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Gianluigi Paragone, dopo l'avventura al M5S e la seguente fondazione del partito Italexit dopo le defezioni con le posizioni intraprese dal partito di Grillo, annuncia con una lettera sul sito ufficiale di Italexit l'addio al movimento da lui formato e alla stessa politica, dicendo che tornerà al suo mestiere originario, quello di giornalista.
"Carissimi elettori, tesserati e simpatizzanti di Italexit Per l’Italia, la mia segreteria termina qui. Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili." ha scritto Paragone, che motiva così la sua decisione "Non c’è una sola ragione che può motivare una scelta così radicale, ci si arriva perché il tempo fa maturare alcune idee e alcuni pensieri. Che qui proverò a sintetizzare e condividere. Intanto avevo sempre detto che non sarei rimasto segretario a lungo: è giusto che altre persone si carichino l’impegno di elaborare, con rinnovato entusiasmo, tesi politiche. Penso che sia arrivato questo tempo: energie nuove per sfide da rilanciare a tempo pieno. Ringrazio coloro che mi hanno affiancato nello svolgimento del mandato e anche coloro che, con critiche costruttive, hanno consentito una migliore elaborazione della proposta politica".
Inaspettatamente, Paragone si lascia ad un piccolo "elogio" alla maggioranza, in riferimento alla decisione presa sul MES: "...l’essersi posizionati con fermezza su quel fronte consente all’attuale maggioranza (specie a Fratelli d’Italia e Lega) di godere di un bonus di fiducia e soprattutto di una posizione politica di negoziazione che renderà la vita difficile a chi si è arreso da tempo alle logiche di Bruxelles".
Paragone conclude la lettera così: "Sono stati anni di intense battaglie, che rifarei tutte. Per questo le tengo nella mia memoria e nel mio cuore. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e sostegno.
A tutti auguro buona strada.
Gianluigi”.
"Carissimi elettori, tesserati e simpatizzanti di Italexit Per l’Italia, la mia segreteria termina qui. Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili." ha scritto Paragone, che motiva così la sua decisione "Non c’è una sola ragione che può motivare una scelta così radicale, ci si arriva perché il tempo fa maturare alcune idee e alcuni pensieri. Che qui proverò a sintetizzare e condividere. Intanto avevo sempre detto che non sarei rimasto segretario a lungo: è giusto che altre persone si carichino l’impegno di elaborare, con rinnovato entusiasmo, tesi politiche. Penso che sia arrivato questo tempo: energie nuove per sfide da rilanciare a tempo pieno. Ringrazio coloro che mi hanno affiancato nello svolgimento del mandato e anche coloro che, con critiche costruttive, hanno consentito una migliore elaborazione della proposta politica".
Inaspettatamente, Paragone si lascia ad un piccolo "elogio" alla maggioranza, in riferimento alla decisione presa sul MES: "...l’essersi posizionati con fermezza su quel fronte consente all’attuale maggioranza (specie a Fratelli d’Italia e Lega) di godere di un bonus di fiducia e soprattutto di una posizione politica di negoziazione che renderà la vita difficile a chi si è arreso da tempo alle logiche di Bruxelles".
Paragone conclude la lettera così: "Sono stati anni di intense battaglie, che rifarei tutte. Per questo le tengo nella mia memoria e nel mio cuore. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e sostegno.
A tutti auguro buona strada.
Gianluigi”.