'essere un'artista è già un privilegio di per sé, che ti dà fama e possibilmente denaro. Non è automatico che ti dia anche facoltà di stabilire ciò che è buono e giusto. Se vuoi fare il politico, smetti le vesti dell'artista, fondi un movimento o un partito e operi in tal senso. Nascondersi dietro il successo musicale ti dona un'aurea di intoccabilità che io non condivido.

Vi voglio poi fare riflettere su una considerazione semplice semplice, che per l'appunto coinvolge Salvinho.

Quando il nostro buon trogloditah fascistah, un politico, parla di Milan, che è un'argomento di sport e spettacolo, allora tutti giù a massacrarlo. "Eh, ma basta, ma la smetta di parlare di Milan e si occupi di affari suoi!".

Quando invece Waters, una persona di spettacolo, si occupa di politica, allora tutti a prostrarsi. "Ah, ma che grande filosofo pensatore, questo sì che dice cose buone e apre le menti e le coscienze!".

Curioso, vero?

A me non interessa nulla se Salvini parla di Milan, infatti più volte ho detto che quando parla di Milan è un tifoso come gli altri.. può dire ciò che vuole.
L' unica cosa che mi dà fastidio è quando nel bel mezzo di un casino o di un lavoro importante se ne esce fuori con robe tipo "oggi voglio solo stare tranquillo e andare a vedere il Milan allo stadio".
 

Milanforever26

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Il fatto che, indipendentemente dalla parte supportata o accusata, questa gente faccia una tale scandalosa propaganda politica a me non torna.

E' la più alta (e peggiore) forma di condizionamento. Essendo un musicista, un artista, appare quindi agli altri come una specie di fonte super-partes, pulita e oggettiva.

Riesce a spostare l'opinione pubblica più una parola di questo qui che 100 comizi. Queste cose sono da condannare, e mi meraviglio che non si possono intraprendere azioni punitive nei confronti di giornalisti che fanno domande di questo genere ad una manifestazione culturale. Ovviamente stupidità di Waters che si doveva astenere dal rispondere. Forse malafede, boh.

Roger Waters sono decenni che fa politica..non lo scopriamo certo oggi..il suo pensiero poi è ben noto..in effetti è anche noioso parlarne e chiedergli opinioni che sono più scontate di un arbitraggio con la Juve in campo..sinceramente mi interesserebbe di più sapere da lui com'era a letto Rula Jebreal
 

gabri65

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A me non interessa nulla se Salvini parla di Milan, infatti più volte ho detto che quando parla di Milan è un tifoso come gli altri.. può dire ciò che vuole.
L' unica cosa che mi dà fastidio è quando nel bel mezzo di un casino o di un lavoro importante se ne esce fuori con robe tipo "oggi voglio solo stare tranquillo e andare a vedere il Milan allo stadio".

Ma certo.

Non era ovviamente per difendere Salvini, che ripeto ormai stancamente, io non parteggio. Era per far notare come reagiamo differentemente a seconda del messaggio.

Se Waters avesso attaccato Zingaretti o Renzi, avrei scritto esattamente le stesse cose, ed il mio pensiero non sarebbe mutato. Io critico a Waters lo schieramento propagandistico puntuale e il metodo. Scommetto che non si azzarda ad esprimere pareri negativi su multinazionali, oppure Google, oppure Amazon. Forse perché gli farebbero il mazzo.

Roger Waters sono decenni che fa politica..non lo scopriamo certo oggi..il suo pensiero poi è ben noto..in effetti è anche noioso parlarne e chiedergli opinioni che sono più scontate di un arbitraggio con la Juve in campo..sinceramente mi interesserebbe di più sapere da lui com'era a letto Rula Jebreal

Già, e secondo me la fa male.

No caro amico Waters, se arrivi in Italia (che ti ha dato la possibilità di effettuare un concerto epico a Venezia, in una cornice da sogno che difficilmente viene concessa ad altri), abbi un minimo di rispetto ed evita di prendere queste posizioni, coinvolgendo persino la religione.

Lui ha attaccato, dall'alto della sua notorietà, un personaggio che sapeva benissimo non potere fare nulla di più che replicare. Notorietà che sta cercando ultimamente di rinvigorire perché sa che ormai ha già dato e non rimane molto altro da fare. Questo tipo di comportamento lo espone a dubbi di varia natura.

Poi per carità, ognuno la pensi come gli pare.
 
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La lega ora fa la nazionalista, ma ha poca credibilità in quanto fino a pochi anni fa si ergeva difesa del nord Italia, Salvini ha sfruttato il vuoto generato dalla scomparsa politica di Berlusconi, aiutato anche dal fatto che l'unico partito di destra (Fratelli d'Italia) non sia riuscito a capitalizzare questo vuoto.

Il mio è un discorso in generale sul nazionalismo che viene per motivi politici accomunato al fascismo.
Salvini in questo caso non c'entra nulla.
Ma quello che fa ora la lega non può essere minimamente accostato alla definizione di "nazionalismo" in senso tecnico, così come non si può parlare di "fascismo" in senso tecnico con riferimento ad alcuni eventi della politica italiana post-Assemblea costituente.
Quello che intendevo dire è che se si accoglie la nozione estensiva(di uso corrente, ma errata) di "nazionalismo" con riferimento alla lega, bisogna accogliere anche la nozione estensiva(di uso corrente, ma errata) di "fascismo".
 
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Ecco, è arrivato l'avvocato del linguaggio. Perché, condannare anche solo a parole, non vuol dire questo "punire"? Cioè, non è la punizione il terminale operativo di una motivazione disciplinare?
Da un punto di vista prettamente semeiotico, mi pare tuzioristico evidenziare la differente pregnanza semantica dei due colà da te utilizzati, i quali afferiscono, oserei dire, persino a diversi tópoi.
:asd:
 
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