Chiedo conferma a [MENTION=1914]Casnop[/MENTION] , ma mi ricordavo di un’operazione di leva riuscitissima da parte Guangzhou (mi pare)... ci possiamo paragonare alla lega cinese?
Mike Ozanian, in un articolo apparso su Forbes nel marzo 2016, riferiva da fonti giornalistiche cinesi che la squadra di calcio cinese Guangzhou Evergrande, di proprietà di Alibaba di Jack Ma e Evergrande Real Estate, valeva 3,35 miliardi di dollari, circa 500 milioni di dollari in più del Manchester United, quotato in borsa (che ha un grande flottante) e quasi 100 milioni di dollari in più del Real Madrid. Nulla di magico, ciò che i proprietari di Guangzhou Evergrande avevano fatto in sostanza è gonfiare il valore di mercato della loro squadra mantenendo il flottante di una piccola quota delle sue azioni. Più precisamente, riferiva Ozanian, quasi due anni prima, intorno alla metà del 2014, Alibaba aveva acquistato metà squadra di calcio per 192 milioni di dollari, assegnando alla squadra un market cap di 384 milioni di dollari. Poi, nel gennaio successivo, Guangzhou Evergrande raccoglieva 132 milioni di dollari vendendo il 5% della squadra al pubblico. La squadra di calcio ora valeva ora 2,6 miliardi di dollari. E dopo un paio di mesi del cosiddetto trading su una nuova borsa cinese, Guangzhou era presumibilmente del valore di 3,35 miliardi di dollari. Ciò sorprendeva, perché i ricavi del Manchester United negli ultimi 12 mesi erano stati di 700 milioni di dollari circa, ovvero circa dieci volte di più di Evergrande. In realtà, le entrate della squadra di calcio cinese erano in calo. Inoltre, i Red Devils sono redditizi, osservava il giornalista di Forbes, mentre Evergrande perde molti soldi. Il Real Madrid, addirittura, aveva registrato profitti operativi (nel senso di guadagni prima di interessi, tasse, ammortamenti) di 149 milioni di dollari durante il periodo 2014-15. In altre parole, i profitti della del club spagnolo erano maggiori dei ricavi di Guangzhou Evergrande. Ed allora concludeva il giornalista, quasi proverbialmente: in the world of stock market math, sometimes, if you want to make something very big, you first have to make it very small.