Il limite maggiore che abbiamo è l'immagine della proprietà.Quale grande campione andrebbe in una società dal passato glorioso ma dal presente nebuloso e dal futuro tutt'altro che chiaro da un punto di vista tecnico-societario? Noi purtroppo ragioniamo ancora troppo stesso in un'ottica "romantica" in cui diamo molto peso al "prestigio storico di un club", ma ci dimentichiamo che i grandi campioni arrivano solo se ci sono chiari segnali di voler costruire un progetto tecnico importante e se si hanno i soldi per supportare questo progetto.
Non è credibile un rilancio della società fatto da un presidente, ormai visto all'estero come personaggio ridicolo e inaffidabile, che vende il 48% dichiarando che tra un anno venderà anche il resto a un personaggio di pari inaffidabilità.
Poi, certo, con i soldi compri sempre tutto, ma ce ne vogliono tantissimi per far venire uno mal volentieri.