Aggiungiamo che Suning prese l’Inter a Giugno 2016, e l’aumento da 241,3 milioni a 320 milioni per Ottobre 2017 è stato fatto nell’arco di appena 16 mesi.
Un’Inter che, quando la prese Suning, era disastrata. Queste le parole di Bucchioni a Giugno 2016, poco prima che l’Inter venisse rilevata da Suning
“L’accelerata sull’acquisto dell’Internon deve sorprendere. Abbiamo scritto più volte nel recente passato, facendo arrabbiare i tifosi nerazzurri, ma questa è l’amara realtà – ha scritto su Tmw -, che lo stato della società nerazzurra era ed è in stato pre-fallimentare. Lo era anche nel 2013 quando Moratti ha venduto a Thohir. Ora vengono fuori i veri contorni di quell’operazione. L’indonesiano altro non è che un finanziere che si è accollato i debiti dell’Inter, li ha ristrutturati e spalmati con le banche fino al 2019 grazie alla sua forza economica, ma ha fatto funzionare le cose solo prestando soldi di sue finanziarie che ora vorranno rientrare con un interesse molto alto.
Di sicuro Thohir chiuderà l’operazione Inter guadagnandoci senza lasciare niente, ha soltanto evitato il fallimento tre anni fa e qualcuno dirà comunque che non è poco. Moratti ha sempre pilotato le cose forte del suo 29 per cento, sicuro che un giorno le cose sarebbero cambiate. Una volta salvata l’Inter dal fallimento, ha provato a riprenderla formando una cordata di industriali italiani suoi amici (anche l’ex Pellegrini), ma stavolta non ce l’ha fatta.”
Suning, innestatosi su simili macerie, portò, come detto, l’Inter dall’avere ricavi di 241,3 milioni nella stagione 2015/2016 (chiedo venia, non erano 187, ricordavo male e vado a correggere) all’avere ricavi di 320 milioni nel fatidico Ottobre 2017.
Un aumento del 33%.
In poco più di un anno.
Noi, a 13 mesi dall’insediamento dello strozzino, siamo ancora fermi.