Manifestazioni donne vs uomini:"Assassino in casa". Elena...

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bobbylukr

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Il fatto che a te, e a quelli come te, non interessi di questa manifestazione non significa che il loro diritto a manifestare è legittimo.
Non capisco che fastidio ti dà.
Poi proprio in questo caso non vedo nessuna strumentalizzazione politica volta ad indebolire questo o quell'altro, anzi vedo la politica abbastanza coesa, e non ho letto dio nessun attacco diretto a nessun politico o partito.

Poi scusami ma cosa c'entra ciò che hai scritto sui senzatetto? Non c'è una colpa DIRETTA imputabile a qualcuno per ogni morte per suicidio, pertanto per questo non vedi manifestazioni in piazza.
Così come, ad esempio, si manifesta contro le guerre e non contro la fame nel mondo.




E' retorica dire che la colpa è "degli uomini", sono sfumature sottili utili a sottolineare con ancora più vigore il problema. Perché, sì, i femminicidi sono un grosso problema, e questo è.
Non è mica un modo per dire che tu sei un assassino o che lo sono io, non ci vuole mica un genio a capire cosa si vuole trasmettere con questa retorica.

Posso capire questo senso di fastidio per cose più banali come l'estremizzazione del movimento "me too", fino a far diventare questo tema stucchevole per i più, ma qui siamo di fronte a un femminicidio efferato, sempre per i soliti motivi (gelosia, possessività, ecc.).
Quindi cosa c'è di male - e lo ripeto, sono contento della presa di coscienza di tutto il Parlamento, destra conservatrice compresa - nel voler porre l'attenzione su temi quale l'educazione al rispetto della donna e alla condanna di sentimenti quali gelosia e possessività che si trasformano in reati come stalking e nel peggiore dei casi omicidi?
In un mondo ideale, che a quanto pare non viviamo noi, non ci sarebbe bisogno di parlare di questa tematica nell'educazione nel 2023, dovrebbe essere scontata.



La cosa senza senso per me è quella che dici tu, forse viviamo su due realtà parallele.
Per me non ha senso criticare la vittima, piuttosto che concentrarsi sulle storture di questa società che costituiscono i motivi che hanno indotto il carnefice a fare ciò che ha fatto.

L'attenzione mediatica che ha ricevuto questo caso è solo una conseguenza della sua brutalità, e della pericolosità del problema che stiamo affrontando.

Ma poi chi dovrebbe costruire cosa?
Stai tranquillo che anche senza la sorella di Giulia Cecchettin si sarebbe arrivati a queste manifestazioni.

No attenzione io ho detto che i media (perché sono loro che da 100 anni circa decidono cosa è importante e cosa sbattere ossessivamente in prima pagina e non certo io che da solo mi metto a fare una manifestazione in piazza a favore dei senzatetto maschi) non parlano in alcun modo di questi evidenti ed incontestabili problemi degli uomini e quindi detti problemi non verranno mai considerati dalla società e dalla politica.
Permetti che non mi piaccia questo discrimine e che pertanto ritenga ipocrita (nel momento in cui incolpa tutti gli uomini) questa manifestazione??
Ed è evidente che c'è una strumentalizzazione, altro che, solo che è a favore di un solo genere, chissà perché....
Se non c'è nessuna colpa imputabile direttamente a NESSUNO per i suicidi allora non c'è nessuna colpa imputabile direttamente a TUTTI gli uomini per la morte della ragazza come pretendono invece questi/e manifestanti.
 
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Il fatto che a te, e a quelli come te, non interessi di questa manifestazione non significa che il loro diritto a manifestare è legittimo.
Non capisco che fastidio ti dà.
Poi proprio in questo caso non vedo nessuna strumentalizzazione politica volta ad indebolire questo o quell'altro, anzi vedo la politica abbastanza coesa, e non ho letto dio nessun attacco diretto a nessun politico o partito.

Poi scusami ma cosa c'entra ciò che hai scritto sui senzatetto? Non c'è una colpa DIRETTA imputabile a qualcuno per ogni morte per suicidio, pertanto per questo non vedi manifestazioni in piazza.
Così come, ad esempio, si manifesta contro le guerre e non contro la fame nel mondo.





E' retorica dire che la colpa è "degli uomini", sono sfumature sottili utili a sottolineare con ancora più vigore il problema. Perché, sì, i femminicidi sono un grosso problema, e questo è.
Non è mica un modo per dire che tu sei un assassino o che lo sono io, non ci vuole mica un genio a capire cosa si vuole trasmettere con questa retorica.

Posso capire questo senso di fastidio per cose più banali come l'estremizzazione del movimento "me too", fino a far diventare questo tema stucchevole per i più, ma qui siamo di fronte a un femminicidio efferato, sempre per i soliti motivi (gelosia, possessività, ecc.).
Quindi cosa c'è di male - e lo ripeto, sono contento della presa di coscienza di tutto il Parlamento, destra conservatrice compresa - nel voler porre l'attenzione su temi quale l'educazione al rispetto della donna e alla condanna di sentimenti quali gelosia e possessività che si trasformano in reati come stalking e nel peggiore dei casi omicidi?
In un mondo ideale, che a quanto pare non viviamo noi, non ci sarebbe bisogno di parlare di questa tematica nell'educazione nel 2023, dovrebbe essere scontata.



La cosa senza senso per me è quella che dici tu, forse viviamo su due realtà parallele.
Per me non ha senso criticare la vittima, piuttosto che concentrarsi sulle storture di questa società che costituiscono i motivi che hanno indotto il carnefice a fare ciò che ha fatto.

L'attenzione mediatica che ha ricevuto questo caso è solo una conseguenza della sua brutalità, e della pericolosità del problema che stiamo affrontando.

Ma poi chi dovrebbe costruire cosa?
Stai tranquillo che anche senza la sorella di Giulia Cecchettin si sarebbe arrivati a queste manifestazioni.


Concordo con quello che dici. Però basterebbe partire dal presupposto che non è una battaglia uomini vs donne.

- Insomma il 95% degli omicidi e della popolazione carceraria è costituita da uomini. Perchè? E' la società o differenze biologiche?
- Gli uomini per la maggior parte aggrediscono altri uomini, a volte le donne. E gli uomini sono quindi vittime di violenza per un valore multiplo rispetto alle donne.
- Gli uomini commettono più suicidi, perchè?

Insomma, quando si parla di patriarcato andrebbe visto a 360 gradi, per fare una analisi e risolvere i problemi, in quanto sono proprio gli uomini ad essere vittime di violenze per la maggior parte, e se imputiamo i fattori sopra elencati alla società e non a differenze biologiche, dobbiamo fare una analisi accurata.

Ben venga il dibattito, intelligente però
 
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Ci sarà la fusione in piazza tra la Schlein e la satanista, verrà generato un mega demone. :asd:

Parlando seriamente... solo schifo e ribrezzo.
schlecchettin, se la gioca con freezer a chi è più subdolo.

comunque oh noi ci ridiamo sopra ma facciamo il loro gioco, se ne parla troppo. basta aspettare qualche giorno e ci sarà un nuovo "problema" e questo verrà abbandonato.
 

gabri65

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Di fronte a un omicidio così efferato e brutale mi sarei preoccupato di una mancata reazione a un evento del genere.
Ognuno che abbia la coscienza pulita può tranquillamente riconoscere che in Italia, come in altre parti del mondo, siamo di fronte ad un problema, che per fortuna al momento sta riconoscendo anche la destra che è sempre stata meno sensibile a queste tematiche.

In questa manifestazione io non ci vedo odio, né violenza, ma semplicemente una reazione ad un problema e ad un evento che inevitabilmente ha scosso milioni di donne.

P.S. chi si lamenta della parole della sorella della ragazza - che non ho capito per quale motivo non sarebbe più vittima ma addirittura colpevole - cela un'ipocrisia di fondo.
Vi chiedo solo, se fosse successo a uno di voi, vi avessero scannato madre, sorella o fidanzata, cosa avreste detto? Scommetto che ve ne sareste stati zitti in un angolino perchè è così che va il mondo e vi sareste preoccupati di non esacerbare l' "odio fra uomini e donne" (che cavolata...)
Meditate che questo è stato.

Ma che stai dicendo. Tu fai pura propaganda, come questa gente.

Ti rendi conto cosa succede se esce una manifestazione ogni volta che qualcuno subisce una tragedia ? Tutta 'sta roba è amplificazione e retorica.

La manifestazione la facessero contro la giustizia allora, dato che è l'ente preposto ad infliggere pene ai criminali, che nel nostro paese sono invece premiati. Io sono offeso dall'essere bersaglio di questo fanatismo, in quanto uomo.

Giustizia ovviamente posseduta dalla parte politica opposta di quella che accusi tu, sempre si possa parlare ancora di parti.

Ti ricordi Cogne ? Quindi ?

Io sorvolo su queste cose, perché tanto sono solo dispositivi mediatici per creare ancora più fratture e degrado nella società. Il tuo ragionamento non fa altro che alimentare questa spirale. Finita questa storia, ne partirà un'altra.
 

Davidoff

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Il fatto che a te, e a quelli come te, non interessi di questa manifestazione non significa che il loro diritto a manifestare è legittimo.
Non capisco che fastidio ti dà.
Poi proprio in questo caso non vedo nessuna strumentalizzazione politica volta ad indebolire questo o quell'altro, anzi vedo la politica abbastanza coesa, e non ho letto dio nessun attacco diretto a nessun politico o partito.

Poi scusami ma cosa c'entra ciò che hai scritto sui senzatetto? Non c'è una colpa DIRETTA imputabile a qualcuno per ogni morte per suicidio, pertanto per questo non vedi manifestazioni in piazza.
Così come, ad esempio, si manifesta contro le guerre e non contro la fame nel mondo.





E' retorica dire che la colpa è "degli uomini", sono sfumature sottili utili a sottolineare con ancora più vigore il problema. Perché, sì, i femminicidi sono un grosso problema, e questo è.
Non è mica un modo per dire che tu sei un assassino o che lo sono io, non ci vuole mica un genio a capire cosa si vuole trasmettere con questa retorica.

Posso capire questo senso di fastidio per cose più banali come l'estremizzazione del movimento "me too", fino a far diventare questo tema stucchevole per i più, ma qui siamo di fronte a un femminicidio efferato, sempre per i soliti motivi (gelosia, possessività, ecc.).
Quindi cosa c'è di male - e lo ripeto, sono contento della presa di coscienza di tutto il Parlamento, destra conservatrice compresa - nel voler porre l'attenzione su temi quale l'educazione al rispetto della donna e alla condanna di sentimenti quali gelosia e possessività che si trasformano in reati come stalking e nel peggiore dei casi omicidi?
In un mondo ideale, che a quanto pare non viviamo noi, non ci sarebbe bisogno di parlare di questa tematica nell'educazione nel 2023, dovrebbe essere scontata.



La cosa senza senso per me è quella che dici tu, forse viviamo su due realtà parallele.
Per me non ha senso criticare la vittima, piuttosto che concentrarsi sulle storture di questa società che costituiscono i motivi che hanno indotto il carnefice a fare ciò che ha fatto.

L'attenzione mediatica che ha ricevuto questo caso è solo una conseguenza della sua brutalità, e della pericolosità del problema che stiamo affrontando.

Ma poi chi dovrebbe costruire cosa?
Stai tranquillo che anche senza la sorella di Giulia Cecchettin si sarebbe arrivati a queste manifestazioni.
Secondo il tuo pensiero allora la prossima volta che un nordafricano stupra una donna siamo autorizzati a dire che tutti gli immigrati sono stupratori, strano però che in quel caso ste generalizzazioni vengano sempre evitate con cura da una certa parte politica, mentre ora per quella stessa parte politica va bene dire "tutti gli uomini sono assassini" o "l'assassino è dentro casa". Per me delirate, il fatto che giustifichiate sta roba sta trasformando la società e riempiendola sempre più di fazioni polarizzate, odio e generalizzazioni, a tutto vantaggio dei soliti noti che su sta roba ci guadagnano soldi o consensi. "Emergenza" per 55 donne uccise dai compagni su 60 milioni di persone, una goccia nell'oceano mediaticamente iperpompata per condannare a priori un genere, ridicolo.
 
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Esempio della manipolazione mediatica in atto.
Avete presente i 101 femminicidi di cui tutti parlano?
questo è quello che riporta una fonte di certo non di parte "patriarcale":



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bobbylukr

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E comunque attenzione che è proprio a causa di queste manifestazioni e queste ondate di opinioni pubbliche se poi in un attimo ti ritrovi con leggi come in Spagna dove un uomo accusato da una donna di violenza finisce automaticamente in galera se lei a posteriori (anche anni dopo) si inventa che in realtà non era consenziente o se, addirittura, si inventa tutto...
Questo per chi dice che "ma a te cosa importa di queste manifestazioni..."
 

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Esempio della manipolazione mediatica in atto.
Avete presente i 101 femminicidi di cui tutti parlano?
questo è quello che riporta una fonte di certo non di parte "patriarcale":



Vedi l'allegato 6519

Come detto e ridetto, anche se fossero 200, a livello statistico, su 60 mln di cristiani, sarebbero comunque il nulla. Fermo restando che in una società civile non dovrebbe essercene manco mezzo.

Però parliamo di pazzi. 30-100-200 pazzi su 30 milioni (su per giù) di uomini non fanno minimamente statistica. Non c'è nessunissima emergenza (come vogliono far credere i satanisti piddini).
 

Ringhio8

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Ma che stai dicendo. Tu fai pura propaganda, come questa gente.

Ti rendi conto cosa succede se esce una manifestazione ogni volta che qualcuno subisce una tragedia ? Tutta 'sta roba è amplificazione e retorica.

La manifestazione la facessero contro la giustizia allora, dato che è l'ente preposto ad infliggere pene ai criminali, che nel nostro paese sono invece premiati. Io sono offeso dall'essere bersaglio di questo fanatismo, in quanto uomo.

Giustizia ovviamente posseduta dalla parte politica opposta di quella che accusi tu, sempre si possa parlare ancora di parti.

Ti ricordi Cogne ? Quindi ?

Io sorvolo su queste cose, perché tanto sono solo dispositivi mediatici per creare ancora più fratture e degrado nella società. Il tuo ragionamento non fa altro che alimentare questa spirale. Finita questa storia, ne partirà un'altra.

Certo che fa propaganda, era quello che difendeva il cannibale infanticida di Londra perché poverino non sapeva fosse sbagliato
 
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Di fronte a un omicidio così efferato e brutale mi sarei preoccupato di una mancata reazione a un evento del genere
Ognuno che abbia la coscienza pulita può tranquillamente riconoscere che in Italia, come in altre parti del mondo, siamo di fronte ad un problema, che per fortuna al momento sta riconoscendo anche la destra che è sempre stata meno sensibile a queste tematiche.
Invece il problema è proprio affrontare la questione sull’onda emotiva. Mi è capitato di sentire il messaggio vocale di Giulia Cecchettin nel quale lei si preoccupava che lui potesse suicidarsi. Una cosa straziante, soprattutto sapendo che poi lui non ha esitato a massacrarla e, probabilmente, a tutto ha pensato meno che a rivolgere violenza verso se stesso. Bisogna essere una non-persona per non sentirsi toccati.
Tuttavia, se si vuole analizzare una questione in modo logico e produttivo, non bisogna farsi trascinare dall’emotività ma bisogna fare astrazione dai casi specifici e valutare il quadro complessivo. E, per quanto possa essere cinico, l’unico modo per farlo è prendere in considerazione i freddi numeri e le crude statistiche, cosa appunto non possibile sull’onda emotiva perché si finisce col sentirsi dire “eh ma sei un mostro, pensi alle statistiche con una persona uccisa?”. Ma, ripeto, questo è l’unico modo per capire se ci sia o meno un problema criminologico e culturale.
In Italia abbiamo poco più di trecento omicidi all’anno e siamo tra i Paesi europei col più basso tasso di omicidi. Di questi, poco meno della metà(circa 45%) sono omicidi commessi nell’ambito di rapporti di coppia, finiti o in essere. Tra questi nel 70% dei casi le vittime sono donne per mano di un uomo, nel 30% le vittime sono uomini per mano di una donna.
Chiaramente non è possibile stabilire a tavolino quale sia il numero socialmente tollerabile di omicidi ma penso che sia in qualche modo “fisiologico”(passami il termine)che un certo numero di omicidi venga commesso. A livello comparatistico l’Italia è, come ho già scritto, uno dei Paesi europei col più basso tasso di omicidi e, all’interno della categoria “omicidi”, quelli che vengono impropriamente definiti “femminicidi” sono solo una parte. Chiaramente, pur nel numero molto basso in valore assoluto, all’interno della categoria, anch’essa impropria, degli “omicidi di genere” esiste una sproporzione tra donne uccise da uomini e uomini uccisi da donne: 70% VS 30%. Ma se andiamo a vedere i dati sugli omicidi complessivi, esclusi quelli “di genere”, vediamo che nel 90% degli omicidi l’autore è un uomo. Quindi abbiamo una sproporzione ancor più evidente, che nulla ha a che vedere con una presunta mentalità patriarcale.
Insomma, messa da parte l’emotività, l’analisi di numeri e statistiche disegna una realtà nella quale parlare di emergenza sociale in relazione ai cosiddetti “femminicidi” è, quanto meno, una forzatura. Blaterare di “educare tutti gli uomini” e simili è semplicemente folle e chi lo fa, a mio parere, rientra, per dirla con Eco, tra quella “gente che di solito veniva messa a tacere dai compagni”.

Resta ovviamente fermo che ognuno abbia il diritto di manifestare per quel che vuole e di portare avanti le battaglie che preferisce, ma penso anche che dovrebbe esserci una maggiore consapevolezza sui corretti contorni delle battaglie che si vogliono sostenere: se non si è in grado neanche di capire la reale portata di una questione, difficilmente si potrà dare un contributo utile all’individuazione e alla soluzione degli eventuali problemi connessi. Il tutto si riduce a un mero sfogo di pancia, che può anch’esso essere legittimo ma è fine a se stesso.
 
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