Se vuoi puntare veramente in alto i nomi sono quelli. Ricordo sempre che siamo il Milan, non l’Atalanta
Il problema secondo me è questa mentalità.
Dopo piu di 10 anni ancora non abbiamo capito che ERAVAMO il Milan.
Oggi siamo ancora il Milan, ma è un milan diverso in un calcio diverso.
Ora la fanno da padrone i numeri e i bilanci, i club sono diventati aziende in tutto e per tutto.
Il Milan al momento fatica ad essere un club nella top 30 di europa per bilancio e capacità di spesa.
Il Milan di Berlusconi è morto dopo Atene, ha avuto un sussulto elettorale nel 2010 e poi è defintiivamente deceduto.
Sono 15 anni che non siamo più quel Milan, scendiamo a patti una volta per tutte con la realtà e smettiamola di inseguire una grandeur perduta.
Dobbiamo capire che l'unico passo per tornare competitivi ad altissimi livelli almeno in italia (e non in europa, per contingenze economiche globali l'italia non è piu il paese di 20 anni fa e i club al vertice qui non sono piu automaticamente al vertice in europa) è il duro lavoro e la costruzione di una società virtuosa, appetibile per gli sponsor (ben vengano no racism, lgbtq, ucraina e chi piu ne ha ne metta! conta il soldo!!) e con strutture all'avanguardia che generi pian piano utili che ci permettano di investire pesantemente senza ricoprirci di debiti.
Il resto sono bei sogni: sognare è bello, ma ad un certo punto bisogna crescere e guardare la realtà.