Maradona è sopravvalutato?

Lineker10

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Mi sorprende un pò l'idolatria odierna verso Maradona in un forum di Milanisti: 'ai miei tempi' ricordo che i Milanisti lo sminuivano spesso e volentieri, perchè non vinceva tutte le partite, non faceva sempre gol, lo si ridicolizzava per l'altezza, perchè tarchiato, perchè funambolo scorretto; mentre noi ci vantavamo della 'nobiltà' dei nostri, incarnata da Liedholm, da Franco, e poi della statura e imponenza fisica del trio olandese; nessuno lo avrebbe scambiato con uno dei nostri - anche perchè lui era in simbiosi con Napoli, e i nostri con Milano.
(Ecco un'altra differenza epocale: i campioni allora molto ma molto difficilmente passavano ad una squadra rivale. Salvo solo alcuni liberi di cambiare, apolidi, cosmopoliti, come un Aldo Serena. Già il DiBa che lasciò la Roma per venire da noi fece un certo scalpore.
Non c'era sto tran-tran del calciomercato in cui sono tutti in vendita e possono finire ovunque.
Maradona non era sul mercato ma nemmeno qualcuno ci provava a prenderlo. E non c'era il Raiola o Mendes di turno ad alimentare mal di pancia e a chiedere aumenti anno dopo anno.)

Sorprende fino ad un certo punto. Per quanto mi riguarda Maradona era la nemesi, il grande avversario da temere. In quegli anni c'era anche Matthaus, verso il quale provavo un sentimento simile, in seguito anche Batistuta Ronaldo e Totti, fuoriclasse meravigliosi dei quali ho capito e amato la grandezza nonostante giocassero con altre maglie.
Ma mai nessuno come Diego, ricordo che ogni partita o servizio di novantesimo lo seguivo come una calamita, manco guardavo chi ci giocava in squadra insieme, perchè ogni volta che toccava palla era magia ;)
 

rossonerosud

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Quante partite complete di Maradona hai visto in vita tua? No perché ai tempi più di qualche highlight e una manciata di partite in TV non passavano.

Caschi male con questa provocazione, perchè io sono di Salerno e avevo un zio (rip) tifoso del Napoli che alla domenica mi portava al San Paolo. Lo avrò visto dal vivo almeno una trentina di volte dall'85 al 90. E dal vivo era ancora più spaventoso. Non vidi però quel Napoli Milan. L'ho rivista poi per intero in Vhs.
 
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Volevo solo dire che , pur non avendo mai la controprova, non credo che maradona sarebbe stato maradona nel milan di sacchi o nella juve, come ha sofferto terribilmente , e non solo per gli infortuni, a barcellona. Diego aveva bisogno di sentire affetto e possibilmente da primadonna.
Era un campione che si esaltava quando aveva una squadra costruita addosso dove lui poteva essere il leader tecnico e umano.
Mi piace ricordarlo come il dio dei poveri anzichè un fenomeno tra altri campioni e forse in tale contesto si esaltava.
Non ho dipinto Napoli come kabul ma è chiaro che vincere a napoli ha rappresentato nell'immaginario collettivo anche e soprattutto un riscatto sociale.
Maradona ha regalato sogni.
Il senso del mio post era questo.
Erano davvero un mucchio di inesattezze?
Mi pare tu abbia un tantino esagerato coi toni e sei un tantino troppo sarcastico. Non volevo offendere alcuno nè tantomeno la città di napoli o i napoletani.
Ti ripeto, i DATI DI FATTO non consentono di parlare di fallimento al Barcellona. Il presidente fece di tutto per trattenerlo(la leggenda narra che si rifiutò persino di ricevere Ferlaino, recatosi in prima persona a Barcellona), l'accoglienza a Napoli non sarebbe stata quella che è stata e via dicendo.

Sul discorso città, non intendevo dire che tu volessi offendere la città, ci mancherebbe. Ho solo detto che a mio parere hai dato un'idea distorta della città.

PS: attraverso lo scritto si può fraintendere il tono, ma ti assicuro che non ho mai intenzioni polemiche. Si parla pur sempre di calcio, che come disse il buon Arrighe "è la cosa più importante delle cose meno importanti". :asd:
 
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A parte che anche in tempi recenti a Napoli i calciatori hanno subito furtarelli e altre situazioni non proprio gradevoli ed esistono molti quartieri che sono vere e proprie zone franche...ma la Napoli degli anni '80 - '90...signori...non scherziamo..dire che non fosse una realtà "difficile" è voler ribaltare la realtà..una città dove la delinquenza era un modo di vivere e considerata una delle città più pericolose del mondo occidentale..

A parte che potrtei farti un elenco sterminato di eccellenze presenti nel territorio in quei tempi a livello imprenditoriale, culturale, politico eccetera, ma un conto è nascere e crescere in una periferia problematica, altro conto è arrivare da idolo(e miliardario) in una delle tre più importanti città italiane.

PS: furtarelli e simili hanno riguardato giocatori in tutte le città, da Nord a Sud, così come quartieri franchi esistono, ahimé, anche nella mia Milano.
 

Milanforever26

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A parte che potrtei farti un elenco sterminato di eccellenze presenti nel territorio in quei tempi a livello imprenditoriale, culturale, politico eccetera, ma un conto è nascere e crescere in una periferia problematica, altro conto è arrivare da idolo(e miliardario) in una delle tre più importanti città italiane.

PS: furtarelli e simili hanno riguardato giocatori in tutte le città, da Nord a Sud, così come quartieri franchi esistono, ahimé, anche nella mia Milano.

La Napoli calcistica è sempre stata sotterrata dalle realtà del nord, il tenore di vita medio del napoletano è sempre stato inferiore rispetto al nord..

Di questo parlava Diavolo quando parlava di riscatto sociale di una città, di una realtà più difficile (dove negli ani '90 ancora il tasso di ragazzini che non andava a scuola era altissimo mentre nel nord era a zero per esempio..)

Il calcio in quel tempo era davvero un momento di rivalsa..Napoli aveva Maradona, aveva il Dio del calcio, era invidiato dai ricchi del nosd e soprattutto VINCEVA in faccia a Milan, Inter, Juve e nessuno poteva mettere in discussione la cosa
 

Davidoff

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E pensare che prima di andare a Napoli stava per prenderlo la Juventus, su suggerimento di Sivori...poi a quanto pare saltò tutto anche per paura delle proteste degli operai della Fiat (un pò come è successo anche con Cristiano Ronaldo). Maradona-Platini insieme sarebbero stati illegali, credo che nemmeno il Milan di Sacchi sarebbe riuscito a togliere uno scudetto ad una Juventus del genere.
 

Old.Memories.73

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Si, mi stava sulle balle la sua irriverenza e il suo essere lo scugnizzo che ti ruba il portafoglio appena ti volti.
Ma poi passati gli anni e già a fine carriera capisci che stai odiando l'essenza di ciò che ami, il più grande e geniale giocatore di calcio che hai visto, quello per cui alla fine Milan Napoli non era solo una partita di calcio ma uno spettacolo circense.
E credimi inizia a mancarti il tuo "nemico", l'odiato guastafeste.
Perché sai che difficilmente avrai altre occasioni di vedere qualcuno così.
Sarà che invecchiando ho spostato l'ottica dal tifo per una squadra a senso unico al tifo per il bel calcio, rimanendo comunque tifoso del Milan.
Giocatori così sono di tutti, non di un solo tifo.
Vale per Maldini, Cruiff, Pelé, Best, Van Basten.
A maggior ragione per "el dies".
A causa dei miei limiti culturali a volte mi è difficile scrivere un post in un Italiano passabile inserendo nello stesso il concetto che voglio esprimere...
Ma per fortuna c'è qualcuno che mi viene in soccorso e lo fa raggiungendo la perfezione...complimenti...:grande:
 
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La Napoli calcistica è sempre stata sotterrata dalle realtà del nord, il tenore di vita medio del napoletano è sempre stato inferiore rispetto al nord..

Di questo parlava Diavolo quando parlava di riscatto sociale di una città, di una realtà più difficile (dove negli ani '90 ancora il tasso di ragazzini che non andava a scuola era altissimo mentre nel nord era a zero per esempio..)

Il calcio in quel tempo era davvero un momento di rivalsa..Napoli aveva Maradona, aveva il Dio del calcio, era invidiato dai ricchi del nosd e soprattutto VINCEVA in faccia a Milan, Inter, Juve e nessuno poteva mettere in discussione la cosa
Ma dal punto di vista calcistico non ci sono dubbi sul fatto che sia stato un momento di rivalsa. Quel che contesto è la descrizione di una delle tre città più importanti d'Italia come se fosse una favela. Tutti questi discorsi non li ho mai sentiti, ad esempio, con riferimento allo scudetto della Roma. E, soprattutto, non li ho mai sentiti con riferimento, ad esempio, a Cannavaro e Ferrara che a Napoli ci sono nati e cresciuti. Non li ho sentiti semplicemente perché entrambi hanno avuto un'infanzia normalissima come migliaia di ragazzini partenopei. Quindi mi fa sorridere leggere di un Maradona, arrivato a Napoli già ricco e famoso, vivere una situazione difficile in una delle tre città più importanti d'Italia. Tutto qui.


PS: di "riscatto sociale" parlarono anche i tedeschi in riferimento al nostro mondiale del 2006. Fai un po' tu...
 
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Ti ripeto, i DATI DI FATTO non consentono di parlare di fallimento al Barcellona. Il presidente fece di tutto per trattenerlo(la leggenda narra che si rifiutò persino di ricevere Ferlaino, recatosi in prima persona a Barcellona), l'accoglienza a Napoli non sarebbe stata quella che è stata e via dicendo.

Sul discorso città, non intendevo dire che tu volessi offendere la città, ci mancherebbe. Ho solo detto che a mio parere hai dato un'idea distorta della città.

PS: attraverso lo scritto si può fraintendere il tono, ma ti assicuro che non ho mai intenzioni polemiche. Si parla pur sempre di calcio, che come disse il buon Arrighe "è la cosa più importante delle cose meno importanti". :asd:

Ma guarda, se ricordi bene, che a barcellona maradona venne addirittura fischiato. I fischi furono uno degli atteggiamenti che diego non ha mai mandato giù in vita sua. Andò via da barcellona per rinascere.
I gol li realizzò, come tu fai notare, ma non sbocciò mai l'amore tra la piazza e Diego.
E barcellona non ammirò mai il vero diego.
 

FiglioDelDioOdino

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Ma dal punto di vista calcistico non ci sono dubbi sul fatto che sia stato un momento di rivalsa. Quel che contesto è la descrizione di una delle tre città più importanti d'Italia come se fosse una favela. Tutti questi discorsi non li ho mai sentiti, ad esempio, con riferimento allo scudetto della Roma. E, soprattutto, non li ho mai sentiti con riferimento, ad esempio, a Cannavaro e Ferrara che a Napoli ci sono nati e cresciuti. Non li ho sentiti semplicemente perché entrambi hanno avuto un'infanzia normalissima come migliaia di ragazzini partenopei. Quindi mi fa sorridere leggere di un Maradona, arrivato a Napoli già ricco e famoso, vivere una situazione difficile in una delle tre città più importanti d'Italia. Tutto qui.


PS: di "riscatto sociale" parlarono anche i tedeschi in riferimento al nostro mondiale del 2006. Fai un po' tu...

Questo egualitarismo forzato è assurdo. Napoli ha le sue tante particolarità, nei pregi e nei difetti. Se non ha difetti perchè tutte le città hanno quei difetti allora non ha nemmeno pregi perchè tutte hanno gli stessi pregi.
Le differente di mentalità e culturali sono lampanti e innegabili. Per esempio si passa col rosso...
E non ho mai sentito di turisti a cui viene sfilato l'orologio dal polso fermi ad un semaroro (ecco forse perchè non ci si ferma :asd: ), non succede a Milano o altre città del Nord.
Per non parlare delle vendite farlocche negli autogrill. Le magliette con disegnata la cintura di sicurezza.

Ma non parlerei di Napoli "difficile" per Maradona, anzi, era la città più facile per lui infatti è come se fosse nato e vissuto a Napoli.
A Milano o Torino sarebbe stato tutto diverso, avrebbe sofferto molto probabilmente.
 
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