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Mi sorprende un pò l'idolatria odierna verso Maradona in un forum di Milanisti: 'ai miei tempi' ricordo che i Milanisti lo sminuivano spesso e volentieri, perchè non vinceva tutte le partite, non faceva sempre gol, lo si ridicolizzava per l'altezza, perchè tarchiato, perchè funambolo scorretto; mentre noi ci vantavamo della 'nobiltà' dei nostri, incarnata da Liedholm, da Franco, e poi della statura e imponenza fisica del trio olandese; nessuno lo avrebbe scambiato con uno dei nostri - anche perchè lui era in simbiosi con Napoli, e i nostri con Milano.
(Ecco un'altra differenza epocale: i campioni allora molto ma molto difficilmente passavano ad una squadra rivale. Salvo solo alcuni liberi di cambiare, apolidi, cosmopoliti, come un Aldo Serena. Già il DiBa che lasciò la Roma per venire da noi fece un certo scalpore.
Non c'era sto tran-tran del calciomercato in cui sono tutti in vendita e possono finire ovunque.
Maradona non era sul mercato ma nemmeno qualcuno ci provava a prenderlo. E non c'era il Raiola o Mendes di turno ad alimentare mal di pancia e a chiedere aumenti anno dopo anno.)
Sorprende fino ad un certo punto. Per quanto mi riguarda Maradona era la nemesi, il grande avversario da temere. In quegli anni c'era anche Matthaus, verso il quale provavo un sentimento simile, in seguito anche Batistuta Ronaldo e Totti, fuoriclasse meravigliosi dei quali ho capito e amato la grandezza nonostante giocassero con altre maglie.
Ma mai nessuno come Diego, ricordo che ogni partita o servizio di novantesimo lo seguivo come una calamita, manco guardavo chi ci giocava in squadra insieme, perchè ogni volta che toccava palla era magia