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Io penso seriamente che ognuno debba essere libero di fare ed essere ciò che vuole, nei limiti della legalità.
Però penso che ormai si sia oltrepassata fin troppo la linea del non ritorno.
Se io faccio un concorso che si chiama "Miss Italia" pretendo che ci siano solo ragazze nate femmine, donne vere. Se uno è trans per me puo' partecipare a "Miss trans" e gareggiare solo contro i trans. Terrei separate le cose e questa non è discriminazione, perché un trans non sarà mai e poi mai come una donna vera, è un dato di fatto.
Un ragazzo nasce maschio, ma si sente donna e ad una certa si fa operare. Ok, sorvoliamo sullo stato psicologico di tale individuo, è colpa della società? È colpa di noi maschi etero? Non credo.
Questo ragazzo/trans sarà sempre e comunque diverso, si deve accettare per quel che è e basta. È inutile obbligare le altre persone ad accettarlo, mischiarlo assieme alle donne facendo finta che sia come loro, non è così che funziona.
Per fare un altro esempio: C'è chi nasce col talento per il calcio e arriva in Serie A e chi pur amando follemente questo sport non ci arriverà mai. È la natura che decide queste cose, seguendo la piega che sta prendendo la società, dovremmo far giocare nella massima serie anche le Mezze seghe assieme ai ragazzi col vero talento per questo sport.
C'è chi nasce col talento e chi no, va accettato e basta.
Quello che fanno in America è prendere il ragazzo scarso a giocare (trans) e metterlo a giocare assieme alle persone di talento (le donne vere) una roba no sense.
Queste persone alla fine dei conti sono trattate come fenomeni da baraccone da inserire in qualsiasi evento.