Meloni:"libero la cultura dal potere della sinistra"

Swaitak

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Poi fa la paladina del clima e dell'ambiente, quando con tutta la lacca che ha perennemente nei capelli inquina come i motori a combustione, che tanto odia
nah, lei e cardinale usano solo gel biologico
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fabri47

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Senza parole...
Oh comunque, guardiamo il lato "positivo". Si prendeva in giro che in Sicilia chiamavano Conte "papà" per i soldi del reddito di cittadinanza, ma pure in Emilia fanno altrettanto a questa delinquente. Questo per dire che non ci sono differenze tra nord e sud.
 

danjr

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La Premier Giorgia Meloni commenta nel comizio di chiusura della campagna elettorale a Catania con Salvini e Tajani le nuove nomine in Rai:"libero la cultura dal potere intollerabile della sinistra. Chi va via (la Annunziata, ndr) evidente ha paura dei criteri meritocratici".
La cultura non è né di destra né di sinistra
 

Maldini82

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La cultura non è né di destra né di sinistra
Ma poi sto ridendo da ieri.

Stanno piazzando scagnozzi in Rai allo stesso modo in cui lo fece la sinistra quando governava. Pratica schifosa ma perfettamente legittima, visto che lo han sempre fatto tutti.
Ai tempi di Berlusconi in Rai c'era Minzolini. Arrivò la sinistra, lo defenestrò e ci piazzò i suoi. Oggi si ripete lo stesso copione inverso.

Non ha riformato la Rai sul modello BBC, togliendola dalle mani del governo di turno e dove si entra per punteggi e concorsi.

Di quali "criteri meritocratici" blatera sta tizia?
È incredibile, in questo paese, il livello di puttanate che i politici vendono agli allocchi che li votano
 

danjr

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ricordo di tanti libri bruciati.........in piazza, ma in effetti la cultura non ha parti, o almeno non le dovrebbe avere
La Meloni dovrebbe sostituire la parola “cultura” con la prima “propaganda” per dare senso al suo discorso, perché la cultura effettivamente dovrebbe ricercare il vero non una posizione politica
 
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Ma poi sto ridendo da ieri.

Stanno piazzando scagnozzi in Rai allo stesso modo in cui lo fece la sinistra quando governava. Pratica schifosa ma perfettamente legittima, visto che lo han sempre fatto tutti.
Ai tempi di Berlusconi in Rai c'era Minzolini. Arrivò la sinistra, lo defenestrò e ci piazzò i suoi. Oggi si ripete lo stesso copione inverso.

Non ha riformato la Rai sul modello BBC, togliendola dalle mani del governo di turno e dove si entra per punteggi e concorsi.

Di quali "criteri meritocratici" blatera sta tizia?
È incredibile, in questo paese, il livello di puttanate che i politici vendono agli allocchi che li votano

Ahahhahah esattamente.

Se lo fa il PD, "ha stato il Pd!!!+12@!!!"

Se lo fa la Meloni "fasssisstii"

Dovrebbero fare un test per dare la licenza di voto ( roba semplice eh, tipo "che colore era il cavallo bianco di Napoleone?" , 'quanto fa 9x7?", "in che continente è Atlantide?")

Almeno elimini gli irrecuperabili e dannosi per la società
 

Clarenzio

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La Premier Giorgia Meloni commenta nel comizio di chiusura della campagna elettorale a Catania con Salvini e Tajani le nuove nomine in Rai:"libero la cultura dal potere intollerabile della sinistra. Chi va via (la Annunziata, ndr) evidente ha paura dei criteri meritocratici".

Credo in pochi abbiano capito il discorso della Meloni, ma non mi sorprende.

La Rai è sempre stata di sinistra non per la scelta dei direttori (anche se nell'ultima legislazione 4-5 arrivavano dalla direzione del tg3), ma per l'organico dei giornalisti che hanno occupato per un trentennio il palinsesto dei programmi politici di approfondimento politico e non solo.

I nomi sono i soliti: Vianello, Santoro, Floris, Costamagna, GIannini, Bortone, Annunziata, Berlinguer, a questi aggiungici i programmi satirici con Dandini, Bertolino, Diego Bianchi, Caterina e Corrado Guzzanti, Cucciari.

Ce ne sono di destra? No.
Tolti Vespa e Porro sono girati sempre gli stessi legati ad una certa sinistra di regime.

La Meloni ha ragione da vendere.
 
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Credo in pochi abbiano capito il discorso della Meloni, ma non mi sorprende.

La Rai è sempre stata di sinistra non per la scelta dei direttori (anche se nell'ultima legislazione 4-5 arrivavano dalla direzione del tg3), ma per l'organico dei giornalisti che hanno occupato per un trentennio il palinsesto dei programmi politici di approfondimento politico e non solo.

I nomi sono i soliti: Vianello, Santoro, Floris, Costamagna, GIannini, Bortone, Annunziata, Berlinguer, a questi aggiungici i programmi satirici con Dandini, Bertolino, Diego Bianchi, Caterina e Corrado Guzzanti, Cucciari.

Ce ne sono di destra? No.
Tolti Vespa e Porro sono girati sempre gli stessi legati ad una certa sinistra di regime.

La Meloni ha ragione da vendere.
Beh sì, le tasse ai commercianti sono “pizzo di Stato” ma almeno è stato cacciato Ernesto Che Guefazio dalla RAI ed è stata estirpata la piaga dei rave. Però “hastatalavonderleyen”… Ciao còre! :asd:
 
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