Kiev, messaggi chiari di pulizia etnica

Andris

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La scorsa settimana un parlamentare del partito presidenziale Servo del Popolo in televisione ha usato la lingua russa, cosa che per decreto Zelensky ha proibito negli spazi pubblici nonostante sia la prima lingua madre di milioni di cittadini tuttora residenti
Uno dei tanti decreti che appaiono dal nulla a Kiev, praticamente il parlamento è una sua dependance dall'anno scorso.
Peraltro compreso il presidente stesso che fino al 2017 non conosceva la lingua ucraina, l'ha studiata unicamente per la candidatura non per altre esigenze, e ancora oggi si esprime male perchè la sua lingua madre è il russo.

A stretto giro è arrivato il messaggio di uno dei suoi pretoriani, ovvero il segretario del consiglio di sicurezza , "curiosamente" questo non l'ha tradotto in inglese come fa solitamente nei post dove vuole rilevanza internazionale ma l'ha lasciato in ucraino.

Infatti già si tende a sottostimare mediaticamente la violenza verbale e non solo dei soggetti che detengono il potere a Kiev, altrimenti casca l'artificio ideologico per cui chi viene attaccato sia un bonaccione affabile che non avrebbe fatto male a un moscerino a cui rivolgere tutta la nostra empatia ma improvvisamente sia divenuto uno strenuo patriota che liquida gli invasori con le armi occidentali, figuriamoci quando si usa unicamente la lingua ucraina come se fosse solo una faccenda interna.

Un paese che si candida a far parte dell'Unione europea non può in alcun modo avere dei fascisti del genere nelle istituzioni.
A Bruxelles pochissimi ancora hanno la libertà di dirlo apertamente, questo dimostra l'assenza di libertà delle istituzioni europee.
Questo paese va assolutamente bloccato e tenuto congelato a lungo, come successo alla Turchia dall'arrivo di Erdogan che prima di lui aveva chiesto nel 1999 di entrare in UE, finchè non si innesta un minimo di democrazia liberale il che non significa votare e basta altrimenti quasi tutta l'Africa lo sarebbe.

Nella stessa giornata in cui Danilov ha scritto questo manifesto di violenza di stato in Italia c'erano i cercatori di fascisti della sinistra impegnati a vedere al replay la parata del 2 giugno per trovare fascisti tra i militari.
Fa ridere ma è andata proprio così, viene scritto pubblicamente questo e loro urlavano a Roma per un braccio teso o un urlo "Decima".

"I nostalgici del mondo russo, che credono di avere il diritto di usare la lingua russa in Ucraina, non hanno posto sui media o in politica e in Ucraina in generale.
Tutti i basta.rdi filorussi che hanno tradito il paese per 30 anni saranno eliminati alla radice come rifiuti tossici di Mosca"


Se andate al museo della seconda guerra mondiale di Danzica, bellissimo museo per inciso, troverete frasi praticamente identiche riportate nelle sale appena prima di tragedie di pulizia etnica con tanto di video per mostrarle.
Non mi riferisco alle solite "famose" dittature di allora (Hitler, Stalin etc), bensì a quelle meno sulla bocca di tutti (Ustacia etc) che coinvolgono pure gli ucraini tra gli altri.
Non parliamo quindi di rischi ipotetici, sono cose già avvenute e proprio nell'indifferenza altrui quando lo si pronunciava pensando che non sarebbero passati alle vie di fatto che portarono alla soppressione di centinaia di migliaia di persone tra le varie barbarie.
E questo può succedere anche oggi, non c'entra assolutamente nulla la guerra in corso perchè erano idee già radicate (dall'indipendenza il movimento nazionalista ha sempre temuto un rigurgito russo e impedito i riconoscimenti ufficiali, così come in Lettonia ed Estonia) semplicemente prima non era opportuno palesarle mentre ora pensano di essere esentati dalle condanne occidentali.
E hanno ragione perchè ad oggi Bruxelles condanna se parli male di una persona transessuale ma non una parola su pulizia etnica preannunciata.
Durante il governo Poroshenko venne abrogata tra i primi provvedimenti la legge delle lingue minoritarie, tra cui il russo, approvata due anni prima e allora ci furono le condanne dei politici europei
Oggi invece si tace se milioni di persone sono privati della propria identità per un decreto presidenziale.

Infine è bene sottolineare che in Russia da quando è in corso questa guerra non c'è la stessa discriminazione interna verso tutto ciò che è ucraino, è una scelta unilaterale di Kiev.
Il governo ucraino viene considerato ufficialmente nazista come è noto, ma nulla vieta di usare la cultura ucraina in Russia.
Posto che a noi europei non interesserebbe comunque, perchè non hanno chiesto di aderire all'UE al contrario di Kiev che si troverebbe al tavolo con paese democratici ergo sugli ucraini non si può tacere.
 

fabri47

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I russi non sono dei santi, sono dei criminali e l'abbiamo già detto. Ma ciò non toglie nei vertici ucraini ci sono degli animali. Vi ricordate la Lega dei primi tempi? Bene, solo che alle parole fanno seguire i fatti.
 

Marilson

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La scorsa settimana un parlamentare del partito presidenziale Servo del Popolo in televisione ha usato la lingua russa, cosa che per decreto Zelensky ha proibito negli spazi pubblici nonostante sia la prima lingua madre di milioni di cittadini tuttora residenti
Uno dei tanti decreti che appaiono dal nulla a Kiev, praticamente il parlamento è una sua dependance dall'anno scorso.
Peraltro compreso il presidente stesso che fino al 2017 non conosceva la lingua ucraina, l'ha studiata unicamente per la candidatura non per altre esigenze, e ancora oggi si esprime male perchè la sua lingua madre è il russo.

A stretto giro è arrivato il messaggio di uno dei suoi pretoriani, ovvero il segretario del consiglio di sicurezza , "curiosamente" questo non l'ha tradotto in inglese come fa solitamente nei post dove vuole rilevanza internazionale ma l'ha lasciato in ucraino.

Infatti già si tende a sottostimare mediaticamente la violenza verbale e non solo dei soggetti che detengono il potere a Kiev, altrimenti casca l'artificio ideologico per cui chi viene attaccato sia un bonaccione affabile che non avrebbe fatto male a un moscerino a cui rivolgere tutta la nostra empatia ma improvvisamente sia divenuto uno strenuo patriota che liquida gli invasori con le armi occidentali, figuriamoci quando si usa unicamente la lingua ucraina come se fosse solo una faccenda interna.

Un paese che si candida a far parte dell'Unione europea non può in alcun modo avere dei fascisti del genere nelle istituzioni.
A Bruxelles pochissimi ancora hanno la libertà di dirlo apertamente, questo dimostra l'assenza di libertà delle istituzioni europee.
Questo paese va assolutamente bloccato e tenuto congelato a lungo, come successo alla Turchia dall'arrivo di Erdogan che prima di lui aveva chiesto nel 1999 di entrare in UE, finchè non si innesta un minimo di democrazia liberale il che non significa votare e basta altrimenti quasi tutta l'Africa lo sarebbe.

Nella stessa giornata in cui Danilov ha scritto questo manifesto di violenza di stato in Italia c'erano i cercatori di fascisti della sinistra impegnati a vedere al replay la parata del 2 giugno per trovare fascisti tra i militari.
Fa ridere ma è andata proprio così, viene scritto pubblicamente questo e loro urlavano a Roma per un braccio teso o un urlo "Decima".

"I nostalgici del mondo russo, che credono di avere il diritto di usare la lingua russa in Ucraina, non hanno posto sui media o in politica e in Ucraina in generale.
Tutti i basta.rdi filorussi che hanno tradito il paese per 30 anni saranno eliminati alla radice come rifiuti tossici di Mosca"


Se andate al museo della seconda guerra mondiale di Danzica, bellissimo museo per inciso, troverete frasi praticamente identiche riportate nelle sale appena prima di tragedie di pulizia etnica con tanto di video per mostrarle.
Non mi riferisco alle solite "famose" dittature di allora (Hitler, Stalin etc), bensì a quelle meno sulla bocca di tutti (Ustacia etc) che coinvolgono pure gli ucraini tra gli altri.
Non parliamo quindi di rischi ipotetici, sono cose già avvenute e proprio nell'indifferenza altrui quando lo si pronunciava pensando che non sarebbero passati alle vie di fatto che portarono alla soppressione di centinaia di migliaia di persone tra le varie barbarie.
E questo può succedere anche oggi, non c'entra assolutamente nulla la guerra in corso perchè erano idee già radicate (dall'indipendenza il movimento nazionalista ha sempre temuto un rigurgito russo e impedito i riconoscimenti ufficiali, così come in Lettonia ed Estonia) semplicemente prima non era opportuno palesarle mentre ora pensano di essere esentati dalle condanne occidentali.
E hanno ragione perchè ad oggi Bruxelles condanna se parli male di una persona transessuale ma non una parola su pulizia etnica preannunciata.
Durante il governo Poroshenko venne abrogata tra i primi provvedimenti la legge delle lingue minoritarie, tra cui il russo, approvata due anni prima e allora ci furono le condanne dei politici europei
Oggi invece si tace se milioni di persone sono privati della propria identità per un decreto presidenziale.

Infine è bene sottolineare che in Russia da quando è in corso questa guerra non c'è la stessa discriminazione interna verso tutto ciò che è ucraino, è una scelta unilaterale di Kiev.
Il governo ucraino viene considerato ufficialmente nazista come è noto, ma nulla vieta di usare la cultura ucraina in Russia.
Posto che a noi europei non interesserebbe comunque, perchè non hanno chiesto di aderire all'UE al contrario di Kiev che si troverebbe al tavolo con paese democratici ergo sugli ucraini non si può tacere.

immagino sia tuo questo commento? Non mi sembra copia incollato. Comunque condivido tutto. Alla retorica di chi voleva farci credere che gli ucraini erano "uguali a noi", bisogna rispondere con forza. No, non e' cosi. Sono un'altra faccia della stessa feccia. Ucraini e Russi hanno tutto da condividere, e stanno esattamente dall'altra parte del nostro modo di vivere, delle nostre usanze, della nostra democrazia. Prendere una delle due parti e' semplicemente folle, chiunque sia. Quello che hai detto in questo post spiega egregiamente il concetto. Stiamo nel bel mezzo di questo contesto storico e ogni analisi a caldo e' prontamente silenziata dalla propaganda, da ambo le parti. Impossibile parlarne ora. Ma, state certi, tra qualche anno a bocce ferme si dovra' per forza di cose parlare di cosa e' successo in ucraina durante questa guerra, del ruolo del governo e degli oligarchi ucraini che usano di fatto tattiche ultra nazionaliste di matrice nazifascista. Uno schifo incredibile.
 

Maldini82

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Se un parlamentare italiano parlasse tunisino in una tv nazionale, avremmo le stesse reazioni identiche qui
 
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Se un parlamentare italiano parlasse tunisino in una tv nazionale, avremmo le stesse reazioni identiche qui

Perché tunisino?
Visto che parliamo di russia e ucraina, sarebbe come se un parlamentare italiano parlasse in siciliano, o sardo, o veneto in una tv nazionale.

Va bene che ora sta tentando in tutti i modi di non far sembrare russia e ucraina la stessa identica cosa, ma così mi pare un po' troppo :asd:
Russia e ucraina SONO la stessa identica cosa.
Stessa cultura.
Stessa politica.
Stessa corruzione.
Stesso modo di ragionare.
 

fabri47

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Perché tunisino?
Visto che parliamo di russia e ucraina, sarebbe come se un parlamentare italiano parlasse in siciliano, o sardo, o veneto in una tv nazionale.

Va bene che ora sta tentando in tutti i modi di non far sembrare russia e ucraina la stessa identica cosa, ma così mi pare un po' troppo :asd:
Russia e ucraina SONO la stessa identica cosa.
Stessa cultura.
Stessa politica.
Stessa corruzione.
Stesso modo di ragionare.
Semplicemente gli Ucraini sono benedetti dai dem USA. Come qui in Italia quando Di Maio alleandosi con Draghi e con il PD è diventato uno statista, dopo che gli stessi gliene hanno dette di ogni.
 

Maldini82

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Perché tunisino?
Visto che parliamo di russia e ucraina, sarebbe come se un parlamentare italiano parlasse in siciliano, o sardo, o veneto in una tv nazionale.

Va bene che ora sta tentando in tutti i modi di non far sembrare russia e ucraina la stessa identica cosa, ma così mi pare un po' troppo :asd:
Russia e ucraina SONO la stessa identica cosa.
Stessa cultura.
Stessa politica.
Stessa corruzione.
Stesso modo di ragionare.
No, non sono la stessa cosa.
Sono due paesi diversi.
Come lo sarebbero italia e tunisia, da qui l'esempio

Il siciliano è un dialetto. Non una lingua.
 
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