Edicola: Milan deludente. Salvo ma CL a rischio.

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LE PAGELLE QUI -) Pagelle quotidiani Salernitana Milan 2-2. 22 dicembre.

GDS: è un Diavoletto. Solo un pari davanti a Ibra. E anche Tomori finisce KO. Avanti con l'inglese (che si farà male) e ribaltato da Fazio e Candreva, il Diavolo ringrazia Jovic per il 2-2 al 90' ma rischia di finire nella mischia Champions. E' una sconfitta travestita da pareggio. Il Milan ci è ricascato, altra prestazione deludente ai limiti dello sconcertante, sanata dal 2-2 di Jovic al 90’. E contro la Salernitana ultima in classifica, un’aggravante non generica. Di questo passo il vecchio Diavolo non andrà lontano e rischierà di essere risucchiato dal gruppetto delle aspiranti alla Champions. La Fiorentina si è avvicinata a meno tre dai rossoneri. Oggi il Bologna, se battesse l’Atalanta, potrebbe farsi sotto a meno due. Altre potrebbero accorciare. Il terzo posto, finora considerato appannaggio del Milan, può diventare terra di tutti e di nessuno, e confondersi con il quarto, per un mischione scivoloso, in cui basterà un niente per scoprirsi quinti. Del Milan di Salerno non è piaciuto l’atteggiamento ondivago, qua e là sembrava che desse per scontata la vittoria.

CorSera: il Milan torna al buio. Jovic evita la sconfitta ma il pareggio sul campo della Salernitana in crisi è troppo poco per i rossoneri Si fermano Kjaer e Tomori. Altro che luce in fondo al tunnel, il Milan è di nuovo al buio. Pesto. Perché il pareggio strappato al 90’ ieri a Salerno grazie a un lampo di Jovic, in casa di una squadra ultima in classifica e da tempo in crisi sparata, serve solo a muovere la classifica. Niente di più. Moralmente, vale come una sconfitta. Per il risultato, ma soprattutto per l’atteggiamento, la prestazione: il 3-0 al Monza di domenica scorsa è stato solo un’illusione, all’Arechi si è rivisto il Diavolo d’autunno, in preda ai suoi fantasmi, alle sue fragilità, caratteriali prima ancora che tecniche. La vittoria in trasferta adesso manca da due mesi e mezzo. Inguardabile il secondo tempo di Leao, che non segna in campionato da tre. Nervoso, pasticcione: così serve a poco. La classifica rischia di complicarsi: battendo l’Atalanta oggi, il Bologna può andare a -2. I rossoneri faranno bene a iniziare a guardarsi le spalle, perché così il posto Champions è a serio rischio. Anche perché ora si è fatto male pure Tomori, uno dei pochi superstiti: ennesimo infortunio muscolare, siamo sulla trentina in stagione, una quota choc. Inaccettabile. Finisce con gli ultrà rosso- neri che fischiano i loro giocatori e cantano per Pippo Inzaghi, il vecchio idolo che con questo pari — amaro, per come si era messa — salva il posto e può ora guardare avanti con i nervi meno tesi. Ibrahimovic, al suo debutto da senior advisor di Re- dBird, dalla tribuna osserva esterrefatto: è il primo a sapere che la sua presenza non può bastare a risolvere i (molti) problemi di questa squadra, che continuano a tornare alla luce.

Tuttosport:
ribaltone Salernitana. Jovic salva il MIlan. Un gol al 90' di Jovic - il terzo nelle ultime quattro partite - , ha evitato al Milan un clamoroso ko in casa della Salernitana ultima in classifica. Una partita strana quella dell’Arechi, terminata 2-2, dove le squadre hanno mostrato grosse lacune nella fase difensiva (21 tiri a 19 per il Milan) e attacchi spesso sconclusionati. Ma se è comprensibile l’atteggiamento a testa bassa della Salernitana, alla caccia disperata di punti, è il Milan che per l’ennesima volta ha mostrato il brutto lato di sé, confermandosi lontano da quella continuità di rendimento e prestazioni che si augurano Pioli, ma pure i dirigenti. Fra questi anche Zlatan Ibrahimovic, alla prima uscita da consigliere della proprietà al seguito della squadra. Ibra è arrivato a Salerno insieme all’ad Furlani («Zlatan è speciale, ha tanto da dire e può fare tanto») e prima di andare allo stadio, ha fatto un discorso di incoraggiamento ai suoi ex compagni al termine della riunione tecnica. Non è bastato. O meglio, il Milan al 17’ è passato in vantaggio con Tomori a conclusione di un predominio territoriale iniziale. Da lì, però, i rossoneri anziché rallentare il ritmo e gestire la gara, hanno accettato la sfida “a schiaffi” con la Salernitana - protagonisti i due portieri, Costil e Maignan - che ha finito il primo tempo in crescendo, pareggiando con un poderoso colpo di testa di Fazio. Nella ripresa è partita meglio la squadra di Inzaghi, più convinta, a differenza di un Milan apparso slegato, molle e nervoso in alcuni suoi interpreti. Poi il 2-1 di Candreva e Jovic che al 90 salva i rossoneri evitando un clamoroso KO

CorSport: Jovic sfugge a Super Pippo. La Salernitana sogna a lungo il colpo e alla fine trova un pari che dà speranza. Per il Milan una mezza battuta d’arresto che lo lascia nel limbo. Ma questo pareggio è una mezza sconfitta per il Milan che fuori casa non vince dal 7 ottobre. Scudetto sempre più lontano per i rossoneri.

Repubblica: Ibra non basta, ma c'è Jovic. Il Diavolo si salva per la coda. 2-2 finale. Candreva spaventa il Milan. Applausi per Zlatan, Tomori va ko: 22° infortunio. Oggi l’allenatore in altalena rischia di essere incalzato dal Bologna, se la squadra di Motta batterà l’Atalanta. Di sicuro il doppio autoelogio per il costoso mercato estivo da 125 milioni, confezionato dall’azionista di maggioranza milanista Cardinale nel messaggio natalizio ai tifosi e dell’ad Furlani prima del calcio d’inizio, è parso particolarmente affrettato: qualche ritocco invernale è necessario, tanto più che è arrivato il 22° infortunio muscolare e il fatto che la vittima sia stata ancora un difensore (Tomori) postula almeno un paio di interventi su un reparto decimato.
 

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Tuttosport: ribaltone Salernitana. Jovic salva il MIlan. Un gol al 90' di Jovic - il terzo nelle ultime quattro partite - , ha evitato al Milan un clamoroso ko in casa della Salernitana ultima in classifica. Una partita strana quella dell’Arechi, terminata 2-2, dove le squadre hanno mostrato grosse lacune nella fase difensiva (21 tiri a 19 per il Milan) e attacchi spesso sconclusionati. Ma se è comprensibile l’atteggiamento a testa bassa della Salernitana, alla caccia disperata di punti, è il Milan che per l’ennesima volta ha mostrato il brutto lato di sé, confermandosi lontano da quella continuità di rendimento e prestazioni che si augurano Pioli, ma pure i dirigenti. Fra questi anche Zlatan Ibrahimovic, alla prima uscita da consigliere della proprietà al seguito della squadra. Ibra è arrivato a Salerno insieme all’ad Furlani («Zlatan è speciale, ha tanto da dire e può fare tanto») e prima di andare allo stadio, ha fatto un discorso di incoraggiamento ai suoi ex compagni al termine della riunione tecnica. Non è bastato. O meglio, il Milan al 17’ è passato in vantaggio con Tomori a conclusione di un predominio territoriale iniziale. Da lì, però, i rossoneri anziché rallentare il ritmo e gestire la gara, hanno accettato la sfida “a schiaffi” con la Salernitana - protagonisti i due portieri, Costil e Maignan - che ha finito il primo tempo in crescendo, pareggiando con un poderoso colpo di testa di Fazio. Nella ripresa è partita meglio la squadra di Inzaghi, più convinta, a differenza di un Milan apparso slegato, molle e nervoso in alcuni suoi interpreti. Poi il 2-1 di Candreva e Jovic che al 90 salva i rossoneri evitando un clamoroso KO
 

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GDS: è un Diavoletto. Solo un pari davanti a Ibra. E anche Tomori finisce KO. Avanti con l'inglese (che si farà male) e ribaltato da Fazio e Candreva, il Diavolo ringrazia Jovic per il 2-2 al 90' ma rischia di finire nella mischia Champions. E' una sconfitta travestita da pareggio. Il Milan ci è ricascato, altra prestazione deludente ai limiti dello sconcertante, sanata dal 2-2 di Jovic al 90’. E contro la Salernitana ultima in classifica, un’aggravante non generica. Di questo passo il vecchio Diavolo non andrà lontano e rischierà di essere risucchiato dal gruppetto delle aspiranti alla Champions. La Fiorentina si è avvicinata a meno tre dai rossoneri. Oggi il Bologna, se battesse l’Atalanta, potrebbe farsi sotto a meno due. Altre potrebbero accorciare. Il terzo posto, finora considerato appannaggio del Milan, può diventare terra di tutti e di nessuno, e confondersi con il quarto, per un mischione scivoloso, in cui basterà un niente per scoprirsi quinti. Del Milan di Salerno non è piaciuto l’atteggiamento ondivago, qua e là sembrava che desse per scontata la vittoria.

CorSera: il Milan torna al buio. Jovic evita la sconfitta ma il pareggio sul campo della Salernitana in crisi è troppo poco per i rossoneri Si fermano Kjaer e Tomori. Altro che luce in fondo al tunnel, il Milan è di nuovo al buio. Pesto. Perché il pareggio strappato al 90’ ieri a Salerno grazie a un lampo di Jovic, in casa di una squadra ultima in classifica e da tempo in crisi sparata, serve solo a muovere la classifica. Niente di più. Moralmente, vale come una sconfitta. Per il risultato, ma soprattutto per l’atteggiamento, la prestazione: il 3-0 al Monza di domenica scorsa è stato solo un’illusione, all’Arechi si è rivisto il Diavolo d’autunno, in preda ai suoi fantasmi, alle sue fragilità, caratteriali prima ancora che tecniche. La vittoria in trasferta adesso manca da due mesi e mezzo. Inguardabile il secondo tempo di Leao, che non segna in campionato da tre. Nervoso, pasticcione: così serve a poco. La classifica rischia di complicarsi: battendo l’Atalanta oggi, il Bologna può andare a -2. I rossoneri faranno bene a iniziare a guardarsi le spalle, perché così il posto Champions è a serio rischio. Anche perché ora si è fatto male pure Tomori, uno dei pochi superstiti: ennesimo infortunio muscolare, siamo sulla trentina in stagione, una quota choc. Inaccettabile. Finisce con gli ultrà rosso- neri che fischiano i loro giocatori e cantano per Pippo Inzaghi, il vecchio idolo che con questo pari — amaro, per come si era messa — salva il posto e può ora guardare avanti con i nervi meno tesi. Ibrahimovic, al suo debutto da senior advisor di Re- dBird, dalla tribuna osserva esterrefatto: è il primo a sapere che la sua presenza non può bastare a risolvere i (molti) problemi di questa squadra, che continuano a tornare alla luce.

Tuttosport:
ribaltone Salernitana. Jovic salva il MIlan. Un gol al 90' di Jovic - il terzo nelle ultime quattro partite - , ha evitato al Milan un clamoroso ko in casa della Salernitana ultima in classifica. Una partita strana quella dell’Arechi, terminata 2-2, dove le squadre hanno mostrato grosse lacune nella fase difensiva (21 tiri a 19 per il Milan) e attacchi spesso sconclusionati. Ma se è comprensibile l’atteggiamento a testa bassa della Salernitana, alla caccia disperata di punti, è il Milan che per l’ennesima volta ha mostrato il brutto lato di sé, confermandosi lontano da quella continuità di rendimento e prestazioni che si augurano Pioli, ma pure i dirigenti. Fra questi anche Zlatan Ibrahimovic, alla prima uscita da consigliere della proprietà al seguito della squadra. Ibra è arrivato a Salerno insieme all’ad Furlani («Zlatan è speciale, ha tanto da dire e può fare tanto») e prima di andare allo stadio, ha fatto un discorso di incoraggiamento ai suoi ex compagni al termine della riunione tecnica. Non è bastato. O meglio, il Milan al 17’ è passato in vantaggio con Tomori a conclusione di un predominio territoriale iniziale. Da lì, però, i rossoneri anziché rallentare il ritmo e gestire la gara, hanno accettato la sfida “a schiaffi” con la Salernitana - protagonisti i due portieri, Costil e Maignan - che ha finito il primo tempo in crescendo, pareggiando con un poderoso colpo di testa di Fazio. Nella ripresa è partita meglio la squadra di Inzaghi, più convinta, a differenza di un Milan apparso slegato, molle e nervoso in alcuni suoi interpreti. Poi il 2-1 di Candreva e Jovic che al 90 salva i rossoneri evitando un clamoroso KO

CorSport: Jovic sfugge a Super Pippo. La Salernitana sogna a lungo il colpo e alla fine trova un pari che dà speranza. Per il Milan una mezza battuta d’arresto che lo lascia nel limbo. Ma questo pareggio è una mezza sconfitta per il Milan che fuori casa non vince dal 7 ottobre. Scudetto sempre più lontano per i rossoneri.

Repubblica: Ibra non basta, ma c'è Jovic. Il Diavolo si salva per la coda. 2-2 finale. Candreva spaventa il Milan. Applausi per Zlatan, Tomori va ko: 22° infortunio. Oggi l’allenatore in altalena rischia di essere incalzato dal Bologna, se la squadra di Motta batterà l’Atalanta. Di sicuro il doppio autoelogio per il costoso mercato estivo da 125 milioni, confezionato dall’azionista di maggioranza milanista Cardinale nel messaggio natalizio ai tifosi e dell’ad Furlani prima del calcio d’inizio, è parso particolarmente affrettato: qualche ritocco invernale è necessario, tanto più che è arrivato il 22° infortunio muscolare e il fatto che la vittima sia stata ancora un difensore (Tomori) postula almeno un paio di interventi su un reparto decimato.
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CorSera: il Milan torna al buio. Jovic evita la sconfitta ma il pareggio sul campo della Salernitana in crisi è troppo poco per i rossoneri Si fermano Kjaer e Tomori. Altro che luce in fondo al tunnel, il Milan è di nuovo al buio. Pesto. Perché il pareggio strappato al 90’ ieri a Salerno grazie a un lampo di Jovic, in casa di una squadra ultima in classifica e da tempo in crisi sparata, serve solo a muovere la classifica. Niente di più. Moralmente, vale come una sconfitta. Per il risultato, ma soprattutto per l’atteggiamento, la prestazione: il 3-0 al Monza di domenica scorsa è stato solo un’illusione, all’Arechi si è rivisto il Diavolo d’autunno, in preda ai suoi fantasmi, alle sue fragilità, caratteriali prima ancora che tecniche. La vittoria in trasferta adesso manca da due mesi e mezzo. Inguardabile il secondo tempo di Leao, che non segna in campionato da tre. Nervoso, pasticcione: così serve a poco. La classifica rischia di complicarsi: battendo l’Atalanta oggi, il Bologna può andare a -2. I rossoneri faranno bene a iniziare a guardarsi le spalle, perché così il posto Champions è a serio rischio. Anche perché ora si è fatto male pure Tomori, uno dei pochi superstiti: ennesimo infortunio muscolare, siamo sulla trentina in stagione, una quota choc. Inaccettabile. Finisce con gli ultrà rosso- neri che fischiano i loro giocatori e cantano per Pippo Inzaghi, il vecchio idolo che con questo pari — amaro, per come si era messa — salva il posto e può ora guardare avanti con i nervi meno tesi. Ibrahimovic, al suo debutto da senior advisor di Re- dBird, dalla tribuna osserva esterrefatto: è il primo a sapere che la sua presenza non può bastare a risolvere i (molti) problemi di questa squadra, che continuano a tornare alla luce.

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ribaltone Salernitana. Jovic salva il MIlan. Un gol al 90' di Jovic - il terzo nelle ultime quattro partite - , ha evitato al Milan un clamoroso ko in casa della Salernitana ultima in classifica. Una partita strana quella dell’Arechi, terminata 2-2, dove le squadre hanno mostrato grosse lacune nella fase difensiva (21 tiri a 19 per il Milan) e attacchi spesso sconclusionati. Ma se è comprensibile l’atteggiamento a testa bassa della Salernitana, alla caccia disperata di punti, è il Milan che per l’ennesima volta ha mostrato il brutto lato di sé, confermandosi lontano da quella continuità di rendimento e prestazioni che si augurano Pioli, ma pure i dirigenti. Fra questi anche Zlatan Ibrahimovic, alla prima uscita da consigliere della proprietà al seguito della squadra. Ibra è arrivato a Salerno insieme all’ad Furlani («Zlatan è speciale, ha tanto da dire e può fare tanto») e prima di andare allo stadio, ha fatto un discorso di incoraggiamento ai suoi ex compagni al termine della riunione tecnica. Non è bastato. O meglio, il Milan al 17’ è passato in vantaggio con Tomori a conclusione di un predominio territoriale iniziale. Da lì, però, i rossoneri anziché rallentare il ritmo e gestire la gara, hanno accettato la sfida “a schiaffi” con la Salernitana - protagonisti i due portieri, Costil e Maignan - che ha finito il primo tempo in crescendo, pareggiando con un poderoso colpo di testa di Fazio. Nella ripresa è partita meglio la squadra di Inzaghi, più convinta, a differenza di un Milan apparso slegato, molle e nervoso in alcuni suoi interpreti. Poi il 2-1 di Candreva e Jovic che al 90 salva i rossoneri evitando un clamoroso KO

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Repubblica: Ibra non basta, ma c'è Jovic. Il Diavolo si salva per la coda. 2-2 finale. Candreva spaventa il Milan. Applausi per Zlatan, Tomori va ko: 22° infortunio. Oggi l’allenatore in altalena rischia di essere incalzato dal Bologna, se la squadra di Motta batterà l’Atalanta. Di sicuro il doppio autoelogio per il costoso mercato estivo da 125 milioni, confezionato dall’azionista di maggioranza milanista Cardinale nel messaggio natalizio ai tifosi e dell’ad Furlani prima del calcio d’inizio, è parso particolarmente affrettato: qualche ritocco invernale è necessario, tanto più che è arrivato il 22° infortunio muscolare e il fatto che la vittima sia stata ancora un difensore (Tomori) postula almeno un paio di interventi su un reparto decimato.
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GDS: è un Diavoletto. Solo un pari davanti a Ibra. E anche Tomori finisce KO. Avanti con l'inglese (che si farà male) e ribaltato da Fazio e Candreva, il Diavolo ringrazia Jovic per il 2-2 al 90' ma rischia di finire nella mischia Champions. E' una sconfitta travestita da pareggio. Il Milan ci è ricascato, altra prestazione deludente ai limiti dello sconcertante, sanata dal 2-2 di Jovic al 90’. E contro la Salernitana ultima in classifica, un’aggravante non generica. Di questo passo il vecchio Diavolo non andrà lontano e rischierà di essere risucchiato dal gruppetto delle aspiranti alla Champions. La Fiorentina si è avvicinata a meno tre dai rossoneri. Oggi il Bologna, se battesse l’Atalanta, potrebbe farsi sotto a meno due. Altre potrebbero accorciare. Il terzo posto, finora considerato appannaggio del Milan, può diventare terra di tutti e di nessuno, e confondersi con il quarto, per un mischione scivoloso, in cui basterà un niente per scoprirsi quinti. Del Milan di Salerno non è piaciuto l’atteggiamento ondivago, qua e là sembrava che desse per scontata la vittoria.

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Tuttosport:
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Repubblica: Ibra non basta, ma c'è Jovic. Il Diavolo si salva per la coda. 2-2 finale. Candreva spaventa il Milan. Applausi per Zlatan, Tomori va ko: 22° infortunio. Oggi l’allenatore in altalena rischia di essere incalzato dal Bologna, se la squadra di Motta batterà l’Atalanta. Di sicuro il doppio autoelogio per il costoso mercato estivo da 125 milioni, confezionato dall’azionista di maggioranza milanista Cardinale nel messaggio natalizio ai tifosi e dell’ad Furlani prima del calcio d’inizio, è parso particolarmente affrettato: qualche ritocco invernale è necessario, tanto più che è arrivato il 22° infortunio muscolare e il fatto che la vittima sia stata ancora un difensore (Tomori) postula almeno un paio di interventi su un reparto decimato.
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