Solitamente sono contrario ai post disfattisti, visto che in genere vengono da persone che si credono Ds perché hanno fatto un paio di carriere su fifa e simili, persone che vorrebbero un mercato di giovani talenti “alla moda” che fanno sfracelli nei videogame e nei video di youtube, oppure i grandi nomi di cui si compravano le maglie nel decennio passato.
Questo però è un post ragionato e mi sento di condividerlo. Effettivamente anche io resto un pochino perplesso, visto che ormai ci avviciniamo alla fine del mercato e all’inizio della stagione. Fatico a inquadrare l’acquisto di Leao: non è costato poco e adesso viene fuori che sarà una riserva. Una riserva da 30M quando in altre zone del campo abbiamo titolari che le altre squadre non si prendono nemmeno per 15M. Ok, magari Leao faceva parte degli accordi con Mendes per la vendita di Cutrone, ma resta il fatto che ora abbiamo un panchinaro da 30M e titolari che andrebbero cacciati a forza di sputi in faccia.
A centrocampo restiamo insufficienti (parlo di qualità); in difesa avremo per titolare uno tra Musacchio o Duarte, che magari si rivelerà decente ma per ora è un’incognita; in attacco l’arrivo di un titolare dipende dalla cessione della bella portoghese.
Non condivido in pieno l’attacco alla dirigenza, perché non è detto che sia effettivamente colpa loro. Stanno faticando in modo incredibile a cedere i bidoni e secondo me stanno provando ad arrangiarsi in tutti i modi. L’acquisto di Leao potrebbe essere stato davvero un “o prendiamo questo o niente”. Resta il fatto che la squadra non è ancora completa e PER ORA questo è l’ennesimo mercato deludente, che sia o meno colpa dei dirigenti attuali o di quelli passati.
Perfetto. Eravamo partiti bene e ora ci siamo bloccati al più classico dei mercati da “vorrei ma non posso”, che è la cosa peggiore e più umiliante. Almeno avessimo fatto un mercato low cost ma mettendo tutte le pedine al posto giusto, invece stiamo facendo un mercato che era partito bene e adesso non abbiamo manco i soldi per completarlo. Come un poveraccio cassaintegrato che si prende a noleggio un Ferrari per poi rimanere a piedi e non avere i soldi per metterci la benzina per riportarlo dove lo ha noleggiato. Che brutta cosa la nobiltà decaduta.
Guarda che però bisogna essere onesti, di soldi per fare mercato ne stanno mettendo...poi sta ai dirigenti spenderli bene... Bennacer, Leao, Higuain, Caldara, Theo, Paquetà, Piatek, Castillejo è tutta gente che non ci è costata poco... parliamo numericamente quasi di un undici titolare... riusciranno a suon di milioni a portarci prima o poi un campione? uno che si rivela tale? uno che ci faccia divertire?
Non ho detto che non ne abbiano messi in senso assoluto, di soldi, ho detto che non ne stanno mettendo abbastanza, e quindi ci troviamo con le pezze al **** come sempre. Sarebbero bastati, lo ripeto, i soldi che l’FPF ammette lecitamente tramite sponsorizzazioni (se non sbaglio si può sponsorizzare un equivalente del 30% del fatturato) per fare un mercato tale da poter staccare le altre per la corsa al quarto posto.
Il problema, da capo, è che gli strozzini non ragionano così, loro spendono solo ciò che calcolano possa dare un ritorno, o nel peggiore dei casi un rientro, sicuro al 100%. A fondo perduto, anche solo potenziale (del tipo “c’è una possibilità del 3% di non rientrare”), non mettono nemmeno i soldi per mangiarti una Pizza sui Navigli.
Sì, al loro quarto anno di gestione sono arrivati a fare un mercato del genere. I fenomeni il primo anno hanno speso 150 milioni per Joao Mario, un giocatore che ha azzeccato una partita all’Europeo e su cui solo l’Inter ci poteva cadere, Gabigol, Gagliardini e Candreva, e ricordo pure qualche milanista che li elogiava
il secondo anno sono tornati in Champions facendo un mercato che più al risparmio non si puó, comprando due centrocampisti dalla Fiorentina, Skriniar a cui nessuno dava un euro, e Cancelo, che era un esubero del Valencia. Poi sì, a botte di **** sono tornati in Champions, ma non parlatemi bene di Suning se avete il coraggio di criticare la nostra attuale proprietà, perchè veramete vi meritate i prestiti con diritto di riscatto per Sensi e le telenovele per Barella.
Io so solo che loro i soldi nell’Inda ce li pompano, e di brutto. O credete che siano arrivati a fatturare quasi 400 milioni di euro solo perché sono tornati in Champions?
Eh no, già prima di tornare in Champions fatturavano un fracco di soldi più di noi. Per dire, già a Ottobre 2017, reduci da un settimo posto e senza nemmeno l’Europa League, e senza qualificarsi in Champions dal 2010/2011, fatturavano 318 milioni di euro, tra plusvalenze gonfiate e sponsorizzazioni più o meno lecite.
Perciò chi vuole sputare su Suning lo faccia, io dico: avercelo!
Almeno tratta l’Inter come un club che
deve tornare in alto, non come un club che se arriva quarto va bene e se veleggia a metà classifica va bene uguale. Che poi è il motivo per il quale Gonde è andato da loro, l’ambizione, poi magari fallirà ma perdere tentando di vincere è un conto, non poter nemmeno pensare di tentare di vincere, come noi, è ben diverso.
Gli interisti almeno hanno qualche ragione per sognare sotto l’ombrellone, noi manco quella, ci hanno tolto tutto negli ultimi sette anni, anche la possibilità di sognare e poi essere delusi, oltre che le vittorie. Oltre naturalmente
all’umiliazione di arrivare
sistematicamente (tranne rarissimi casi come il 2016/2017) dietro all’Inda, la seconda squadra di Milano che senza Herrera e le pastiglie del medesimo + i Rolex dati agli arbitri avrebbe due CL in meno, nonché perdere
altrettanto sistematicamente quasi tutti i derby.
Giusto per dire, queste sono le statistiche dei derby dall’Estate 2012 (quella dell’Armageddon rossonero, nella quale il Milan finì per essere rimpiazzato dalla sua sghignazzante e sfigurata caricatura) in poi, Coppa Italia compresa: 15 derby giocati, 3 derby vinti, 6 pareggiati, 6 persi. Ma stiamo scherzando?
Io a farmi sodomizzare costantemente da quei pezzi di sterco
non ci sto.
Come non ci sto ad arrivare costantemente dietro di loro (per tacere di tutte le umiliazioni incassate contro i ladri di Torino).
Il problema nostro è questo, e lo è fin dagli ultimi anni della vecchia proprietà: essere in mano a gente a cui di vincere interessa nella stessa misura alla quale a Cassano interessa informarsi sulle abitudini alimentari degli aborigeni australiani. Non interessava vincere all’ultimo Berlusconi come non interessa ad Elliot, il resto viene di conseguenza. Già è difficile vincere in mano a gente ambiziosa figuriamoci in mano a gente a cui delle sorti sportive del Milan interessa meno di zero.
E infatti in ogni periodo della nostra storia, anche pre-Berlusconi, in cui abbiamo vinto, lo abbiamo fatto con gente con soldi, potente, e determinata a metterli a disposizione del Milan affinché vincesse.