Intelligence USA: "Diamo armi all'Ucraina, ma non ci dicono tutto. Che fine fanno?"

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Toby rosso nero

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Articolo del New York Times dettato dall'Intelligence USA che si lamenta di come l'Ucraina e Zelensky gestiscono la guerra e condividono le informazioni con gli USA, invitando l'amministrazione Biden a fare più attenzione.

"Nonostante le forniture di Washington non si siano mai fermate, il governo e i vertici militari di Volodymyr Zelensky limitano le informazioni da fornire agli alleati. Tra briefing poco frequenti e aggiornamenti mai forniti, gli americani non possono dire con certezza che fine facciano le armi che inviano nel Paese in guerra con Putin.
Inviamo loro armi, ma sappiamo più sulle azioni dei russi.
I governi spesso nascondono informazioni al pubblico per motivi di sicurezza operativa. Ma queste lacune informative all’interno del governo degli Stati Uniti potrebbero rendere più difficile per l’amministrazione Biden decidere come indirizzare gli aiuti militari, visto che invia miliardi di dollari di armi all’Ucraina.
Il processo di invio è solido e sicuro: prevede una richiesta degli ucraini e include una valutazione degli Stati Uniti sul tipo di equipaggiamento di cui hanno bisogno e della velocità con cui i militari possono imparare ad usarli. Ma il buco nero si crea quando queste forniture finiscono nelle mani dei soldati ucraini. A quel punto è difficile scoprire che fine facciano e come vengano impiegate.
I funzionari ucraini non vogliono dare informazioni che potrebbero incoraggiare gli Stati Uniti e gli altri partner occidentali a rallentare il flusso di armi."


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Blu71

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Articolo del New York Times dettato dall'Intelligence USA che si lamenta di come l'Ucraina e Zelensky gestiscono la guerra e condividono le informazioni con gli USA, invitando l'amministrazione Biden a fare più attenzione.

"Nonostante le forniture di Washington non si siano mai fermate, il governo e i vertici militari di Volodymyr Zelensky limitano le informazioni da fornire agli alleati. Tra briefing poco frequenti e aggiornamenti mai forniti, gli americani non possono dire con certezza che fine facciano le armi che inviano nel Paese in guerra con Putin.
Inviamo loro armi, ma sappiamo più sulle azioni dei russi.
I governi spesso nascondono informazioni al pubblico per motivi di sicurezza operativa. Ma queste lacune informative all’interno del governo degli Stati Uniti potrebbero rendere più difficile per l’amministrazione Biden decidere come indirizzare gli aiuti militari, visto che invia miliardi di dollari di armi all’Ucraina.
Il processo di invio è solido e sicuro: prevede una richiesta degli ucraini e include una valutazione degli Stati Uniti sul tipo di equipaggiamento di cui hanno bisogno e della velocità con cui i militari possono imparare ad usarli. Ma il buco nero si crea quando queste forniture finiscono nelle mani dei soldati ucraini. A quel punto è difficile scoprire che fine facciano e come vengano impiegate.
I funzionari ucraini non vogliono dare informazioni che potrebbero incoraggiare gli Stati Uniti e gli altri partner occidentali a rallentare il flusso di armi."


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Magari le rivendono in nero ai russi.
 

gabri65

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Articolo del New York Times dettato dall'Intelligence USA che si lamenta di come l'Ucraina e Zelensky gestiscono la guerra e condividono le informazioni con gli USA, invitando l'amministrazione Biden a fare più attenzione.

"Nonostante le forniture di Washington non si siano mai fermate, il governo e i vertici militari di Volodymyr Zelensky limitano le informazioni da fornire agli alleati. Tra briefing poco frequenti e aggiornamenti mai forniti, gli americani non possono dire con certezza che fine facciano le armi che inviano nel Paese in guerra con Putin.
Inviamo loro armi, ma sappiamo più sulle azioni dei russi.
I governi spesso nascondono informazioni al pubblico per motivi di sicurezza operativa. Ma queste lacune informative all’interno del governo degli Stati Uniti potrebbero rendere più difficile per l’amministrazione Biden decidere come indirizzare gli aiuti militari, visto che invia miliardi di dollari di armi all’Ucraina.
Il processo di invio è solido e sicuro: prevede una richiesta degli ucraini e include una valutazione degli Stati Uniti sul tipo di equipaggiamento di cui hanno bisogno e della velocità con cui i militari possono imparare ad usarli. Ma il buco nero si crea quando queste forniture finiscono nelle mani dei soldati ucraini. A quel punto è difficile scoprire che fine facciano e come vengano impiegate.
I funzionari ucraini non vogliono dare informazioni che potrebbero incoraggiare gli Stati Uniti e gli altri partner occidentali a rallentare il flusso di armi."


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E piano piano qualcuno comincia a pensare ad una exit strategy per evitare figure ridicole.

Andrà a finire come in Afghanistan?
 

Swaitak

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Articolo del New York Times dettato dall'Intelligence USA che si lamenta di come l'Ucraina e Zelensky gestiscono la guerra e condividono le informazioni con gli USA, invitando l'amministrazione Biden a fare più attenzione.

"Nonostante le forniture di Washington non si siano mai fermate, il governo e i vertici militari di Volodymyr Zelensky limitano le informazioni da fornire agli alleati. Tra briefing poco frequenti e aggiornamenti mai forniti, gli americani non possono dire con certezza che fine facciano le armi che inviano nel Paese in guerra con Putin.
Inviamo loro armi, ma sappiamo più sulle azioni dei russi.
I governi spesso nascondono informazioni al pubblico per motivi di sicurezza operativa. Ma queste lacune informative all’interno del governo degli Stati Uniti potrebbero rendere più difficile per l’amministrazione Biden decidere come indirizzare gli aiuti militari, visto che invia miliardi di dollari di armi all’Ucraina.
Il processo di invio è solido e sicuro: prevede una richiesta degli ucraini e include una valutazione degli Stati Uniti sul tipo di equipaggiamento di cui hanno bisogno e della velocità con cui i militari possono imparare ad usarli. Ma il buco nero si crea quando queste forniture finiscono nelle mani dei soldati ucraini. A quel punto è difficile scoprire che fine facciano e come vengano impiegate.
I funzionari ucraini non vogliono dare informazioni che potrebbero incoraggiare gli Stati Uniti e gli altri partner occidentali a rallentare il flusso di armi."


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le nostre se le prendono i russi dal cespuglio
 
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Accountability si chiama,; purtroppo come temevo si è creato un buco nero delle armi, ed effettivamente sarebbe il caso di darci un taglio, e mettere degli stop loss. Tra l'altro non tutto quel che è arrivato gli ucraini sanno usare, ed imparare nel mezzo di una guerra è alquanto improbo, inoltre pare non comunichino agli alleati nemmeno lo stato delle loro perdite, e quindi a momenti potrebbe verificarsi che ci siano le armi ma non gli operatori...
 

Blu71

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Accountability si chiama,; purtroppo come temevo si è creato un buco nero delle armi, ed effettivamente sarebbe il caso di darci un taglio, e mettere degli stop loss. Tra l'altro non tutto quel che è arrivato gli ucraini sanno usare, ed imparare nel mezzo di una guerra è alquanto improbo, inoltre pare non comunichino agli alleati nemmeno lo stato delle loro perdite, e quindi a momenti potrebbe verificarsi che ci siano le armi ma non gli operatori...

In pratica si mandano armi senza chiedere conto del loro reale utilizzo?:facepalm:
 

Toby rosso nero

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Stampa ucraina, riprendendo una notizia dalla Francia: "Le feci di Putin vengono raccolte in una valigetta dal 2019, dopo ogni viaggio. Gli escrementi vengono fatti sparire e riportati in Cremlino, affinché non si lascino tracce del suo DNA o del suo stato di salute. Anche dopo l'ultimo incontro con Macron è successa la stessa cosa."
 

Toby rosso nero

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Stampa ucraina, riprendendo una notizia dalla Francia: "Le feci di Putin vengono raccolte in una valigetta dal 2019, dopo ogni viaggio. Gli escrementi vengono fatti sparire e riportati in Cremlino, affinché non si lascino tracce del suo DNA o del suo stato di salute. Anche dopo l'ultimo incontro con Macron è successa la stessa cosa."

Scusate, quando l'ho letta non mi sono trattenuto dal postarla :asd:
 

Blu71

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Stampa ucraina, riprendendo una notizia dalla Francia: "Le feci di Putin vengono raccolte in una valigetta dal 2019, dopo ogni viaggio. Gli escrementi vengono fatti sparire e riportati in Cremlino, affinché non si lascino tracce del suo DNA o del suo stato di salute. Anche dopo l'ultimo incontro con Macron è successa la stessa cosa."

La stampa ucraina dovrebbe pensare a cose più serie.
 

Ringhio8

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Stampa ucraina, riprendendo una notizia dalla Francia: "Le feci di Putin vengono raccolte in una valigetta dal 2019, dopo ogni viaggio. Gli escrementi vengono fatti sparire e riportati in Cremlino, affinché non si lascino tracce del suo DNA o del suo stato di salute. Anche dopo l'ultimo incontro con Macron è successa la stessa cosa."
Questi si attaccano alla melma di putin, ALLA MELMA! e per loro si alzano cori da stadio mandando a bottane interi paesi... il nucleare in testa ce lo meritiamo a mani basse.
 
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