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E' l'atteggiamento tipico di ogni calciatore quando ha di fronte un allenatore teorico.A me viene sempre in mente la scena del film Pelè, quando il Ct del brasile prova a preparare la sfida con la Svezia facendo fare un sacco di roba complicata a dei ragazzi mezzi analfabeti che non ci capiscono una mazza e finisce che si infrena anche lui per primo.
Poi vabbè li è un film ma il succo mi pare quello, è giustissimo avere una base di teoria anzi come dici te fa parte della magia, ma quando uno va oltre poi finisce per infrenarsi nei suoi stessi concetti, sta overthinkando e va in cortocircuito mentale lui per primo.
Io da giocatore un allenatore in quella maniera lo prenderei per scemo
Poi la fiducia la si conquista con l'appoggio della società e , ovviamente, col campo che tramuta in risultati evidenti quello che si propone in allenamento.
Pensa che leggenda dice che mou spesso nella preparazione alla gara anticipasse ai suoi perfino l'andamento delle partita : tipo chi la sblocca, chi pareggia e chi la vince.
Tattica esasperata.
Il calcio è un gioco e deve restare tale ma chi ha visto giocare il milan di sacchi è rimasto a bocca aperta per i movimenti sincronizzati.
11 ragazzi che pensano la stessa cosa e nello stesso momento a seconda di dove è la palla e di dove è l'avversario.
Questo va oltre il gioco, molto oltre.