Premesso che i tre in questione sono a detta di tutti gli addetti ai lavori, dopo Conte e Sarri, i migliori tecnici in Italia a livello DIDATTICO e idee di calcio progressista, e quindi ognuno di loro sarebbe un enorme passo avanti rispetto al nulla del post-Allegri, boccio subito Giampaolo per motivi caratteriali: uno che si è dato alla macchia a Brescia per breakdown psicologico non può nemmeno pensare di allenare a Milano o Roma.
Inzaghi mi piace, però concordo con molti forumisti sul fatto che faccia davvero cadere i testicoli col suo vittimismo.
De Zerbi è a detta di tutti coloro che "ne capiscono" il miglior tecnico italiano in pecore, ha anche una bella personalità, una certa faccia tosta. Le idee sono quelle che servono a noi e che da tanto mancano a San Siro: possesso veloce, pressione alta per il recupero veloce del pallone, attacco portato con più giocatori oltre la linea del pallone.
Io sceglierei lui, consapevole però che senza una società forte salterebbe per aria dopo due mesi, come sarebbe successo a Sacchi nel 1987. Se avremo due fantasmi preoccupati solo di sfoggiare il cappottino di cachemire di tanto in tanto a Milanello e mai dopo le partite soprattutto perse, senza mai alcuna presa di posizione forte, come è stato con Leo e Maldini quest'anno, fallirebbe miseramente anche Guardiola.