Milan, una cavalcata europea lunga 3 anni, dal Rio Ave all'Euroderby

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Il Milan è in semifinale di Champions League.
Un anno dopo il 19esimo scudetto.
Due anni dopo il ritorno in Champions.
Tre anni dopo il ritorno in Europa League.
Quattro anni dopo l'esclusione dalle coppe europee.

Parte da lontanissimo la cavalcata del progetto rossonero.
Dai preliminari dell'Europa League 2020-21!

Me li sono andati a rivedere oggi, i 24 rigori della trasferta col Rio Ave del 1° ottobre 2020.
Scavetti, pali, doppi pali, portieri che calciano alto, fino alla parata di Dollarumma.
Era effettivamente il Milan di Dollarumma e di Calhanoglu (rigore della turca al 120' ci salvò dall'eliminazione).
Il Milan che prima aveva eliminato in casa i norvegesi del Bodo Glimt da cui poi acquistò Hauge che diventò il mattatore della fase a gironi di quella stagione, prima di sparire nello stesso dimenticatoio dove si trova oggi Adlì ed essere ceduto all'Eintracht (dove Hauge vincerà proprio l'Europa League nel 2022).

Un girone di EL romantico che evoca dolci ricordi con Celtic Sparta Praga e Lille... il Lille di Maignan, perché niente accade per caso. Un girone passato al primo posto che ci porta ad altri dolci ricordi nella fase a eliminazione diretta (Stella Rossa e poi Manchester United), che però il Milan affronta nella sua fase calante trovando tutte le difficoltà del caso per sostenere il doppio impegno.

Un gol di Kjaer allo scadere zittisce Manchester, ma a San Siro il 18/03/2021 usciamo, eliminati da Pogba. Poco male perché l'obiettivo dopo una stagione di "riscaldamento" in EL è tornare nell'Europa che conta, quella che portiamo sulle magliette con il numero 7 sopra.
E nell'Europa che conta ci torniamo con una vittoria a Bergamo. Giri immensi che ritornano, dall'umiliante 5-0 alla resurrezione, contro la stessa Atalanta che nel frattempo si è permessa pure di giocare la Champions nel nostro stadio mentre noi stavamo a guardare.

Si chiude un cerchio e si riparte, senza turche e modigliani che viaggiano verso diverse ambizioni.
Un girone di Champions affascinante quanto proibitivo con Liverpool, Atletico e Porto, le prime magie di Brahim Diaz proprio ad Anfield, l'espulsione di Kessie (anche lui destinato a partire verso diverse ambizioni) e il rigore allo scadere con l'Atletico di Simeone, la prima e unica vittoria proprio con l'Atletico firmata Messias. Si ritrova per un attimo il sapore delle notti da Milan, ma dura troppo poco. L'eliminazione precoce consente se non altro di giocarsi al massimo le chance in campionato e riportare a casa lo scudetto dopo 11 anni di attesa, strappandolo proprio all'Inter come 11 anni prima.

La prima fascia ci regala un girone morbido, ma non senza grattacapi, in un doppio confronto col Chelsea perso senza quasi nemmeno scendere in campo. Il Milan reagisce con un doppio 4-0 prima a Zagabria e poi in casa con il Salisburgo, tra le poche partite convincenti della prima parte di stagione dove si prova a tenere botta anche in campionato, ma a fatica, prima del crollo di gennaio.

Ottavi di finale, si pesca Conte, che in genere porta male. Inoltre il Milan negli ultimi anni è sempre stato eliminato dalle squadre inglesi: Arsenal (EL), Manchester (EL) e Liverpool (ultima giornata del girone CL). Brahim Diaz gela il Tottenham e questa volta a Londra resistiamo. Merito anche del ritorno di Magic Mike, proprio mentre Dollarman affonda nel doppio confronto col Bayern.

Il regalo che non ti aspetti è un tabellone da sogno con incroci italiani e le big europee tutte dall'altra parte, sulla strada verso Istanbul (giri immensi). Lo spocchioso Napoli ai quarti ci sta sfilando lo scudetto dal petto e può permettersi il turnover, nel frattempo li schiantiamo 4-0 in casa loro a pochi giorni dal doppio confronto da capogiro in CL. Ed è Bennacer su ripartenza di Brahim a mettere la prima firma. Kjaer sbatte sulla traversa. Al ritorno succede di tutto, rigori parati, cavalcate di Leao e brivido finale per non farsi mancare nulla.

Le notti da Milan sono tornate.
Quelle dove non si dorme.
Quelle con l'adrenalina al massimo.

Che raggiungerà il suo apice, nel prossimo euroderby.

 
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