Ibra a DAZN dopo la vittoria con l'Udinese:"Un bel gol in una partita molto difficile. Abbiamo dimostrato di saper soffrire e di stare bene. Ho detto a Diaz di darla a me? E' emozione. Vogliamo tutti il pallone. Brahim è entrato molto bene. La squadra sta facendo molto bene, stiamo lavorando, crediamo in qualcosa. Siamo i più giovani in Europa. Io alzo un pò la media ma mi fanno sentire giovane. Hanno una fame incredibile. Non sono mai soddisfatti. La pressione la prendo io e mi piace. Ci penso io. Loro devono solo lavorare e crederci e seguire. Poi i momenti difficili arrivano per tutti. E' normale. L'importante è lavorare e pensare positivo. Le cose stanno andando bene ma giochiamo una partita alla volta. Poi vediamo dove arriviamo. Abbiamo appena iniziato. Speriamo che il pubblico possa tornare allo stadio e fare questa avventura con noi. Mi sto solo riscaldando. Qualche mese fa hanno detto che chi tornava al Milan, falliva. Con me dicevano che sarebbe stato uguale ma io non ho mai perso passione. Io ho mentalità, credo in quello che sto facendo e lavoro giorno dopo giorno. Ho una squadra che lavora benissimo, giovane e che ogni giorno cerca di migliorare. Mi aiutano tanto per farmi stare bene. I meriti sono anche del mister che ha un ottimo equilibrio per gli allenamenti e trova sempre il modo giusto per farmi giocare".
Ibra a Sky aggiunge:"Quando sono arrivato 6 mesi fa il Milan voleva un contratto più lungo, ma per essere onesto con me stesso ho chiesto di firmare solo per 6 mesi. Nessuno doveva essere insoddisfatto. A fine campionato vediamo come sto, non voglio bloccare il Milan in una situazione non positiva. Un anno alla volta, ma se continuo così dico a Paolo: “Se non mi firmi un altro anno non gioco più. Da gennaio sono entrato in 23 gol? Sono pochi. Ho sbagliato rigori e qualche occasione”.