In un ballottaggio Meloni-Schlein, chi votereste?

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No, perché un titolo non immesso sul mercato non è soggetto a fluttuazioni.

In sostanza, nessuna agenzia di rating può declassare i titoli giapponesi, perché essi non vengono venduti, e quindi nessuna metrica di mercato può essere applicata ad essi.

E non è un caso se la nazionalizzazione parziale è ciò che molti Paesi, Germania compresa, fanno in tempi di crisi, per mettersi al riparo dalla speculazione selvaggia.
Certo che sono soggetti a rating, soltanto la grande parte del debito che il Giappone emette viene comprata dalla Bank of Japan. È il quantitative easing che ha fatto anche la BCE, è un modo per tenere bassi i tassi ed evitare che il debito esploda.

Il Giappone però è un paese con alto margine di tassazione, rispetto a noi, ha anche aziende leader in settori tecnologici e di innovazione. Anche per loro comunque non è tutto rose e fiori, la situazione è destinata a peggiorare
 

Mauricio

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No, perché un titolo non immesso sul mercato non è soggetto a fluttuazioni.

In sostanza, nessuna agenzia di rating può declassare i titoli giapponesi, perché essi non vengono venduti, e quindi nessuna metrica di mercato può essere applicata ad essi.

E non è un caso se la nazionalizzazione parziale è ciò che molti Paesi, Germania compresa, fanno in tempi di crisi, per mettersi al riparo dalla speculazione selvaggia.
I rating non ci sono per i titoli di stato giapponesi perchè non vengono venduti? Fatti una ricerca online e vedrai che ti sbagli su tutta la linea.
Ma poi anche a logica: secondo te i giapponesi comprano i titoli statali senza remunerazione? Certo che vanno applicate logiche di mercato anche se la maggior parte del debito è interno. Altrimenti i giapponesi si comprerebbero altri titoli e quelli statali non sarebbero allocati.
Comunque giusto per info, il debito è 10.000 miliardi di dollari, e circa un decimo, ovvero un trilione di dollari, è detenuto all’estero. Non proprio bruscolini, sono circa la metà del PIL italiano.
 

Sam

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Certo che sono soggetti a rating, soltanto la grande parte del debito che il Giappone emette viene comprata dalla Bank of Japan. È il quantitative easing che ha fatto anche la BCE, è un modo per tenere bassi i tassi ed evitare che il debito esploda.
Non sono soggetti alle fluttazioni del rating internazionale perché non esiste alcun mercato di titoli giapponesi.
S&P, o chi per lei, non può decidere il valore di un titolo che non si vende. Anche se lo declassasse non cambierebbe nulla, perché non essendo sul mercato, NESSUNO, se non chi lo emette, ne decreta il valore. Può declassare effettivamente un titolo che viene immesso sul mercato e che, quindi, è soggetto alla fiducia degli investitori terzi che quel titolo lo devono acquistare.

Facci caso: quando dicono che se i titoli continuano a scendere di valore vengono ritirati. Vengono ritirati che cosa vuol dire? Che non vengono più immessi nel mercato e che quindi vengono tenuti fuori dalle fluttuazioni.

Il meccanismo è lo stesso di Milan e Juventus.
La Juventus è quotata in borsa, il che vuol dire che il valore della società è strettamente legato alla fiducia che il mercato ha nei confronti dei suoi titoli.
Il Milan non è quotato in borsa. Non esistono investitori, perché i titoli sono in mano agli azionisti e possono essere acquistati SOLO se gli azionisti decidono di venderne le quote.

In sostanza, se la Juventus fosse stata al posto del Milan, nel 2016, non sarebbe mai potuta venire venduta a 700 mln (debiti inclusi), perché il valore dei suoi titoli, dopo anni di disastri sarebbe stato talmente basso che il valoredel club sarebbe stato molto più basso.
Nel caso del Milan, Berlusconi ha fatto il prezzo, perché non essendo quotato lui decide il valore della vendita, e qualcuno può scegliere se acquistarlo o meno. Motivo per il quale, quando Barbara volle quotarlo in borsa per attirare investitori, Silvio disse subito di no.

La Bearn Sterns venne acquistata a prezzo di saldo dalla JP Morgan proprio perché, al netto dell'intervento della Fed sui titoli tossici, il valore azionario era talmente basso che la banca venne praticamente regalata a Jamie Dimon.

Il Giappone però è un paese con alto margine di tassazione, rispetto a noi, ha anche aziende leader in settori tecnologici e di innovazione. Anche per loro comunque non è tutto rose e fiori, la situazione è destinata a peggiorare
Sì, ma i problemi dell'economia giapponese non sono legati al rapporto debito/PIL.
Hanno ben altri problemi in quell'area del mondo, e sono anche più vasti del singolo Giappone.
 

Sam

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I rating non ci sono per i titoli di stato giapponesi perchè non vengono venduti? Fatti una ricerca online e vedrai che ti sbagli su tutta la linea.
Ma poi anche a logica: secondo te i giapponesi comprano i titoli statali senza remunerazione? Certo che vanno applicate logiche di mercato anche se la maggior parte del debito è interno. Altrimenti i giapponesi si comprerebbero altri titoli e quelli statali non sarebbero allocati.
Comunque giusto per info, il debito è 10.000 miliardi di dollari, e circa un decimo, ovvero un trilione di dollari, è detenuto all’estero. Non proprio bruscolini, sono circa la metà del PIL italiano.
I rating non hanno alcun valore, perché non c'è nessun mercato che controbilancia il valore del singolo titolo.
In un mercato libero il prezzo di un prodotto è fatto da domanda e offerta. Ma quando un titolo non è immesso sul mercato non esiste tale equilibrio, perché chi lo detiene (l'emissario) ne fa il prezzo.
 
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Non sono soggetti alle fluttazioni del rating internazionale perché non esiste alcun mercato di titoli giapponesi.
Guarda che esiste eccome il mercato sui bond giapponesi. Giusto un quindici giorni fa, la Bank of Japan ha dovuto comprare in emergenza un sacco di bonds perché era iniziata un'ondata di sell-off.

Stanno attenti a tenere molto basso il rendimento comprandoli da sé - forse da qui l'equivoco del "non sono sul mercato" - ma il mercato certo che c'è. Anzi, ti dico che nel mondo di chi compra/vende bonds, è diventato ormai un "meme" lo shortare le obbligazioni governative giapponesi :asd: perché a detta di molti non è sostenibile un rendimento così basso e negativo

Fanno politiche moooolto conservative, si comprano i titoli da soli per evitare la speculazione e fino ad ora gli sta riuscendo molto bene, ma vediamo fin quando sarà sostenibile
 

Mauricio

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I rating non hanno alcun valore, perché non c'è nessun mercato che controbilancia il valore del singolo titolo.
In un mercato libero il prezzo di un prodotto è fatto da domanda e offerta. Ma quando un titolo non è immesso sul mercato non esiste tale equilibrio, perché chi lo detiene (l'emissario) ne fa il prezzo.
Sai cos’è un ETF?
Guardati questo LU0952581584. Replica l’andamento dei titoli giapponesi. Se vai sul sito DWS, sono riportate le posizioni dell’ETF, ti riporto solo alcuni esempi di ISIN:

JP1300371C98
JP1201801N46
JP1300321A34

Per i non addetti ai lavori traduco: esistono fondi extra Giappone, contrariamente a quanto riporta Sam, che investono in titoli statali Giapponesi. Ergo, se un investitore extra Jap vuole comprare un titolo statale giapponese, lo può fare in due modi: comprando quote del fondo con codice identificativo LU…, oppure direttamente i titoli di stato giapponesi, identificati con JP….
 

Sam

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Guarda che esiste eccome il mercato sui bond giapponesi. Giusto un quindici giorni fa, la Bank of Japan ha dovuto comprare in emergenza un sacco di bonds perché era iniziata un'ondata di sell-off.

Stanno attenti a tenere molto basso il rendimento comprandoli da sé - forse da qui l'equivoco del "non sono sul mercato" - ma il mercato certo che c'è. Anzi, ti dico che nel mondo di chi compra/vende bonds, è diventato ormai un "meme" lo shortare le obbligazioni governative giapponesi :asd: perché a detta di molti non è sostenibile un rendimento così basso e negativo

Fanno politiche moooolto conservative, si comprano i titoli da soli per evitare la speculazione e fino ad ora gli sta riuscendo molto bene, ma vediamo fin quando sarà sostenibile
Non è che stanno attenti, semplicemente non hanno interesse a rendere alto il rendimento perché sono gli stessi obbligazionisti.
Sarebbe come prendere una moneta da 50 euro e passarla da una mano all'altra.

Noi siamo obbligati ad alzare i tassi, ma perché non siamo in grado di controllare l'acquisto del titolo, in quanto essendo sul mercato, un terzo potrebbe non voler investire su un titolo il cui valore lo si gioca ai dadi e in cui la percentuale di perdita di denaro è elevata.
E quindi per renderlo appetibile il tasso di interesse aumenta, in quanto indicatore di rischio.

Noi giochiamo a poker. Loro no,
La differenza è come un buono fruttifero postale. Ha un tasso irrisorio perché il rischio è pressoché nullo.
 

Sam

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Guardati questo LU0952581584. Replica l’andamento dei titoli giapponesi. Se vai sul sito DWS, sono riportate le posizioni dell’ETF, ti riporto solo alcuni esempi di ISIN:

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Per i non addetti ai lavori traduco: esistono fondi extra Giappone, contrariamente a quanto riporta Sam, che investono in titoli statali Giapponesi. Ergo, se un investitore extra Jap vuole comprare un titolo statale giapponese
, lo può fare in due modi: comprando quote del fondo con codice identificativo LU…, oppure direttamente i titoli di stato giapponesi, identificati con JP….
A quanto ammonta la quota di debito giapponese in mano a creditori terzi?
 
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