...ribadisce in un impeto d'orgoglio una ritrovata filosofia e dimensione e nelle intenzioni dovrebbe recidere ogni punto di contatto con la lenta agonia del crepuscolo della precedente gestione. Molto bene.
Fatto il "trenta" (circa) ed appurata l'impossibilità materiale di sfociare nel "trentuno", con un VITALE quarto posto da centrare ad ogni costo, il tapparsi il naso, marginalmente "svilendosi" per reclutare (anche a tempo determinato) il tassello di svolta per il raggiungimento dell'obiettivo, potrebbe rivelarsi in definitiva un compromesso intelligente...
Amico mio, ho fatto meno fatica a parafrasare alcune cantiche della Divina Commedia al liceo.
Si scherza eh, complimenti per forma e linguaggio!
Tornando a noi: se il problema fosse numerico, come in effetti è, sarebbe utile usufruire di un paio di prestiti nei ben noti ruoli che lo richiedono. Difficilmente, ahimè, la qualità di questi rincalzi in prestito secco soddisfa le esigenze di una squadra come il Milan; io concordo con la tua visione, poichè nel nostro caso - per essere meno formali - meglio due prestiti secchi (mirati) che un calcio nelle palle. Il problema è che la rosa si amplierebbe ulteriormente, mettendo a rischio l'omeostasi dello spogliatoio e mettendo in difficoltà il Mister. La soluzione? Emarginare, tribunandoli, i vari Paletta, Sosa e Niang: gentaglia che è rimasta a mettere i bastoni tra le ruote quando voleva essere ceduta, rifiutando, però, ogni destinazione.