E' pur vero che col senno del poi son bravi tutti. Anche fior fior di professionisti "sbagliano" le proprie valutazioni, o meglio le proprie previsioni, è nella natura delle cose e in fin dei conti di 'certezze', alla fin fine, non le da nessun calciatore a priori, ma proprio nessuno. La verità è che quando si guarda un giovane alla ribalta possono colpire le movenze, la capacità di essere subito incisivo, alcuni numeri tecnici che lascino presagire ad abilità di uno contro uno fuori dalla norma, l'atletismo, ecc ecc...ma la costanza e la continuità che fanno di un talento un vero e proprio campione dipendono da fattori plurimi, molti di questi imponderabili in un lasso di tempo così ampio com'è quello di una carriera calcistica: la professionalità, lo spirito di sacrificio, il restare umili e concentrati, la fortuna di trovare un contesto di squadra e l'immediata fiducia/simpatia di un allenatore che ti lancia e difende, e ancora tanto altro.