Il mondo diviso dalla figura di Greta Thunberg, la bambina affetta dalla sindrome di Asperger, attivista contro i cambiamenti climatici la quale, a soli 16 anni, parla all'Onu e viaggia per il mondo.
C'è chi la considera un'eroina, chi la giudica solamente uno strumento di propaganda da parte dei poteri forti e chi addirittura la odia talmente tanto che la tirerebbe sotto con la macchina (cit.)
Che ne pensate?
Mah, a me sembra alla meglio esotico che un tema delicato come i cambiamenti climatici venga adesso richiamato all'attenzione pubblica da una ragazzina di 16 anni, probabile techno-rap e social-dipendente. Voglio dire, dovevamo aspettare una tipa del genere per influenzare decisioni di respiro globale, che coinvolgono superpotenze, politiche finanziarie ed economie di scala planetaria? C'è qualcosa che non torna.
Mi sembra di rivedere la scena di "Aliens", dove il marine, piangendo, suggerisce di affidare il comando delle operazioni alla bambina che trovano nell'insediamento devastato, visto che è riuscita a sopravvivere ai mostri, laddove un super-tecnologico e cazzuto reparto militare, armato di tutto punto, ne ha buscate di santa ragione.
Mi sembra che ci stiamo dirigendo sempre più verso un modello che premia la platealità di personaggi quantomeno inadeguati, bimbiminkia in grado di catalizzare l'attenzione solo in virtù di spinta mediatica, dove gli atteggiamenti vanno in stridente contrasto con l'obiettivo del discorso.
I cambiamenti climatici sono un argomento non per apprendisti influencers. Se davvero abbiamo a cuore la questione, che si riuniscano le organizzazioni e gli enti internazionali in maniera seria, invece di lasciare il palcoscenico ad una ragazzina che magari non sa nemmeno che differenza c'è tra un composto organico o minerale. Figurati se adesso questa con le sole parole cambia la rotta di economie come quella USA o cinese, o indiana. Ma per favore. Non c'è la volontà alla base, questi movimenti da figli dei fiori mi sembrano più che altro una valvola di sfogo per mandare in onda il film stile "bambina vs cattivoni" che rende tutti belli felici e ci manda a letto soddisfatti dopo la favoletta della buonanotte.
Detto questo, il mondo non morirà. Moriremo noi, insieme a decine di migliaia di specie animali o vegetali. Il mondo sa badare benissimo a sé stesso, e quanto stiamo vivendo in questo momento a livello climatico non è altro che la reazione di una entità vivente intera, il nostro pianeta, che ci sta combattendo come un essere vivente combatte l'infezione di un organismo estraneo.