con il napoli che andava lento, l'inter che fa pietà, la fiorentina che ha fuori tutto l'attacco e senza fare le coppe come minimo potevamo essere terzi a questo punto.
se un allenatore non cura i dettagli per me può cambiare mestiere come in qualsiasi lavoro manageriale. Poi se ti pagano un milione l'anno e non curi i dettagli che ci stai a fare????
per me il problema di pippo è che ha una mentalità e sta dando una mentalità alla squadra da perdenti e contropiedisti che non ha niente a che fare con il milan.
se la filosofia della juve è vincere è l'unica cosa che conta (infatti per loro qualsiasi mezzo per vincere va bene) per noi almeno da quando berlusconi è al milan era vitale avere un bel gioco e comandare sul campo ed è questo che ci rendeva la squadra più bella e stimata nel mondo, ora questa mentalità non esiste più.
non è una questione di rosa ma di mentalità, infatti anche a genova si giocava tutto di contropiede.
Il contropiede è l'arma più efficace che può utilizzare questo Milan, visto che la squadra è fatta di contropiedisti.
Le partite peggiori (Fiorentina, Cagliari, Palermo) sono state fatte nel momento in cui si è passati al pressing e alla difesa alta per andare incontro alle richieste dei piani alti.
Trovo comunque fin troppo severe le critiche a Inzaghi.
I casi sono due: o la rosa è forte (il che vorrebbe dire che è stato eccessivamente criticato l'operato della società sul mercato degli ultimi anni così come i giudizi negativi su certi giocatori) e Inzaghi non la sta facendo rendere al meglio. Oppure la rosa non è di alto livello e Inzaghi sta facendo quel che può per cementare un gruppo sul piano del gioco e della mentalità.
Inzaghi è partito e ha a che fare con un mucchio di incertezze: Abate, El Shaarawy, Honda, De Sciglio, Menez, Zapata, Poli Torres, Pazzini, Niang, Van Ginkel, Poli, Essien...Tutti giocatori che per vari motivi (ambientamento, discontinuità, carriera in parabola discendente, scarsa forma, fragilità mentale) non davano garanzie. Oltretutto, normalmente le rose vengono rifondate dopo una stagione pessima, per spezzare quanti più fili possibili che possano legare una precedente stagione negativa con quella successiva da cui ripartire. Questo invece non si è verificato, dato che la rosa è stata solo puntellata.
Il tutto in un clima societario decisamente poco consono per allenatore, staff e giocatori.
Oggettivamente, uno scenario simile sarebbe difficoltoso perfino per un allenatore pluridecorato ed è ulteriormente gravoso per un emergente come Inzaghi.