Il Rilancio del Milan e il modello Borussia

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In questi giorni difficili mi capita spesso di confrontarmi sulla visione della gestione generale del Milan, soprattutto riguardo al cambio di allenatore e alla qualità della rosa. In verità mi capita già da qualche mese ormai, con diversi utenti (cosa piacevole peraltro) toccando alcuni concetti che per me sono basilari.

Per come vedo io il calcio, contano 70% la società, 25% i giocatori e 5% l'allenatore nel costruire una squadra di successo. Successo che, specifichiamo, non significa necessariamente vittoria, significa costruire squadre che durino, giochino bene, abbiano un'identità e, se gli astri lo vogliono e i soldi lo permettono, vinca di conseguenza.

Per fare qualche esempio, Atalanta e Empoli sono due società di gestione esemplare in Italia per i mezzi che hanno a disposizione, sebbene non puntino certo a vincere nulla.

Da questa estate seguo con particolare interesse i movimenti di quella che per me è una delle società migliori al mondo, il Borussia Dortmund, esempio di eccezionale professionalità e conoscenza del calcio. Una società che conta su un pubblico tra i più caldi e fedeli del mondo, una filosofia di gestione ben precisa e, da qualche anno, anche una filosofia di gioco ben radicata fin dal settore giovanile.

A partire dalla scorsa stagione sono stati ceduti gran parte dei leader, Aubameyang, Dembele, Sokratis, oltre a gran parte delle seconde linee, ricavando una cifra astronomica di circa 300 milioni (!!!). Naturalmente a Dortmund fanno queste cose ben sapendo in mente dove andare a parare (ogni riferimento a società a noi care non è casuale) e hanno definito, come meglio di loro in pochi sanno fare, un nuovo progetto tecnico.

Hanno investito in un gruppo di giocatori giovanissimi:
Akanji (22 anni)
Sancho (17!)
Philipp (23)
Dahoud (21)
Toljan (23)
Diallo (22)
Alcacer (24)
Wolff (22)
Hakimi (19)
Sergio Gomez (17!)

A questi hanno aggiunto qualche giocatore di livello ed esperienza come Witsel Delaney e Toprak (più i veloci transiti del flop Yarmolenko e del prestito di Batshuayi).

Inoltre, e questo completa il quadro di una società incredibile, hanno continuato da par loro a lanciare i giovani del vivaio, su tutti Bruun-Larsen (19 anni) ma anche Zagadou, Burnic e Isak, tutti arrivati giovanissimi e transitati dalle giovanili e squadre minori del Borussia.

Dunque una rosa giovanissima guidata dall'esperienza di alcuni veterani come Reus Schmelzer Kagawa Pizscek e giovani conferme come Pulisic Weigl Guerreiro. Un disegno ben preciso, un progetto tecnico con contorni chiari basato su ambizione e sopratutto tanta tanta tecnica, perchè tutti i giocatori selezionati in rosa hanno la caratteristica comune di avere buone basi atletiche, grande tecnica e saper giocare e pensare un calcio pulito e in velocità. Ovvero il DNA del Borussia da diverse stagioni, diciamo da Klopp in poi.

Per gestire questo progetto non si sono poi affidati al famoso tecnico top, anzi. Hanno fortemente cercato e voluto un profilo piuttosto esperto ma mai vincente, Lucien Favre. Lo svizzero già nell'altro Borussia aveva dimostrato grande capacità di lavorare coi giovani (anche il Borussia M ha un settore giovanile eccellente e acquista giocatori giovani per valorizzarli) ma ha poi saputo confermare le medesime capacità in quel di Nizza, con in mano una rosa di giovani e di talento facendo buonissimi risultati e imprimendo un gioco tecnico e in velocità come esattamente vogliono i gialloneri.

Dunque, ricapitolando, cessioni eccellenti e pesanti, budget importante reinvestito in giocatori giovani ma di grandissimo avvenire (Sancho, Gomez e Hakimi, per chi segue il calcio giovanile, sono tra i talenti più limpidi del calcio mondiale) seguendo sempre una linea tecnica ben precisa nella selezione. Infine (ripeto infine) affidando il tutto ad un allenatore coerente con questa idea, che sappia capire e valorizzare quello che la società gli intenda affidare.

I risultati vi invito semplicemente a vederli, sia in termini di vittorie che soprattutto di prestazioni.

Due giorni fa un incredibile 4-0 all'Altletico Madrid li ha portati alla ribalta, adesso tutti si stropicciano gli occhi per questa squadra giovane che gioca così bene (nelle ultime 5 partite hanno segnato 23 goal!!!). Eppure, cari amici milanisti, era tutto scritto. Perchè se nel calcio fai le cose per bene, con professionalità, idee chiare, coerenza, i risultati sono una piacevole conseguenza.

Ah dimenticavo, il bilancio del Borussa segna uno stabile più da tanti anni, a loro non servono assemblee straordinarie, aumenti di capitale o riunioni con la UEFA...

Inutile dire che questa è la mia idea del calcio, esempio magnifico di come anche noi dovremmo fare per rinascere (anzi, io dico che è l'unico modo per rinascere), ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Sempre un piacere leggerti, del resto ci confrontiamo ormai quotidianamente.
Sul tema sai però come la penso : la programmazione è basilare ed essenziale ma non possiamo prendere a modello società come il dortmund per il semplice motivo che la nostra maglia pesa , lo stadio è incredibilmente prestigioso e noi tifosi tremendamente pretenziosi.
I ragazzi da te citati , a meno che non parliamo di giovani fuoriclasse, da noi si brucerebbero sistematicamente.
Credo il nostro modello debba essere, questo si, il barcellona : un mix di campioni scelti ad hoc da far giocare con giovani promettenti con senso di appartenenza.
I rakitic li compri , nella cantera ti formi i giocatori 'normali' con la lieta sorpresa del campioncino e la strada è segnata.
Il milan di berlusconi non è forse nato cosi?
 

Lineker10

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Sempre un piacere leggerti, del resto ci confrontiamo ormai quotidianamente.
Sul tema sai però come la penso : la programmazione è basilare ed essenziale ma non possiamo prendere a modello società come il dortmund per il semplice motivo che la nostra maglia pesa , lo stadio è incredibilmente prestigioso e noi tifosi tremendamente pretenziosi.
I ragazzi da te citati , a meno che non parliamo di giovani fuoriclasse, da noi si brucerebbero sistematicamente.
Credo il nostro modello debba essere, questo si, il barcellona : un mix di campioni scelti ad hoc da far giocare con giovani promettenti con senso di appartenenza.
I rakitic li compri , nella cantera ti formi i giocatori 'normali' con la lieta sorpresa del campioncino e la strada è segnata.
Il milan di berlusconi non è forse nato cosi?

Piacere che contraccambio.

Certamente ci sono le dovute differenze, ogni ambiente è diverso e il Milan è speciale, senza dubbio.
Però attenti a non sottovalutare il Borussia perchè non è un ambiente semplice, non è l'Hoffenheim o il Leverkusen per intenderci. Lo stadio è il più caldo d'Europa e il pubblico è esigente. D'altronde tanti giocatori hanno avuto difficoltà lì, noi ricordiamo il caso di Immobile ma ce ne sono tanti.

Il modello Barcellona ora come ora è troppo lontano da noi. A meno che la proprietà inizi a pompare centinaia di milioni in stile PSG (ammesso che la UEFA lo consentirebbe) pensare di prendere i campioni è dura. Il segreto del Dortmund (ma in verità potremmo citare anche l'Atletico per esempio) è quello di prendere giovani fuoriclasse proprio, che pagano cari anche, come Sancho o Aubameyang, ma soprattutto seguendo un'idea tecnica chiara. Se vedi la loro rosa, è costruita secondo una filosofia ben precisa, non vengono presi giocatori per il nome o per la fama ma sempre secondo le loro caratteristiche.
 

_ET_

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In questi giorni difficili mi capita spesso di confrontarmi sulla visione della gestione generale del Milan, soprattutto riguardo al cambio di allenatore e alla qualità della rosa. In verità mi capita già da qualche mese ormai, con diversi utenti (cosa piacevole peraltro) toccando alcuni concetti che per me sono basilari.

Per come vedo io il calcio, contano 70% la società, 25% i giocatori e 5% l'allenatore nel costruire una squadra di successo. Successo che, specifichiamo, non significa necessariamente vittoria, significa costruire squadre che durino, giochino bene, abbiano un'identità e, se gli astri lo vogliono e i soldi lo permettono, vinca di conseguenza.

Per fare qualche esempio, Atalanta e Empoli sono due società di gestione esemplare in Italia per i mezzi che hanno a disposizione, sebbene non puntino certo a vincere nulla.

Da questa estate seguo con particolare interesse i movimenti di quella che per me è una delle società migliori al mondo, il Borussia Dortmund, esempio di eccezionale professionalità e conoscenza del calcio. Una società che conta su un pubblico tra i più caldi e fedeli del mondo, una filosofia di gestione ben precisa e, da qualche anno, anche una filosofia di gioco ben radicata fin dal settore giovanile.

A partire dalla scorsa stagione sono stati ceduti gran parte dei leader, Aubameyang, Dembele, Sokratis, oltre a gran parte delle seconde linee, ricavando una cifra astronomica di circa 300 milioni (!!!). Naturalmente a Dortmund fanno queste cose ben sapendo in mente dove andare a parare (ogni riferimento a società a noi care non è casuale) e hanno definito, come meglio di loro in pochi sanno fare, un nuovo progetto tecnico.

Hanno investito in un gruppo di giocatori giovanissimi:
Akanji (22 anni)
Sancho (17!)
Philipp (23)
Dahoud (21)
Toljan (23)
Diallo (22)
Alcacer (24)
Wolff (22)
Hakimi (19)
Sergio Gomez (17!)

A questi hanno aggiunto qualche giocatore di livello ed esperienza come Witsel Delaney e Toprak (più i veloci transiti del flop Yarmolenko e del prestito di Batshuayi).

Inoltre, e questo completa il quadro di una società incredibile, hanno continuato da par loro a lanciare i giovani del vivaio, su tutti Bruun-Larsen (19 anni) ma anche Zagadou, Burnic e Isak, tutti arrivati giovanissimi e transitati dalle giovanili e squadre minori del Borussia.

Dunque una rosa giovanissima guidata dall'esperienza di alcuni veterani come Reus Schmelzer Kagawa Pizscek e giovani conferme come Pulisic Weigl Guerreiro. Un disegno ben preciso, un progetto tecnico con contorni chiari basato su ambizione e sopratutto tanta tanta tecnica, perchè tutti i giocatori selezionati in rosa hanno la caratteristica comune di avere buone basi atletiche, grande tecnica e saper giocare e pensare un calcio pulito e in velocità. Ovvero il DNA del Borussia da diverse stagioni, diciamo da Klopp in poi.

Per gestire questo progetto non si sono poi affidati al famoso tecnico top, anzi. Hanno fortemente cercato e voluto un profilo piuttosto esperto ma mai vincente, Lucien Favre. Lo svizzero già nell'altro Borussia aveva dimostrato grande capacità di lavorare coi giovani (anche il Borussia M ha un settore giovanile eccellente e acquista giocatori giovani per valorizzarli) ma ha poi saputo confermare le medesime capacità in quel di Nizza, con in mano una rosa di giovani e di talento facendo buonissimi risultati e imprimendo un gioco tecnico e in velocità come esattamente vogliono i gialloneri.

Dunque, ricapitolando, cessioni eccellenti e pesanti, budget importante reinvestito in giocatori giovani ma di grandissimo avvenire (Sancho, Gomez e Hakimi, per chi segue il calcio giovanile, sono tra i talenti più limpidi del calcio mondiale) seguendo sempre una linea tecnica ben precisa nella selezione. Infine (ripeto infine) affidando il tutto ad un allenatore coerente con questa idea, che sappia capire e valorizzare quello che la società gli intenda affidare.

I risultati vi invito semplicemente a vederli, sia in termini di vittorie che soprattutto di prestazioni.

Due giorni fa un incredibile 4-0 all'Altletico Madrid li ha portati alla ribalta, adesso tutti si stropicciano gli occhi per questa squadra giovane che gioca così bene (nelle ultime 5 partite hanno segnato 23 goal!!!). Eppure, cari amici milanisti, era tutto scritto. Perchè se nel calcio fai le cose per bene, con professionalità, idee chiare, coerenza, i risultati sono una piacevole conseguenza.

Ah dimenticavo, il bilancio del Borussa segna uno stabile più da tanti anni, a loro non servono assemblee straordinarie, aumenti di capitale o riunioni con la UEFA...

Inutile dire che questa è la mia idea del calcio, esempio magnifico di come anche noi dovremmo fare per rinascere (anzi, io dico che è l'unico modo per rinascere), ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Mi trovi spesso d'accordo. Apprezzo molto quando parli di calcio e ti reputo competente.Sull'allenatore però devo dissentire.Conte nella stagione 2011 che ha chiuso senza sconfitta inventandosi un 352 che percentuale ha?da come si è evoluta la storia a striscie bianconere non mi pare sia stato un disegno tecnico studiato dalla società.ci sono tanti esempi oltre quelli riportati sopra...anche Zidane ne è un esempio.per come la vedo io,per giocare bene a calcio e sfruttare al massimo le capacità della rosa e degli investimenti fatti,le cose vanno fatte per forza con criterio è un disegno tecnico studiato con logica.per vincere però ti servono i grandi allenatori la cui incidenza è sopratutto mentale oltre che tecnica.rimanendo in percentuale direi di scindere le 2 cose,progetto tecnico e allenatore.se hai un progetto tecnico da 80% ed un allenatore da 30 % fai poca strada comunque.
 

Lineker10

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Mi trovi spesso d'accordo. Apprezzo molto quando parli di calcio e ti reputo competente.Sull'allenatore però devo dissentire.Conte nella stagione 2011 che ha chiuso senza sconfitta inventandosi un 352 che percentuale ha?da come si è evoluta la storia a striscie bianconere non mi pare sia stato un disegno tecnico studiato dalla società.ci sono tanti esempi oltre quelli riportati sopra...anche Zidane ne è un esempio.per come la vedo io,per giocare bene a calcio e sfruttare al massimo le capacità della rosa e degli investimenti fatti,le cose vanno fatte per forza con criterio è un disegno tecnico studiato con logica.per vincere però ti servono i grandi allenatori la cui incidenza è sopratutto mentale oltre che tecnica.rimanendo in percentuale direi di scindere le 2 cose,progetto tecnico e allenatore.se hai un progetto tecnico da 80% ed un allenatore da 30 % fai poca strada comunque.

Grazie prima di tutto.

Vero ma in quella stagione furono presi anche Pirlo Vidal Lichtsteiner. Conte è stato l'uomo giusto al posto giusto, la Juve certamente aveva un progetto tecnico serio e fatto bene (avevano addirittura costruito uno stadio), anche se veniva da stagioni disastrate, mancava proprio l'allenatore che valorizzasse tutto e Conte è stato l'uomo perfetto. Il fatto che fosse un progetto serio lo dimostra il fatto che dopo di lui la Juventus è andata addirittura meglio. Segno che hanno costruito una cosa duratura (purtroppo).

L'allenatore diciamo che deve massimizzare quello che ha a disposizione. Se hai un progetto tecnico ben costruito, una rosa completa e di talento, l'allenatore deve aggiungere ben poco. Certamente deve fare bene il suo lavoro.
Se hai una rosa costruita male e senza coerenza, un progetto raffazzonato alla meglio, l'allenatore non può farci nulla, ha il destino segnato.
 
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mmm codesto è un po' un luogo comune secondo me. Se la società iniziasse a muoversi in modo serio e coerente, facendo investimenti mirati in giovanissimi giocatori tra i più quotati al mondo (tipo Sancho), io credo che cambierebbe anche la mentalità dei tifosi di conseguenza.

Al Dortmund la tifoseria non è proprio tranquilla... ho preso loro come spunto proprio perchè è una piazza molto esigente.
Non è il Milan, certo, ma nemmeno un Hoffenheim per restare nella Bundesliga.

Su Elliott boh, per ora non mi esprimo. Ci hanno salvato e tanto basta per adesso, hanno portato uomini importanti in società, ma ancora non ho visto sinceramente che progetto tecnico abbiano in testa col Milan.

Il progetto tecnico lo deve mettere in moto la dirigenza. Mi pare che i fondi non manchino.
 
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Piacere che contraccambio.

Certamente ci sono le dovute differenze, ogni ambiente è diverso e il Milan è speciale, senza dubbio.
Però attenti a non sottovalutare il Borussia perchè non è un ambiente semplice, non è l'Hoffenheim o il Leverkusen per intenderci. Lo stadio è il più caldo d'Europa e il pubblico è esigente. D'altronde tanti giocatori hanno avuto difficoltà lì, noi ricordiamo il caso di Immobile ma ce ne sono tanti.

Il modello Barcellona ora come ora è troppo lontano da noi. A meno che la proprietà inizi a pompare centinaia di milioni in stile PSG (ammesso che la UEFA lo consentirebbe) pensare di prendere i campioni è dura. Il segreto del Dortmund (ma in verità potremmo citare anche l'Atletico per esempio) è quello di prendere giovani fuoriclasse proprio, che pagano cari anche, come Sancho o Aubameyang, ma soprattutto seguendo un'idea tecnica chiara. Se vedi la loro rosa, è costruita secondo una filosofia ben precisa, non vengono presi giocatori per il nome o per la fama ma sempre secondo le loro caratteristiche.

Il BVB è una società importante, ma il Milan lo è enormemente di più, peraltro in un periodo di crisi nera minimo quinquennale. Ergo sarebbe molto più dura. Quoto l'utente [MENTION=2581]diavoloINme[/MENTION]. Il modello deve essere il Barca, mix di campioni e giocatori formati nella cantera.
 

Lineker10

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Il BVB è una società importante, ma il Milan lo è enormemente di più, peraltro in un periodo di crisi nera minimo quinquennale. Ergo sarebbe molto più dura. Quoto l'utente [MENTION=2581]diavoloINme[/MENTION]. Il modello deve essere il Barca, mix di campioni e giocatori formati nella cantera.

E' lo stesso modello del Borussia in verità, solo che i mezzi del Barça gli permettono di arrivare a giocatori di livello superiore.
Per come la vedo io il Barça ha lavorato allo stesso modo, solo con la magnitudo del Barça.
Se noi attuassimo un progetto con la competenza coerenza e professionalità del Borussia avremmo i risultati del Barça.

Naturalmente parliamo del modello Barça di Guardiola, quello di oggi è un'altra cosa.
 

Super_Lollo

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Bel Thread.

Tanti interventi corretti , ma anche tante cose che non condivido ( non sul il primo post ma gli altri interventi dopo ) .

Il problema al Milan oggi è la qualità, mancano i giocatori in grado di far veramente la differenza in partite non particolarmente brillanti come quelle dell ultimo periodo.

Come abbiamo già detto molte volte nella nostra rosa ci sono solo 2 miseri campioni ( Higuain e forse Suso ) il resto sono tutti dei semplici mestieranti e mi tengo il solo Romagnoli come futuro campione.

Vuoi che alcuni sono giovani ( Cutrone ) oppure altri con buoni piedi ma mentalità altro che da fenomeno ( Turco10 ) questa squadra non riesce a decollare.

Il progetto di Elliot.

Come si può criticare una società che non ha ancora fatto un solo calcio mercato in autonomia, è arrivata a meno di un mese dall inizio del campionato e ha permesso a Leo di prendere la punta più forte in Italia.

Se nel mercato di Gennaio dovessero non prendere nessuno ( hanno già preso Paquetà ) allora io come molti di voi inizieremmo a farci delle domande.

Ma ad oggi non posso lamentarmi di una società che ha messo sul piatto 174 milioni pochi giorni dopo essersi insediata.

Occorre pazienza, occorre tempo per far si che costruiscano la loro idea di Milan perchè sostanzialmente arriviamo da 10 anni di distruzione Berlusconiana e 1 anno di gestione cinese che alla prova dei fatto ha BUTTATO 250 milioni di mercato.

Abbiate pazienza perchè come scrive qualcuno il 100% è formato al 70% dalla ROSA il 25% dalla società e il 5% dall allenatore.

Prendete MR " tocchiamo con mano" e dategli la Juve , vincerebbe a mani basse.
 
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E' lo stesso modello del Borussia in verità, solo che i mezzi del Barça gli permettono di arrivare a giocatori di livello superiore.
Per come la vedo io il Barça ha lavorato allo stesso modo, solo con la magnitudo del Barça.
Se noi attuassimo un progetto con la competenza coerenza e professionalità del Borussia avremmo i risultati del Barça.

Naturalmente parliamo del modello Barça di Guardiola, quello di oggi è un'altra cosa.

Infatti la tua è un'ottima disamina, solo che dovremmo alzare il livello rispetto a quanto facciano a DOrtmund.
 

gabri65

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In questi giorni difficili mi capita spesso di confrontarmi sulla visione della gestione generale del Milan, soprattutto riguardo al cambio di allenatore e alla qualità della rosa. In verità mi capita già da qualche mese ormai, con diversi utenti (cosa piacevole peraltro) toccando alcuni concetti che per me sono basilari.

Per come vedo io il calcio, contano 70% la società, 25% i giocatori e 5% l'allenatore nel costruire una squadra di successo. Successo che, specifichiamo, non significa necessariamente vittoria, significa costruire squadre che durino, giochino bene, abbiano un'identità e, se gli astri lo vogliono e i soldi lo permettono, vinca di conseguenza.

Per fare qualche esempio, Atalanta e Empoli sono due società di gestione esemplare in Italia per i mezzi che hanno a disposizione, sebbene non puntino certo a vincere nulla.

Da questa estate seguo con particolare interesse i movimenti di quella che per me è una delle società migliori al mondo, il Borussia Dortmund, esempio di eccezionale professionalità e conoscenza del calcio. Una società che conta su un pubblico tra i più caldi e fedeli del mondo, una filosofia di gestione ben precisa e, da qualche anno, anche una filosofia di gioco ben radicata fin dal settore giovanile.

A partire dalla scorsa stagione sono stati ceduti gran parte dei leader, Aubameyang, Dembele, Sokratis, oltre a gran parte delle seconde linee, ricavando una cifra astronomica di circa 300 milioni (!!!). Naturalmente a Dortmund fanno queste cose ben sapendo in mente dove andare a parare (ogni riferimento a società a noi care non è casuale) e hanno definito, come meglio di loro in pochi sanno fare, un nuovo progetto tecnico.

Hanno investito in un gruppo di giocatori giovanissimi:
Akanji (22 anni)
Sancho (17!)
Philipp (23)
Dahoud (21)
Toljan (23)
Diallo (22)
Alcacer (24)
Wolff (22)
Hakimi (19)
Sergio Gomez (17!)

A questi hanno aggiunto qualche giocatore di livello ed esperienza come Witsel Delaney e Toprak (più i veloci transiti del flop Yarmolenko e del prestito di Batshuayi).

Inoltre, e questo completa il quadro di una società incredibile, hanno continuato da par loro a lanciare i giovani del vivaio, su tutti Bruun-Larsen (19 anni) ma anche Zagadou, Burnic e Isak, tutti arrivati giovanissimi e transitati dalle giovanili e squadre minori del Borussia.

Dunque una rosa giovanissima guidata dall'esperienza di alcuni veterani come Reus Schmelzer Kagawa Pizscek e giovani conferme come Pulisic Weigl Guerreiro. Un disegno ben preciso, un progetto tecnico con contorni chiari basato su ambizione e sopratutto tanta tanta tecnica, perchè tutti i giocatori selezionati in rosa hanno la caratteristica comune di avere buone basi atletiche, grande tecnica e saper giocare e pensare un calcio pulito e in velocità. Ovvero il DNA del Borussia da diverse stagioni, diciamo da Klopp in poi.

Per gestire questo progetto non si sono poi affidati al famoso tecnico top, anzi. Hanno fortemente cercato e voluto un profilo piuttosto esperto ma mai vincente, Lucien Favre. Lo svizzero già nell'altro Borussia aveva dimostrato grande capacità di lavorare coi giovani (anche il Borussia M ha un settore giovanile eccellente e acquista giocatori giovani per valorizzarli) ma ha poi saputo confermare le medesime capacità in quel di Nizza, con in mano una rosa di giovani e di talento facendo buonissimi risultati e imprimendo un gioco tecnico e in velocità come esattamente vogliono i gialloneri.

Dunque, ricapitolando, cessioni eccellenti e pesanti, budget importante reinvestito in giocatori giovani ma di grandissimo avvenire (Sancho, Gomez e Hakimi, per chi segue il calcio giovanile, sono tra i talenti più limpidi del calcio mondiale) seguendo sempre una linea tecnica ben precisa nella selezione. Infine (ripeto infine) affidando il tutto ad un allenatore coerente con questa idea, che sappia capire e valorizzare quello che la società gli intenda affidare.

I risultati vi invito semplicemente a vederli, sia in termini di vittorie che soprattutto di prestazioni.

Due giorni fa un incredibile 4-0 all'Altletico Madrid li ha portati alla ribalta, adesso tutti si stropicciano gli occhi per questa squadra giovane che gioca così bene (nelle ultime 5 partite hanno segnato 23 goal!!!). Eppure, cari amici milanisti, era tutto scritto. Perchè se nel calcio fai le cose per bene, con professionalità, idee chiare, coerenza, i risultati sono una piacevole conseguenza.

Ah dimenticavo, il bilancio del Borussa segna uno stabile più da tanti anni, a loro non servono assemblee straordinarie, aumenti di capitale o riunioni con la UEFA...

Inutile dire che questa è la mia idea del calcio, esempio magnifico di come anche noi dovremmo fare per rinascere (anzi, io dico che è l'unico modo per rinascere), ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Amico Lineker10, tanto di cappello per discorsi costruttivi e positivisti, purtroppo se ne legge ormai pochi nel forum.

Sono filosofie assolutamente condivisibili. Scusa se mi permetto alcune divagazioni e piccoli OT, ma lo faccio perché credo siano attinenti e si ricollegano al tuo discorso.

Ho iniziato a tifare per il Milan quando eravamo in serie B, nell'82, dopo essermi appassionato al calcio in seguito al trionfo dei mondiali. Scelsi il Milan perché rimasi ammaliato dai reportages delle partite, che citavano meraviglie di quel gruppetto di ragazzini di neanche 20 anni sbattuti in prima squadra dopo la catastrofe degli anni precedenti. Si chiamavano Tassotti, Evani, Icardi, Battistini ... Baresi era già "vecchio", avendo 22 anni appena, ma nazionale. Poi c'era anche qualcuno con più esperienza. Da quel gruppo, e con l'intervento divino del Berlusca, sono derivate poi generazioni di squadroni che ci hanno portato ad essere il club più potente del pianeta (ahimé).

Segno che una buona base è determinante e necessaria per costruire cicli vincenti. Purtroppo adesso non siamo più in quelle condizioni, ma le potenzialità ancora ci sarebbero. Abbiamo eredità dal passato, e un potere carismatico ancora enorme. E' solo che siamo stati (e lo siamo ancora) oggetto di una crisi causata sostanzialmente da personaggi al limite dell'originale. Siamo sotto una congiunzione astrale. Succede. Noi ancora non lo vogliamo capire, ma la strada per uscire da questo limbo è lunga e tortuosa. Quando Leonardo nella conferenza di presentazione di Maldini parla di una "macchina da rimettere in moto", secondo me parla proprio di questo. Con tempo e pazienza (e soprattutto le persone giuste in dirigenza e a capo del club) bisogna riavviare un circolo virtuoso che ci porterà ad avere ragazzini dal settore giovanile pronti ad essere innestati con successo in un impianto di squadra vincente.

Una volta rimessa in moto la macchina, riuscirai con codesto modello a sostentarti e mantenerti a livello di vertice con relativa poca spesa, mantenendo un'anima giovane (e magari italiana). Nel post-Sacchi abbiamo visto con che facilità si sono verificati gli episodi di giovani diventati in poco degli elementi fondamentali come Albertini, Ambrosini, etc. In più giocatori giovani sono incentivati a venire a giocare nel Milan, e la crescita diventa esponenziale.

Noi adesso la squadra vincente non ce l'abbiamo, e i potenziali campioncini soffrono, come il caso di Locatelli. Cutrone rimane per ora una eccezione, fortunatamente. Ma per esempio abbiamo un giovane Torrasi che rischia di essere bruciato perché adesso è il momento meno proprizio per fare esperimenti in squadra. Ci sta che rimanga fino a 24, 25 anni ai margini, per poi passare la carriera in prestito in qualche squadra anonima. Un peccato.

Da questo punto di vista hai ragione, la società e la sua filosofia è determinante. Credo che il Milan si debba porre obiettivi ben più sostanziosi di quelli del BVB, a differenza loro i campioni dovremmo cercare di trattenerli piuttosto che venderli. Ma senza dubbio un modello come descritto è un carburante assolutamente imprescindibile, non puoi affidarti costantemente ed esclusivamente a giocatori già formati provenienti dall'esterno, per tutta una serie di ovvie ragioni.

Spero nel breve che il modello torni a funzionare, perché forse siamo stati dei precursori a realizzarlo.
 
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