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I quotidiani in edicola sulla vittoria della Juve contro il Milan
GDS: Locatelli fa il colpo. Milan in 10 e battuto. Allegri ora è a -2 dalle vetta .Ai bianconeri basta un tiro dell’ex deviato da Krunic, con il Diavolo in dieci per il rosso a Thiaw Pioli perde il secondo scontro diretto dopo il derby. E ora Parigi.In parità numerica al Milan è
mancata cattiveria offensiva: ha costruito una sola occasione con Giroud, fermato da Szczesny Sono in tanti a deludere.La vittoria è stata spianata dall’ingenua espulsione di Thiaw al 40’. Ma averne approfittato con tanta solidità e aver concesso al Milan un solo tiro in porta restano un merito. L’anima di Bremer spiega tutto. Anche i 6 clean sheet su 9. Vedremo più avanti se basterà per la felicità. Il Milan si è suicidato con Thiaw ed è stato sfortunato sul tiro decisivo di Locatelli al 18’ della ripresa, devia- to da Krunic, ma paga anche colpe sue. Nel primo tempo, quando aveva la partita in pugno, è mancata cattiveria offensiva. In troppi hanno deluso: Pulisic, Reijnders, Musah... Lo stesso Leao ci ha provato più di tutti, ma ha lasciato la solita impressione: di essersi tenuto in canna il meglio. Troppi palloni scodellati a salve, invece di puntare la porta con rabbia. Struggente la nostalgia per Theo. Oltre al primato perso, il Milan, in inferiorità, si è stancato più del previsto e mercoledì è atteso da una partita chiave a Parigi. Un altro brutto scontro diretto perso, dopo il derby.
CorSera: il Milan si ferma col rosso e scivola al secondo posto, un punto die- tro l’Inter e comincia male la sua settimana di fuoco che proseguirà mercoledì a Parigi, già decisiva per gli ottavi di Champions e domenica a Napoli in un faccia a faccia con Garcia tra allenatori che non possono permettersi passi falsi. Il Milan parte forte e arriva piano, già prima dell’espulsione aveva smarrito la lucidità e la cattiveria per fare male ai bianconeri. Pioli sceglie un sistema liquido con Reijnders, mezzala sinistra, che va a togliere il fiato a Locatelli ma lo perde in occasione del gol, mentre Musah attacca quasi sempre la profondità, ma va a sbattere sul muro. La differenza dovrebbe farla Leao, ma il portoghese si accende una volta sola dopo meno di un quarto d’ora quando porta a spasso Gatti e innesca Giroud: la deviazione di Szczesny è da campione. In dieci è difficile contro il muro juventino, ma anche in parità numerica, il Milan senza fantasia né qualità, riesce a costruire una sola occasione da rete.
Tuttosport in edicola sull'incubo Thiaw: dopo il derby, un’altra notte da dimenticare. Non è stagione da big match per Malick Thiaw. Chissà, forse il Milan avrebbe perso lo stesso, difficile dirlo, ma è chiaro che i rossoneri, in dieci dal 40’ del primo tempo per l’espulsione del centrale tedesco, abbiano visto cambiare in maniera decisiva la loro partita. Fino a quel momento la gara non era stata entusiasmante, il Milan era partito bene, finendo però per sbattere contro il muro bianconero, ma l’episodio accaduto al crepuscolo del primo tempo ha inevitabilmente stravolto tutto il canovaccio.
COME CON THURAM
Fino al 40’ Thiaw aveva fatto il suo, ma l’ingenuità maggiore è stata la sua. Su lancio di Weah, il tedesco si è fatto sorprendere dallo scatto di Kean e soprattutto dalla sua giravolta. Il tedesco si è aggrappato con entrambe le mani, probabilmente convinto di spendere il cartellino giallo perché coperto alle spalle almeno da un compagno, ma invece dietro di lui c’era una prateria. Inevitabile a quel punto il cartellino rosso sventolato da Mariani per fallo su chiara occasione da gol e inutili le proteste di Tomori e Calabria che hanno cercato di convincere il fischietto di Aprilia di essere in traiettoria: Irrati al Var ha confermato a Mariani la sua scelta. Un errore da circoletto rosso per il 22enne tedesco, sicuramente una delle note liete del Milan della scorsa stagione, ma incappato ancora in una serata no. La prima, il 16 settembre, gli era capitata nell’altra sfida a cinque stelle del campionato, il derby. Contro l’Inter il malcapitato Thiaw non ci aveva capito praticamente nulla, venendo disintegrato nel primo tempo da Thuram: il francese infatti, un po’ come Kean, lo aveva saltato secco, di fisico, in occasione dell’1-0 di Mkhitaryan e lo aveva poi lasciato sul posto sul 2-0, prima di fulminare Maignan. Nella ripresa, poi, Thiaw non era riuscito a chiudere sull’armeno nell’azione del 3-1 e anche sul 5-1 di Frattesi era stato tagliato fuori dall’assist di Mkhitaryan. Sarà stato un caso o forse no, Thiaw - titolare nel successo per 2-1 sulla Roma alla terza giornata - era rimasto per turnover in panchina contro la Lazio, scontro diretto vinto dal Milan, e a questo punto salterà ovviamente per squalifica la trasferta di domenica a Napoli. Chissà se Pioli a questo punto lo schiererà a Parigi contro Mbappé o darà fiducia a uno tra Kjaer e Kalulu, querst’ultimo candidato anche a una maglia da terzino.
MIRANTE PROMOSSO
La serata di Thiaw ha rovinato anche il debutto da titolare del 40enne Mirante, accolto da un'ovazione del pubblico al primo pallone bloccato in uscita dopo un minuto e protagonista nella ripresa di un bel duello con Vlahovic, vinto in entrambe le occasioni: al 41' il portiere campano, cresciuto curiosamente proprio nell settore giovanile della Juventus, ha deviato in tuffo un sinistro portiere del serbo e al 46', dopo aver respinto un tiro da fuori area di Cambiaso, ha avuto il riflesso per dire no al tap-in ravvicinato del 9 bianconero.
GDS: Locatelli fa il colpo. Milan in 10 e battuto. Allegri ora è a -2 dalle vetta .Ai bianconeri basta un tiro dell’ex deviato da Krunic, con il Diavolo in dieci per il rosso a Thiaw Pioli perde il secondo scontro diretto dopo il derby. E ora Parigi.In parità numerica al Milan è
mancata cattiveria offensiva: ha costruito una sola occasione con Giroud, fermato da Szczesny Sono in tanti a deludere.La vittoria è stata spianata dall’ingenua espulsione di Thiaw al 40’. Ma averne approfittato con tanta solidità e aver concesso al Milan un solo tiro in porta restano un merito. L’anima di Bremer spiega tutto. Anche i 6 clean sheet su 9. Vedremo più avanti se basterà per la felicità. Il Milan si è suicidato con Thiaw ed è stato sfortunato sul tiro decisivo di Locatelli al 18’ della ripresa, devia- to da Krunic, ma paga anche colpe sue. Nel primo tempo, quando aveva la partita in pugno, è mancata cattiveria offensiva. In troppi hanno deluso: Pulisic, Reijnders, Musah... Lo stesso Leao ci ha provato più di tutti, ma ha lasciato la solita impressione: di essersi tenuto in canna il meglio. Troppi palloni scodellati a salve, invece di puntare la porta con rabbia. Struggente la nostalgia per Theo. Oltre al primato perso, il Milan, in inferiorità, si è stancato più del previsto e mercoledì è atteso da una partita chiave a Parigi. Un altro brutto scontro diretto perso, dopo il derby.
CorSera: il Milan si ferma col rosso e scivola al secondo posto, un punto die- tro l’Inter e comincia male la sua settimana di fuoco che proseguirà mercoledì a Parigi, già decisiva per gli ottavi di Champions e domenica a Napoli in un faccia a faccia con Garcia tra allenatori che non possono permettersi passi falsi. Il Milan parte forte e arriva piano, già prima dell’espulsione aveva smarrito la lucidità e la cattiveria per fare male ai bianconeri. Pioli sceglie un sistema liquido con Reijnders, mezzala sinistra, che va a togliere il fiato a Locatelli ma lo perde in occasione del gol, mentre Musah attacca quasi sempre la profondità, ma va a sbattere sul muro. La differenza dovrebbe farla Leao, ma il portoghese si accende una volta sola dopo meno di un quarto d’ora quando porta a spasso Gatti e innesca Giroud: la deviazione di Szczesny è da campione. In dieci è difficile contro il muro juventino, ma anche in parità numerica, il Milan senza fantasia né qualità, riesce a costruire una sola occasione da rete.
Tuttosport in edicola sull'incubo Thiaw: dopo il derby, un’altra notte da dimenticare. Non è stagione da big match per Malick Thiaw. Chissà, forse il Milan avrebbe perso lo stesso, difficile dirlo, ma è chiaro che i rossoneri, in dieci dal 40’ del primo tempo per l’espulsione del centrale tedesco, abbiano visto cambiare in maniera decisiva la loro partita. Fino a quel momento la gara non era stata entusiasmante, il Milan era partito bene, finendo però per sbattere contro il muro bianconero, ma l’episodio accaduto al crepuscolo del primo tempo ha inevitabilmente stravolto tutto il canovaccio.
COME CON THURAM
Fino al 40’ Thiaw aveva fatto il suo, ma l’ingenuità maggiore è stata la sua. Su lancio di Weah, il tedesco si è fatto sorprendere dallo scatto di Kean e soprattutto dalla sua giravolta. Il tedesco si è aggrappato con entrambe le mani, probabilmente convinto di spendere il cartellino giallo perché coperto alle spalle almeno da un compagno, ma invece dietro di lui c’era una prateria. Inevitabile a quel punto il cartellino rosso sventolato da Mariani per fallo su chiara occasione da gol e inutili le proteste di Tomori e Calabria che hanno cercato di convincere il fischietto di Aprilia di essere in traiettoria: Irrati al Var ha confermato a Mariani la sua scelta. Un errore da circoletto rosso per il 22enne tedesco, sicuramente una delle note liete del Milan della scorsa stagione, ma incappato ancora in una serata no. La prima, il 16 settembre, gli era capitata nell’altra sfida a cinque stelle del campionato, il derby. Contro l’Inter il malcapitato Thiaw non ci aveva capito praticamente nulla, venendo disintegrato nel primo tempo da Thuram: il francese infatti, un po’ come Kean, lo aveva saltato secco, di fisico, in occasione dell’1-0 di Mkhitaryan e lo aveva poi lasciato sul posto sul 2-0, prima di fulminare Maignan. Nella ripresa, poi, Thiaw non era riuscito a chiudere sull’armeno nell’azione del 3-1 e anche sul 5-1 di Frattesi era stato tagliato fuori dall’assist di Mkhitaryan. Sarà stato un caso o forse no, Thiaw - titolare nel successo per 2-1 sulla Roma alla terza giornata - era rimasto per turnover in panchina contro la Lazio, scontro diretto vinto dal Milan, e a questo punto salterà ovviamente per squalifica la trasferta di domenica a Napoli. Chissà se Pioli a questo punto lo schiererà a Parigi contro Mbappé o darà fiducia a uno tra Kjaer e Kalulu, querst’ultimo candidato anche a una maglia da terzino.
MIRANTE PROMOSSO
La serata di Thiaw ha rovinato anche il debutto da titolare del 40enne Mirante, accolto da un'ovazione del pubblico al primo pallone bloccato in uscita dopo un minuto e protagonista nella ripresa di un bel duello con Vlahovic, vinto in entrambe le occasioni: al 41' il portiere campano, cresciuto curiosamente proprio nell settore giovanile della Juventus, ha deviato in tuffo un sinistro portiere del serbo e al 46', dopo aver respinto un tiro da fuori area di Cambiaso, ha avuto il riflesso per dire no al tap-in ravvicinato del 9 bianconero.