Doveri:"Allineaimoci alla Premier. Volontarietà, challenge e...".

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L'arbitro Doveri al CorSport:" L’idea è quella di separare di più il fallo dal contatto di gioco, ma non dipende solo da noi. Per numero di falli siamo allineati a Champions e calcio inglese. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le parti. Io non entro in campo con il proposito di fischiare poco o tanto. Devo mettermi in connessione su come sarà la partita e su come la interpretano i calciatori, sono loro alla fine che decidono quanti falli devo fischiare. Tensione della partita? Influisce e non poco. Se percepisco che i giocatori hanno voglia di confrontarsi a livello fisico ma in maniera leale allora qualche contatto un po’ più vigoroso lo lascio andare, ma questo va intuito da come viene interpretata la gara. Rigori? La regola era chiara e la linea condivisa non ho precepito tanta differenza tra noi arbitri. Ci sarà più attenzione alle proteste: chi lo farà in modo istintivo e misurato verrà compreso, tutti gli altri richiamati con l’ammonizione e ci sarà più attenzione a questi comportamenti soprattutto sulle panchine.

Volontarietà? Ritorna dopo diversi anni e deve cogliersi nell’intenzionalità della giocata. Lo stesso vale per i rigori come successo quest’anno. VAR? La responsabilità dell’arbitro non è mai stata messa in discussione. L’unico rammarico è che questa cosa della tecnologia non sia arrivata prima. Challenge? E’ una soluzione al vaglio della FIFA, quando ci si presenterà non avremo pregiudizi nell’applicarla. Sono curioso di sperimentare e di capire se ci saranno meno polemiche. Tempo effettivo? Sì sono d’accordo, è il miglior modo per scongiurare l’ostruzionismo. Parole post gara? Difficile farlo in zona mista prima della decisione del giudice sportivo, ma dal mercoledì in poi non avrei problemi a spiegare le mie scelte in pubblico e ammettere eventuali errori durante la gara".

 

[diavoloINme]

L'arbitro Doveri al CorSport:" L’idea è quella di separare di più il fallo dal contatto di gioco, ma non dipende solo da noi. Per numero di falli siamo allineati a Champions e calcio inglese. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le parti. Io non entro in campo con il proposito di fischiare poco o tanto. Devo mettermi in connessione su come sarà la partita e su come la interpretano i calciatori, sono loro alla fine che decidono quanti falli devo fischiare. Tensione della partita? Influisce e non poco. Se percepisco che i giocatori hanno voglia di confrontarsi a livello fisico ma in maniera leale allora qualche contatto un po’ più vigoroso lo lascio andare, ma questo va intuito da come viene interpretata la gara. Rigori? La regola era chiara e la linea condivisa non ho precepito tanta differenza tra noi arbitri. Ci sarà più attenzione alle proteste: chi lo farà in modo istintivo e misurato verrà compreso, tutti gli altri richiamati con l’ammonizione e ci sarà più attenzione a questi comportamenti soprattutto sulle panchine.

Volontarietà? Ritorna dopo diversi anni e deve cogliersi nell’intenzionalità della giocata. Lo stesso vale per i rigori come successo quest’anno. VAR? La responsabilità dell’arbitro non è mai stata messa in discussione. L’unico rammarico è che questa cosa della tecnologia non sia arrivata prima. Challenge? E’ una soluzione al vaglio della FIFA, quando ci si presenterà non avremo pregiudizi nell’applicarla. Sono curioso di sperimentare e di capire se ci saranno meno polemiche. Tempo effettivo? Sì sono d’accordo, è il miglior modo per scongiurare l’ostruzionismo. Parole post gara? Difficile farlo in zona mista prima della decisione del giudice sportivo, ma dal mercoledì in poi non avrei problemi a spiegare le mie scelte in pubblico e ammettere eventuali errori durante la gara".

La linea arbitrale italiana è indegna.
Praticamente l'hanno stabilita i cuadrado e i dybala coi falli a chiamata.

Ma lasciate correre e fate giocare e , soprattutto, ammonite chi perde tempo.
La rimessa laterale o dal fondo andrebbe fatta a tempo : oltre i 15 secondi cambio fallo.
E basta con questo scempio.

 

[Swaitak]

L'arbitro Doveri al CorSport:" L’idea è quella di separare di più il fallo dal contatto di gioco, ma non dipende solo da noi. Per numero di falli siamo allineati a Champions e calcio inglese. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le parti. Io non entro in campo con il proposito di fischiare poco o tanto. Devo mettermi in connessione su come sarà la partita e su come la interpretano i calciatori, sono loro alla fine che decidono quanti falli devo fischiare. Tensione della partita? Influisce e non poco. Se percepisco che i giocatori hanno voglia di confrontarsi a livello fisico ma in maniera leale allora qualche contatto un po’ più vigoroso lo lascio andare, ma questo va intuito da come viene interpretata la gara. Rigori? La regola era chiara e la linea condivisa non ho precepito tanta differenza tra noi arbitri. Ci sarà più attenzione alle proteste: chi lo farà in modo istintivo e misurato verrà compreso, tutti gli altri richiamati con l’ammonizione e ci sarà più attenzione a questi comportamenti soprattutto sulle panchine.

Volontarietà? Ritorna dopo diversi anni e deve cogliersi nell’intenzionalità della giocata. Lo stesso vale per i rigori come successo quest’anno. VAR? La responsabilità dell’arbitro non è mai stata messa in discussione. L’unico rammarico è che questa cosa della tecnologia non sia arrivata prima. Challenge? E’ una soluzione al vaglio della FIFA, quando ci si presenterà non avremo pregiudizi nell’applicarla. Sono curioso di sperimentare e di capire se ci saranno meno polemiche. Tempo effettivo? Sì sono d’accordo, è il miglior modo per scongiurare l’ostruzionismo. Parole post gara? Difficile farlo in zona mista prima della decisione del giudice sportivo, ma dal mercoledì in poi non avrei problemi a spiegare le mie scelte in pubblico e ammettere eventuali errori durante la gara".

mi sembrano le solite lineeguida bianco nere

 

[TheKombo]

In Inghilterra non sanno quasi nemmeno il nome dell'arbitro che va a dirigere la gara. Il primo male dell'arbitraggio italiano è la loro smania di protagonismo, iniziassero ad essere "discreti" in partita e tutelare il gioco, piuttosto che fischiare ogni 3 secondi per prendersi un bel primo piano in TV.

 

[Buciadignho]

In Inghilterra non sanno quasi nemmeno il nome dell'arbitro che va a dirigere la gara. Il primo male dell'arbitraggio italiano è la loro smania di protagonismo, iniziassero ad essere "discreti" in partita e tutelare il gioco, piuttosto che fischiare ogni 3 secondi per prendersi un bel primo piano in TV.

Beh in Inghilterra ci sono arbitraggi da mani nei capelli, molto spesso direi. Si monta un caso nel post partita e tutto finisce due ore dopo.

Sicuri che non sia un problema culturale?

 

[TheKombo]

Beh in Inghilterra ci sono arbitraggi da mani nei capelli, molto spesso direi. Si monta un caso nel post partita e tutto finisce due ore dopo.

Sicuri che non sia un problema culturale?

Assolutamente si è anche un problema culturale, personalmente io credo che l'errore si debba e possa essere accettato (certo con i giusti distinguo),ma se ne facciamo soprattutto una questione di gestione della partita e tutela dello spirito del gioco in Italia non ci siamo proprio e ma me nulla toglie dalla testa che qui incida il "protagonismo arbitrale".

 

[Raryof]

Il challenge andrebbe fatto non in situazioni normali ma usando il tempo effettivo e sempre dopo l'intervento del Var (che interviene comunque in tutte le situazioni critiche, falli di mano ecc), come quando ci hanno dato contro rigori per falli subiti dai nostri giocatori, mi ricordo Isma, Romagna, oppure il gol di mano di Udogie, solo che se non ti convinci a fermare 'sto cavolo di tempo per certe situazioni non ne esci più, puoi comunque tenere il recupero ma per situazioni istituzionali non ha senso soprattutto se qualcuno dovesse attuare un controchallenge (per cui serviranno collaboratori in contatto con la panchina per tutto il tempo).
Da appassionato di sport, di rugby vedo che 'sta cosa in alcuni sport è la normalità, da sempre, da quando hanno cercato di migliorare il "gioco" rendendolo più equo, più giusto, più facilmente giudicabile, nel calcio non esiste contatto tra panchine, staff e arbitri, non li senti parlare, sono figure estranee, c'è cattiveria sportiva malsana, c'è la presunzione di poter arbitrare senza dover dimostrare nulla, in primis chiarezza, l'unico contatto è l'arbitro che va dall'allenatore ad ammonirlo o a dirgli di calmarsi, finita la partita ritornano su marte mentre le moviole sportive magnano.
Come puoi nel 2022 avere un approccio arbitrale come 100 anni fa con tutta la tecnologia che c'è? io se chiamo il challenge voglio sentire l'arbitro, capire, cosa hai visto? cosa hai capito? poi sbaglio? ok perdo il challenge.
Ragazzi questi fanno i cooling break ma per certe cose nada, il calcio per certi versi è preistoria e ancora pensano di rendere automatico un po' tutto, benissimo, ma le figure giudicanti non sono corpi estranei, se arbitrano la mia squadra io devo capire il suo approccio alla partita, al match, il mic deve essere acceso se mi parla con Pioli, se parla con la sala Var, se sta osservando un episodio al monitor, lo sport evolve e prima o poi forse si arriverà lì, con 20 anni di ritardo e nonostante la sproporzionalità dei guadagni tra il calcio e il resto delle attività sportive.

 

[Maravich49]

La linea arbitrale italiana è indegna.
Praticamente l'hanno stabilita i cuadrado e i dybala coi falli a chiamata.

Ma lasciate correre e fate giocare e , soprattutto, ammonite chi perde tempo.
La rimessa laterale o dal fondo andrebbe fatta a tempo : oltre i 15 secondi cambio fallo.
E basta con questo scempio.

Amen fratello.

 

[emamilan99]

L'arbitro Doveri al CorSport:" L’idea è quella di separare di più il fallo dal contatto di gioco, ma non dipende solo da noi. Per numero di falli siamo allineati a Champions e calcio inglese. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le parti. Io non entro in campo con il proposito di fischiare poco o tanto. Devo mettermi in connessione su come sarà la partita e su come la interpretano i calciatori, sono loro alla fine che decidono quanti falli devo fischiare. Tensione della partita? Influisce e non poco. Se percepisco che i giocatori hanno voglia di confrontarsi a livello fisico ma in maniera leale allora qualche contatto un po’ più vigoroso lo lascio andare, ma questo va intuito da come viene interpretata la gara. Rigori? La regola era chiara e la linea condivisa non ho precepito tanta differenza tra noi arbitri. Ci sarà più attenzione alle proteste: chi lo farà in modo istintivo e misurato verrà compreso, tutti gli altri richiamati con l’ammonizione e ci sarà più attenzione a questi comportamenti soprattutto sulle panchine.

Volontarietà? Ritorna dopo diversi anni e deve cogliersi nell’intenzionalità della giocata. Lo stesso vale per i rigori come successo quest’anno. VAR? La responsabilità dell’arbitro non è mai stata messa in discussione. L’unico rammarico è che questa cosa della tecnologia non sia arrivata prima. Challenge? E’ una soluzione al vaglio della FIFA, quando ci si presenterà non avremo pregiudizi nell’applicarla. Sono curioso di sperimentare e di capire se ci saranno meno polemiche. Tempo effettivo? Sì sono d’accordo, è il miglior modo per scongiurare l’ostruzionismo. Parole post gara? Difficile farlo in zona mista prima della decisione del giudice sportivo, ma dal mercoledì in poi non avrei problemi a spiegare le mie scelte in pubblico e ammettere eventuali errori durante la gara".

Cercate di fischiare il meno possibile.. non fischiate ogni minimo calcetto, contatto o trattenuta..

 

[admin]

L'arbitro Doveri al CorSport:" L’idea è quella di separare di più il fallo dal contatto di gioco, ma non dipende solo da noi. Per numero di falli siamo allineati a Champions e calcio inglese. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le parti. Io non entro in campo con il proposito di fischiare poco o tanto. Devo mettermi in connessione su come sarà la partita e su come la interpretano i calciatori, sono loro alla fine che decidono quanti falli devo fischiare. Tensione della partita? Influisce e non poco. Se percepisco che i giocatori hanno voglia di confrontarsi a livello fisico ma in maniera leale allora qualche contatto un po’ più vigoroso lo lascio andare, ma questo va intuito da come viene interpretata la gara. Rigori? La regola era chiara e la linea condivisa non ho precepito tanta differenza tra noi arbitri. Ci sarà più attenzione alle proteste: chi lo farà in modo istintivo e misurato verrà compreso, tutti gli altri richiamati con l’ammonizione e ci sarà più attenzione a questi comportamenti soprattutto sulle panchine.

Volontarietà? Ritorna dopo diversi anni e deve cogliersi nell’intenzionalità della giocata. Lo stesso vale per i rigori come successo quest’anno. VAR? La responsabilità dell’arbitro non è mai stata messa in discussione. L’unico rammarico è che questa cosa della tecnologia non sia arrivata prima. Challenge? E’ una soluzione al vaglio della FIFA, quando ci si presenterà non avremo pregiudizi nell’applicarla. Sono curioso di sperimentare e di capire se ci saranno meno polemiche. Tempo effettivo? Sì sono d’accordo, è il miglior modo per scongiurare l’ostruzionismo. Parole post gara? Difficile farlo in zona mista prima della decisione del giudice sportivo, ma dal mercoledì in poi non avrei problemi a spiegare le mie scelte in pubblico e ammettere eventuali errori durante la gara".

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