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Il presidente dell'associazione cinema lancia l'allarme:
"Mancano all'appello 500 schermi sui circa 3600 che abbiamo in Italia in 1300 cinema.
Andiamo verso un meno 20 per cento e, se non si prendono provvedimenti, il settore è a rischio
Fasi di chiusura e di ripartenza si sono susseguite in questi due anni, si è gettato il seme della diffidenza verso questi luoghi. Mentre il mondo torna alla normalità, dalla Francia al Regno Unito alla Spagna il 2021 è stato un anno di ripresa, da noi non è accaduto, troppe restrizioni
Meno 70 per cento nel 2021, tra incassi e presenze, rispetto alla media del periodo 2017-2019.
I soli dati del botteghino non restituiscono il quadro, soprattutto di tanti spettatori adulti scomparsi
Nel 2021 sono arrivati in sala 353 film di cui 153 nazionali e di questi solo 4 o 5 hanno fatto incassi
Chiediamo al governo una finestra dinamica tra la distribuzione di un film in sala e sulle piattaforme, 90 giorni potrebbe essere un primo fondamentale passo.
Allo stesso tempo l'esercizio cinematografico chiede uno sforzo collettivo alla produzione, agli autori e agli artisti italiani per non lasciare che prevalga il consumo domestico di film.
L'altro allarme infatti è nel fatto che, a fronte di oltre 900 produzioni approntate o in fase di completamento, al 99 per cento finanziate dallo Stato, non più del 35 per cento sembra destinato alle sale cinematografiche, sempre più spesso facendovi capolino prima di dirottare su piattaforme e tv"
Ansa
"Mancano all'appello 500 schermi sui circa 3600 che abbiamo in Italia in 1300 cinema.
Andiamo verso un meno 20 per cento e, se non si prendono provvedimenti, il settore è a rischio
Fasi di chiusura e di ripartenza si sono susseguite in questi due anni, si è gettato il seme della diffidenza verso questi luoghi. Mentre il mondo torna alla normalità, dalla Francia al Regno Unito alla Spagna il 2021 è stato un anno di ripresa, da noi non è accaduto, troppe restrizioni
Meno 70 per cento nel 2021, tra incassi e presenze, rispetto alla media del periodo 2017-2019.
I soli dati del botteghino non restituiscono il quadro, soprattutto di tanti spettatori adulti scomparsi
Nel 2021 sono arrivati in sala 353 film di cui 153 nazionali e di questi solo 4 o 5 hanno fatto incassi
Chiediamo al governo una finestra dinamica tra la distribuzione di un film in sala e sulle piattaforme, 90 giorni potrebbe essere un primo fondamentale passo.
Allo stesso tempo l'esercizio cinematografico chiede uno sforzo collettivo alla produzione, agli autori e agli artisti italiani per non lasciare che prevalga il consumo domestico di film.
L'altro allarme infatti è nel fatto che, a fronte di oltre 900 produzioni approntate o in fase di completamento, al 99 per cento finanziate dallo Stato, non più del 35 per cento sembra destinato alle sale cinematografiche, sempre più spesso facendovi capolino prima di dirottare su piattaforme e tv"
Ansa