Milan Napoli: punti salva stagione. Bennacer ragnatela...

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Tuttosport in edicola su Milan Napoli in programma stasera: Milan-Napoli non è una partita banale. Non lo può essere fin da quando diventò la sfida scudetto a fine anni ’80, non lo è oggi visto che di fronte ci saranno le ultime due squadre campioni d’Italia. L’obiettivo attuale, però, non è la difesa del titolo o il ritorno allo scudetto. La prima parte di campionato ha relegato più ombre che luci e la classifica dice che bisogna lottare per altro e chi questa sera dovesse prevalere, potrebbe dare una spallata non solo al morale, ma pure ai propositi del rivale in vista dei prossimi mesi.

Il Milan, per esempio, punta al successo per dare continuità alla striscia aperta dal 17 dicembre, quando col 3-0 al Monza è stato inaugurato un filotto di sei successi e due pareggi, due “X” - Salernitana e Bologna - che se finite diversamente avrebbero probabilmente rimesso al tavolo delle contendenti per il titolo anche Calabria e compagni. Al momento pensare allo scudetto è un “giochino” che probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi rossoneri riesce a fare, ma il Diavolo vincendo questa sera si porterebbe a quota 52 punti, ovvero a meno uno dalla Juventus impegnata domani con l’Udinese. Arrivare per esempio secondi a fine maggio sarebbe comunque un piazzamento importante che permetterebbe al Milan di disputare la prossima Supercoppa italiana, se sarà confermata la formula a quattro squadre. Vincere, poi, darebbe un colpo non da poco al Napoli alla ricerca di punti per tornare nella corsa al quarto posto, una zona Champions che il Milan oggi ha relativamente blindato. Conquistare degli scontri diretti darebbe però maggiore serenità anche in vista dell’Europa League che ricomincerà giovedì e che inevitabilmente porterà via energie fisiche e mentali.
E il Napoli? Ovviamente per gli uomini di Mazzarri valgono gli stessi ragionamenti. Una vittoria a San Siro darebbe una straordinaria carica di autostima, sia per la rincorsa in campionato che per il difficilissimo ottavo di Champions contro il Barcellona. Mazzarri nelle ultime settimane ha iniziato a trovare la quadra, ha perso la Supercoppa italiana contro l’Inter senza demeritare e in campionato ha collezionato 7 punti nelle ultime tre gare. Insomma, un pareggio non cambierebbe nulla a nessuno stasera e viste le difese non proprio ermetiche delle due squadre, occhio ai gol.

QUANTE STORIE
Una partita che vale per Milan e Napoli, che vale per i due allenatori - con Pioli che in caso di separazione a fine stagione potrebbe diventare proprio un antagonista di Mazzarri per la guida degli azzurri nel ’24-25 - e per diversi giocatori. Tanti protagonisti in campo stasera hanno stimoli per dimostrare qualcosa, a sé stessi e ai critici. Per esempio Maignan, reduce da un periodo assai complesso, fra incertezze tecniche, il caos razzismo a Udine e un rinnovo che stenta a decollare. Ieri Pioli lo ha difeso («persone o campioni come Mike non perdono mai, o vincono o imparano, e lui sicuramente da questo periodo uscirà migliore di prima»), ma il francese è chiamato a una prova del suo livello. Così come tutti in casa rossonera attendono il gol di Leao che in campionato manca dal 23 settembre: il portoghese ha sempre fatto male al Napoli e a tutti basterebbero due-tre azione delle sue con qualche assist vincente, ma Rafa vuole sbloccarsi. E magari lo aiuterà l'ormai ritrovato feeling sulla fascia con Theo Hernandez che ieri ad As ha allontanato un possibile ritorno al Real Madrid («ora sono un giocatore del Milan, mi trovo molto bene qui e non penso ad altro»). Sul fronte azzurro sono probabilmente di più i giocatori in cerca di riscatto, come Di Lorenzo e Anguissa lontani dagli standard delle scorse annate, o Simeone chiamato al gol - prima del ritorno di Osimhen - che in A manca dal 27 settembre. Cholito che decise proprio l'ultimo Milan-Napoli 1-2 del 18 settembre 2022.

Bennacer ragnatela anti Napoli: Ismael Bennacer torna titolare contro il Napoli, la squadra contro la quale ha messo in scena alcune delle sue migliori prestazioni da quando è al Milan. Il regista algerino, però, non sarà il vertice alto del triangolo di centrocampo che Stefano Pioli manderà in campo questa sera, ma agirà probabilmente sul centro-destra mentre Yacine Adli occuperà l’altro slot accanto a lui, con Loftus-Cheek in mezzo a Pulisic e Leao alle spalle di Giroud. La posizione di Bennacer sarà sicuramente importante perché, sulla fascia di destra, ci sarà sicuramente il posizionamento di Kvicha Kvaratshkelia, sul quale Pioli ha sempre disegnato una gabbia con Calabria e un centrocampista in appoggio/raddoppio e questa mansione senza palla potrebbe essere consegnata a Bennacer che, a livello di passo, è decisamente più intenso di Adli. Sul suo numero 4, Pioli si è espresso così in conferenza stampa: «In molte partite la zona più importante è il centrocampo, anche se soprattutto domani entrambe le squadre hanno giocatori di qualità nell’uno contro uno. Dobbiamo cercare di essere compatti in mezzo al campo, cercato di sporcargli le giocate. Bennacer sta bene, il minutaggio che ha fatto a Frosinone l’ha affrontato bene, è disponibile per giocare dal primo minuto, ha fatto una bella settimana».

Il Giornale: Milan Napoli derby dei sogni infranti. Dopo appena qualche mese è già un Milan-Napoli incredibilmente capovolto: rossoneri davanti 14 punti rispetto ai campioni d’Italia in carica che chiusero il torneo 2022-2023 con 20 punti di vantaggio. Capovolte anche le più recenti abitudini: in passato, con Spalletti in panchina, il Milan vinse puntualmente e anche largo a Napoli, perse invece a San Siro. Adesso è tutta un’altra storia per l’avvento di Mazzarri e per la sua decisione di tornare alla difesa a 3 e proteggere maggiormente quella difesa ballerina che prese 2 gol (epoca Garcia) all’andata lasciando ai rossoneri anche le occasioni del 3 a 0 prima di celebrare una orgogliosa rimonta. «Il Napoli è una squadra con tanta qualità» racconta e spiega Stefano Pioli che si ritrova alla vigilia di un altro periodo di full immersion (5 gare tra campionato e spareggio Europa league raccolte in appena 15 giorni) con alle viste il recupero prossimo di Thiaw (col Rennes) e di Tomori e Kalulu (a marzo). «Il nostro futuro è oggi, dobbiamo insistere con la striscia di risultati positivi» insiste Pioli mentre il Napoli si ritrova nella scomoda condizione di dover saltare su uno degli ultimi vagoni che possono riportarlo in zona Champions. Nel Milan-Napoli capovolto torna da titolare Bennacer (Reijnders squalificato) ma il primo pensiero è dedicato a Mike Maignan reduce da qualche esibizione poco convincente, per taluni conseguenza di quella serata critica vissuta a Udine. «Maignan è un campione e i campioni non perdono mai: o vincono o imparano» lo slogan rilanciato da Pioli per cementare una difesa che resta il nervo scoperto di questo gruppo, non solo per le assenze che pesano e pesano tanto, ma soprattutto «perché è una squadra portata ad attaccare» la confessione pubblica del tecnico che nell’occasione raggiungerà 220 presenze in panchina, la cifra che fu ai bei tempi andati di Arrigo Sacchi («è stato un innovatore, uno dei migliori tecnici, orgoglioso di averlo raggiunto»). Nel frattempo Pioli continua a raccogliere consensi dai suoi (Theo Hernandez dopo Giroud e Leao) che gli fanno dire: «Ho la fortuna di allenare persone speciali», come a voler chiudere il cerchio virtuoso del rapporto perfetto con lo spogliatoio. Quello critico resta con i tifosi per via dei famosi 5 derby persi. L’altro nervo scoperto è il rilancio calcistico vissuto da CDK a Bergamo. «Per le sue caratteristiche e per le esigenze del Milan, la posizione di 3/4ista era quella giusta. Ora gioca in un ruolo diverso con una squadra diversa e sta facendo molto bene» la spiegazione pubblica che inquadra meglio di tutti il tema: c’è posta per Paolo Maldini. Stasera, con il Napoli, in quel ruolo giocherà Loftus Cheek preferito persino a Bennacer che durante il famoso 4 a 0 di qualche mese fa, «oscurò» Lobotka.

Altre news di giornata:

—) San Donato: area a Redbird, senza stadio.


—) Leao via solo per offerte top. Theo e Maignan...


—) Pioli come Sacchi. Ombra Conte Motta e Lotepegui. La situazione.


—) Sangiovanni e Geolier su Milan Napoli. Le dichiarazioni.


—) Milan Napoli: punti salva stagione. Bennacer ragnatela...


—)
Loftus e Kvara: Milan Napoli si decide al centro.
 

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Tuttosport in edicola su Milan Napoli in programma stasera: Milan-Napoli non è una partita banale. Non lo può essere fin da quando diventò la sfida scudetto a fine anni ’80, non lo è oggi visto che di fronte ci saranno le ultime due squadre campioni d’Italia. L’obiettivo attuale, però, non è la difesa del titolo o il ritorno allo scudetto. La prima parte di campionato ha relegato più ombre che luci e la classifica dice che bisogna lottare per altro e chi questa sera dovesse prevalere, potrebbe dare una spallata non solo al morale, ma pure ai propositi del rivale in vista dei prossimi mesi.

Il Milan, per esempio, punta al successo per dare continuità alla striscia aperta dal 17 dicembre, quando col 3-0 al Monza è stato inaugurato un filotto di sei successi e due pareggi, due “X” - Salernitana e Bologna - che se finite diversamente avrebbero probabilmente rimesso al tavolo delle contendenti per il titolo anche Calabria e compagni. Al momento pensare allo scudetto è un “giochino” che probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi rossoneri riesce a fare, ma il Diavolo vincendo questa sera si porterebbe a quota 52 punti, ovvero a meno uno dalla Juventus impegnata domani con l’Udinese. Arrivare per esempio secondi a fine maggio sarebbe comunque un piazzamento importante che permetterebbe al Milan di disputare la prossima Supercoppa italiana, se sarà confermata la formula a quattro squadre. Vincere, poi, darebbe un colpo non da poco al Napoli alla ricerca di punti per tornare nella corsa al quarto posto, una zona Champions che il Milan oggi ha relativamente blindato. Conquistare degli scontri diretti darebbe però maggiore serenità anche in vista dell’Europa League che ricomincerà giovedì e che inevitabilmente porterà via energie fisiche e mentali.
E il Napoli? Ovviamente per gli uomini di Mazzarri valgono gli stessi ragionamenti. Una vittoria a San Siro darebbe una straordinaria carica di autostima, sia per la rincorsa in campionato che per il difficilissimo ottavo di Champions contro il Barcellona. Mazzarri nelle ultime settimane ha iniziato a trovare la quadra, ha perso la Supercoppa italiana contro l’Inter senza demeritare e in campionato ha collezionato 7 punti nelle ultime tre gare. Insomma, un pareggio non cambierebbe nulla a nessuno stasera e viste le difese non proprio ermetiche delle due squadre, occhio ai gol.

QUANTE STORIE
Una partita che vale per Milan e Napoli, che vale per i due allenatori - con Pioli che in caso di separazione a fine stagione potrebbe diventare proprio un antagonista di Mazzarri per la guida degli azzurri nel ’24-25 - e per diversi giocatori. Tanti protagonisti in campo stasera hanno stimoli per dimostrare qualcosa, a sé stessi e ai critici. Per esempio Maignan, reduce da un periodo assai complesso, fra incertezze tecniche, il caos razzismo a Udine e un rinnovo che stenta a decollare. Ieri Pioli lo ha difeso («persone o campioni come Mike non perdono mai, o vincono o imparano, e lui sicuramente da questo periodo uscirà migliore di prima»), ma il francese è chiamato a una prova del suo livello. Così come tutti in casa rossonera attendono il gol di Leao che in campionato manca dal 23 settembre: il portoghese ha sempre fatto male al Napoli e a tutti basterebbero due-tre azione delle sue con qualche assist vincente, ma Rafa vuole sbloccarsi. E magari lo aiuterà l'ormai ritrovato feeling sulla fascia con Theo Hernandez che ieri ad As ha allontanato un possibile ritorno al Real Madrid («ora sono un giocatore del Milan, mi trovo molto bene qui e non penso ad altro»). Sul fronte azzurro sono probabilmente di più i giocatori in cerca di riscatto, come Di Lorenzo e Anguissa lontani dagli standard delle scorse annate, o Simeone chiamato al gol - prima del ritorno di Osimhen - che in A manca dal 27 settembre. Cholito che decise proprio l'ultimo Milan-Napoli 1-2 del 18 settembre 2022.

Bennacer ragnatela anti Napoli: Ismael Bennacer torna titolare contro il Napoli, la squadra contro la quale ha messo in scena alcune delle sue migliori prestazioni da quando è al Milan. Il regista algerino, però, non sarà il vertice alto del triangolo di centrocampo che Stefano Pioli manderà in campo questa sera, ma agirà probabilmente sul centro-destra mentre Yacine Adli occuperà l’altro slot accanto a lui, con Loftus-Cheek in mezzo a Pulisic e Leao alle spalle di Giroud. La posizione di Bennacer sarà sicuramente importante perché, sulla fascia di destra, ci sarà sicuramente il posizionamento di Kvicha Kvaratshkelia, sul quale Pioli ha sempre disegnato una gabbia con Calabria e un centrocampista in appoggio/raddoppio e questa mansione senza palla potrebbe essere consegnata a Bennacer che, a livello di passo, è decisamente più intenso di Adli. Sul suo numero 4, Pioli si è espresso così in conferenza stampa: «In molte partite la zona più importante è il centrocampo, anche se soprattutto domani entrambe le squadre hanno giocatori di qualità nell’uno contro uno. Dobbiamo cercare di essere compatti in mezzo al campo, cercato di sporcargli le giocate. Bennacer sta bene, il minutaggio che ha fatto a Frosinone l’ha affrontato bene, è disponibile per giocare dal primo minuto, ha fatto una bella settimana».

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Se vinciamo è una mezza ipoteca sulla nostra qualificazione in Champions (e forse pure sulla loro NON qualificazione).

Speriamo Pioli l'abbia preparata decentemente...
 

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Tuttosport in edicola su Milan Napoli in programma stasera: Milan-Napoli non è una partita banale. Non lo può essere fin da quando diventò la sfida scudetto a fine anni ’80, non lo è oggi visto che di fronte ci saranno le ultime due squadre campioni d’Italia. L’obiettivo attuale, però, non è la difesa del titolo o il ritorno allo scudetto. La prima parte di campionato ha relegato più ombre che luci e la classifica dice che bisogna lottare per altro e chi questa sera dovesse prevalere, potrebbe dare una spallata non solo al morale, ma pure ai propositi del rivale in vista dei prossimi mesi.

Il Milan, per esempio, punta al successo per dare continuità alla striscia aperta dal 17 dicembre, quando col 3-0 al Monza è stato inaugurato un filotto di sei successi e due pareggi, due “X” - Salernitana e Bologna - che se finite diversamente avrebbero probabilmente rimesso al tavolo delle contendenti per il titolo anche Calabria e compagni. Al momento pensare allo scudetto è un “giochino” che probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi rossoneri riesce a fare, ma il Diavolo vincendo questa sera si porterebbe a quota 52 punti, ovvero a meno uno dalla Juventus impegnata domani con l’Udinese. Arrivare per esempio secondi a fine maggio sarebbe comunque un piazzamento importante che permetterebbe al Milan di disputare la prossima Supercoppa italiana, se sarà confermata la formula a quattro squadre. Vincere, poi, darebbe un colpo non da poco al Napoli alla ricerca di punti per tornare nella corsa al quarto posto, una zona Champions che il Milan oggi ha relativamente blindato. Conquistare degli scontri diretti darebbe però maggiore serenità anche in vista dell’Europa League che ricomincerà giovedì e che inevitabilmente porterà via energie fisiche e mentali.
E il Napoli? Ovviamente per gli uomini di Mazzarri valgono gli stessi ragionamenti. Una vittoria a San Siro darebbe una straordinaria carica di autostima, sia per la rincorsa in campionato che per il difficilissimo ottavo di Champions contro il Barcellona. Mazzarri nelle ultime settimane ha iniziato a trovare la quadra, ha perso la Supercoppa italiana contro l’Inter senza demeritare e in campionato ha collezionato 7 punti nelle ultime tre gare. Insomma, un pareggio non cambierebbe nulla a nessuno stasera e viste le difese non proprio ermetiche delle due squadre, occhio ai gol.

QUANTE STORIE
Una partita che vale per Milan e Napoli, che vale per i due allenatori - con Pioli che in caso di separazione a fine stagione potrebbe diventare proprio un antagonista di Mazzarri per la guida degli azzurri nel ’24-25 - e per diversi giocatori. Tanti protagonisti in campo stasera hanno stimoli per dimostrare qualcosa, a sé stessi e ai critici. Per esempio Maignan, reduce da un periodo assai complesso, fra incertezze tecniche, il caos razzismo a Udine e un rinnovo che stenta a decollare. Ieri Pioli lo ha difeso («persone o campioni come Mike non perdono mai, o vincono o imparano, e lui sicuramente da questo periodo uscirà migliore di prima»), ma il francese è chiamato a una prova del suo livello. Così come tutti in casa rossonera attendono il gol di Leao che in campionato manca dal 23 settembre: il portoghese ha sempre fatto male al Napoli e a tutti basterebbero due-tre azione delle sue con qualche assist vincente, ma Rafa vuole sbloccarsi. E magari lo aiuterà l'ormai ritrovato feeling sulla fascia con Theo Hernandez che ieri ad As ha allontanato un possibile ritorno al Real Madrid («ora sono un giocatore del Milan, mi trovo molto bene qui e non penso ad altro»). Sul fronte azzurro sono probabilmente di più i giocatori in cerca di riscatto, come Di Lorenzo e Anguissa lontani dagli standard delle scorse annate, o Simeone chiamato al gol - prima del ritorno di Osimhen - che in A manca dal 27 settembre. Cholito che decise proprio l'ultimo Milan-Napoli 1-2 del 18 settembre 2022.

Bennacer ragnatela anti Napoli: Ismael Bennacer torna titolare contro il Napoli, la squadra contro la quale ha messo in scena alcune delle sue migliori prestazioni da quando è al Milan. Il regista algerino, però, non sarà il vertice alto del triangolo di centrocampo che Stefano Pioli manderà in campo questa sera, ma agirà probabilmente sul centro-destra mentre Yacine Adli occuperà l’altro slot accanto a lui, con Loftus-Cheek in mezzo a Pulisic e Leao alle spalle di Giroud. La posizione di Bennacer sarà sicuramente importante perché, sulla fascia di destra, ci sarà sicuramente il posizionamento di Kvicha Kvaratshkelia, sul quale Pioli ha sempre disegnato una gabbia con Calabria e un centrocampista in appoggio/raddoppio e questa mansione senza palla potrebbe essere consegnata a Bennacer che, a livello di passo, è decisamente più intenso di Adli. Sul suo numero 4, Pioli si è espresso così in conferenza stampa: «In molte partite la zona più importante è il centrocampo, anche se soprattutto domani entrambe le squadre hanno giocatori di qualità nell’uno contro uno. Dobbiamo cercare di essere compatti in mezzo al campo, cercato di sporcargli le giocate. Bennacer sta bene, il minutaggio che ha fatto a Frosinone l’ha affrontato bene, è disponibile per giocare dal primo minuto, ha fatto una bella settimana».

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—) Leao via solo per offerte top. Theo e Maignan...


—) Pioli come Sacchi. Ombra Conte Motta e Lotepegui. La situazione.


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Il Giornale: Milan Napoli derby dei sogni infranti. Dopo appena qualche mese è già un Milan-Napoli incredibilmente capovolto: rossoneri davanti 14 punti rispetto ai campioni d’Italia in carica che chiusero il torneo 2022-2023 con 20 punti di vantaggio. Capovolte anche le più recenti abitudini: in passato, con Spalletti in panchina, il Milan vinse puntualmente e anche largo a Napoli, perse invece a San Siro. Adesso è tutta un’altra storia per l’avvento di Mazzarri e per la sua decisione di tornare alla difesa a 3 e proteggere maggiormente quella difesa ballerina che prese 2 gol (epoca Garcia) all’andata lasciando ai rossoneri anche le occasioni del 3 a 0 prima di celebrare una orgogliosa rimonta. «Il Napoli è una squadra con tanta qualità» racconta e spiega Stefano Pioli che si ritrova alla vigilia di un altro periodo di full immersion (5 gare tra campionato e spareggio Europa league raccolte in appena 15 giorni) con alle viste il recupero prossimo di Thiaw (col Rennes) e di Tomori e Kalulu (a marzo). «Il nostro futuro è oggi, dobbiamo insistere con la striscia di risultati positivi» insiste Pioli mentre il Napoli si ritrova nella scomoda condizione di dover saltare su uno degli ultimi vagoni che possono riportarlo in zona Champions. Nel Milan-Napoli capovolto torna da titolare Bennacer (Reijnders squalificato) ma il primo pensiero è dedicato a Mike Maignan reduce da qualche esibizione poco convincente, per taluni conseguenza di quella serata critica vissuta a Udine. «Maignan è un campione e i campioni non perdono mai: o vincono o imparano» lo slogan rilanciato da Pioli per cementare una difesa che resta il nervo scoperto di questo gruppo, non solo per le assenze che pesano e pesano tanto, ma soprattutto «perché è una squadra portata ad attaccare» la confessione pubblica del tecnico che nell’occasione raggiungerà 220 presenze in panchina, la cifra che fu ai bei tempi andati di Arrigo Sacchi («è stato un innovatore, uno dei migliori tecnici, orgoglioso di averlo raggiunto»). Nel frattempo Pioli continua a raccogliere consensi dai suoi (Theo Hernandez dopo Giroud e Leao) che gli fanno dire: «Ho la fortuna di allenare persone speciali», come a voler chiudere il cerchio virtuoso del rapporto perfetto con lo spogliatoio. Quello critico resta con i tifosi per via dei famosi 5 derby persi. L’altro nervo scoperto è il rilancio calcistico vissuto da CDK a Bergamo. «Per le sue caratteristiche e per le esigenze del Milan, la posizione di 3/4ista era quella giusta. Ora gioca in un ruolo diverso con una squadra diversa e sta facendo molto bene» la spiegazione pubblica che inquadra meglio di tutti il tema: c’è posta per Paolo Maldini. Stasera, con il Napoli, in quel ruolo giocherà Loftus Cheek preferito persino a Bennacer che durante il famoso 4 a 0 di qualche mese fa, «oscurò» Lobotka.
 
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